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tontolina

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Giavazzi ha avvertito che «bruciata, purtroppo, la carta delle liberalizzazioni, rimane solo la riforma del mercato del lavoro» per convincere i mercati di un reale «cambio di passo» da parte dell'Italia e ha insinuato che alcuni «colleghi ministri» starebbero frenando la Fornero che invece «ha pronto un testo incisivo». Se avessero successo, conclude l'economista, il ministro «dovrebbe, con lo stile e la determinazione che la caratterizzano, abbandonarli al loro destino».
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Nessuno irrita Monti come Giavazzi

Nessuno irrita Monti come Giavazzi | Adelfo
 

blackstar

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venerdì 16 marzo 2012

ITALIA: Pressione "fiscale" al 75%, la più alta della Galassia

IL GRANDE BLUFF: ITALIA: Pressione "fiscale" al 75%