Radio24 c'è oscar giannino che sta incaz zato (2 lettori)

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tontolina

Forumer storico
è questa la fine che faremo anche noi in Italia?

Il lato oscuro del miracolo del lavoro in Germania

Reuters pubblica un interessante approfondimento sul cosiddetto miracolo del lavoro in Germania, mettendone in luce gli aspetti oscuri, e le ripercussioni sui partners della Unione Europea di quella che appare come una svalutazione interna competitiva.



14 febbraio 2012 , ore 0:51 - 1 Commento




(Reuters) – Anja ha lavato i pavimenti e i piatti per due euro l’ora nel corso degli ultimi sei anni. Quando vede i giornali che inneggiano al “miracolo del lavoro” in Germania, rimane confusa.
http://www.investireoggi.it/estero/il-lato-oscuro-del-miracolo-del-lavoro-in-germania/

....
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La paga in Germania, che non ha un salario minimo nazionale, può andare ben al di sotto di un euro l’ora, specialmente negli stati ex comunisti della Germania dell’est.

“Ho avuto delle persone che guadagnano un minimo di 55 centesimi all’ora”, ha detto Peter Huefken, il capo dell’agenzia per il lavoro di Stralsund, che è stato il primo a denunciare i datori di lavoro per le retribuzioni troppo basse. Sta incoraggiando altre agenzie a seguire l’esempio.



 
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tontolina

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è questa la fine che faremo anche noi in Italia?

Il lato oscuro del miracolo del lavoro in Germania

Reuters pubblica un interessante approfondimento sul cosiddetto miracolo del lavoro in Germania, mettendone in luce gli aspetti oscuri, e le ripercussioni sui partners della Unione Europea di quella che appare come una svalutazione interna competitiva.



14 febbraio 2012 , ore 0:51 - 1 Commento




(Reuters) – Anja ha lavato i pavimenti e i piatti per due euro l’ora nel corso degli ultimi sei anni. Quando vede i giornali che inneggiano al “miracolo del lavoro” in Germania, rimane confusa.
http://www.investireoggi.it/estero/il-lato-oscuro-del-miracolo-del-lavoro-in-germania/

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La paga in Germania, che non ha un salario minimo nazionale, può andare ben al di sotto di un euro l’ora, specialmente negli stati ex comunisti della Germania dell’est.

“Ho avuto delle persone che guadagnano un minimo di 55 centesimi all’ora”, ha detto Peter Huefken, il capo dell’agenzia per il lavoro di Stralsund, che è stato il primo a denunciare i datori di lavoro per le retribuzioni troppo basse. Sta incoraggiando altre agenzie a seguire l’esempio.



la germania è diventata la cina d'europa!

e che nessuno lo dica ai nostri extracomunitari che pigliano ben 10 euro all'ora per fare i badanti
 

tontolina

Forumer storico
la germania è diventata la cina d'europa!

e che nessuno lo dica ai nostri extracomunitari che pigliano ben 10 euro all'ora per fare i badanti
Ernst dell’ILO dice che la Germania può solo sperare che gli altri paesi Europei non emulino le sue politiche salariali deflazionistiche troppo da vicino, in quanto la domanda si esaurirebbe: “Se ognuno facesse la stessa cosa, non rimarrebbe nessuno a cui esportare”.


e sarebbe depressione europea!
 

tontolina

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Snam ha trasportato in rete nel corso del 2011 78,3 miliardi di metri cubi di gas, un dato in calo del 6% sul 2010, anche se risultano in aumentano i contatori attivi, saliti a 5,887 milioni, +0,8%.


da Dividendo 2012 Snam Rete Gas in aumento, bene ricavi - Notizie Investireoggi.it




insomma

aumenta l'indebitamento
aumentano le tasse
diminuisce l'utile


però aumenta il dividendo




e qui si pone spontanea la domandA:"ma aumenta il dividendo e si indebitano di più?"


 

tontolina

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Bonanni: ampi margini di accordo con il Governo sull'articolo 18. Camusso: non è il centro del confronto

Bonanni: ampi margini di accordo con il Governo sull'articolo 18. Camusso: non è il centro del confronto - Il Sole 24 ORE


se lo cambiano con il consenso della CISL


sapete che vi dico?
che ha ben fatto La Cantone a Menarlo a suo tempo


per me è un venduto


bisogna stracciare le tessere della CISL e disdire il versamento....
sono pure dei ladri perchè incassano le quote sugli iscritti che sono regolarmente fregati




per me Bonanima vuole diventare senatore....
 
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tontolina

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Moody's abbassa giudizio su 114 banche Ue - Economia - ANSA.it
Moody's abbassa giudizio su 114 banche Ue

Abbassato il giudizio di 114 banche Ue, tra cui 24 italiane, e di 9 assicurazioni, tra cui Generali

16 febbra


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Il logo all'esterno degli uffici della Moody's Corporation a New York


MILANO - Moody's ha abbassato il rating o rivisto le prospettive (outlook) su 114 banche europee appartenenti a 16 Paesi diversi. Lo si legge in una nota. Tra gli istituti colpiti 24 sono italiani.
Le azioni sui rating riflettono, afferma Moody's, "la pressione combinata" derivante in primo luogo dall' "avverso e prolungato impatto della crisi dell'area dell'euro che rende il contesto operativo molto difficile per le banche europee", in secondo luogo dal "deterioramento del merito di credito dei rating sovrani, che ha portato all'aggiustamento dei rating di nove Paesi lo scorso 13 febbraio" e infine dalle "sfide importanti" che dovranno affrontare le banche con "significative attività sui mercati dei capitali".
Queste difficoltà, secondo Moody's, non riescono ad essere compensate dalla presenza di fattori positivi come il supporto offerto dai governi al sistema bancario e la politica monetaria accomodante.
CRISI: MOODY'S TAGLIA RATING ENI E POSTE
Moody's ha tagliato il rating dell'Eni e delle Poste da A2 ad A3, mantenendo negative le prospettive, e ha rivisto da stabile a negativo l'outlook di Finmeccanica. Lo si legge in una nota dell'agenzia in cui si spiega che la decisione fa seguito all'abbassamento del rating dell'Italia da A2 ad A3 decisa lo scorso 13 febbraio.
CRISI: MOODY'S TAGLIA GIUDIZIO SU 9 ASSICURAZIONI UE
Moody's ha rivisto il giudizio su 9 gruppi assicurativi europei. L'agenzia di rating ha abbassato il rating di Unipol, Generali, Mapfre, Caser e Allianz Spa a causa "degli investimenti e dell'esposizione operativa in Italia e Spagna" mentre ha rivisto l'outlook di Allianz Se, Axa, Aviva a causa dell'indebolimento delle condizioni econmoiche e delle prospettive per l'Eurozona. Sotto osservazione per un possibile downgrade anche Scottish Widows, Clerical Medical e Sns Reaal.


BANCHE: LE ITALIANE BOCCIATE DA MOODY'S
ROMA - Sono in tutto 24 le banche italiane, molte sono comunque societa' controllate e di piccole dimensioni, colpite dalla scure di Moody's: il maggior numero in Europa. L'Italia precede Spagna (21 istituti colpiti),

Francia (10) e Gran Bretagna (9).

Diverse sono le istituzioni finite nel mirino dell'agenzia in Austria, Danimarca, Germania, Olanda e Portogallo.
In Svizzera due le banche sotto revisione, mentre in Belgio, Finlandia, Lussemburgo e Norvegia solo una.
Nelle 19 pagine dedicate ai tagli da Moody's, spunta un nuovo acronimo destinato a diventare familiare: RuR Down (Rating under Review for Downgrade, rating sotto osservazione in vista di un nuovo taglio), che rappresenta un peggioramento rispetto anche al precedente outlook negativo.
Nel dettaglio, il RuR Down tocca alle italiane capogruppo Banca Carige, Banca della Marca Credito Cooperativo, Banca delle Marche, Banca Monastler e del Sile, Monte dei Paschi (che c'era gia' prima), Bnl, Banca Poolare Alto Adige, Banca popolare di Cividale, Banca popolare di Marostica, Banca popolare di Spoleto, Banca Sella, Banca Tercas, Banco Popolare, Cassa di Risparmio di Bolzano, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, Cassa di Risparmio di Cesena, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Iccrea Bancaimpresa, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubi Banca e Unipol Banca.
Si 'salvano', restando con l'outlook negativo, solo Cassa Depositi e Prestiti e l'Istituto Servizi Mercato Agricolo Alimentare (Ismea), entrambe a controllo pubblico.
 

tontolina

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il suo babbo era davvero un buon socialista che si suicidò per la vergogna di tangentopoli


Lavoro: Fli, articolo 18 non e' priorita' riforma ROMA (MF-DJ)--"La riforma del mercato del lavoro va affrontata con responsabilita' e senza veti ne' da una parte ne' dall'altra. Al Paese serve una riforma che sia in grado di rimettere in moto l'economia, di trasformare la precarieta' in opportunita', di creare occupazione e sviluppo, e di adeguarsi alle esigenze di un mercato dinamico che ha bocciato con i fatti - e il crescente tasso di disoccupazione n'e' la prova - il sistema attuale".
Lo dichiara in una nota il deputato e coordinatrice nazionale delle donne di Fli, Chiara Moroni, secondo cui "il governo sta andando nella direzione giusta, riconoscendo nella flessibilita' un valore aggiunto e un'opportunita' per giovani e donne che sono i veri esclusi, ma non faccia l'errore di concentrare questa grande battaglia rivoluzionaria sull'art.18 che certo non rappresenta la principale questione da affrontare".
"La riforma del mercato del lavoro va fatta a 360 gradi, evitando che il confronto si sposti su un piano ideologico, e tenendo ben presente che l'eventuale modifica dell'art.18 rappresenta solo uno dei tanti interventi che potranno essere affrontati successivamente e con serenita', quando il Paese sara' nuovamente in grado di rispondere con un'offerta competitiva alla domanda che arriva dal mercato", conclude Moroni. com/dar
(END) Dow Jones Newswires
February 16, 2012 06:39 ET (11:39 GMT)
 

tontolina

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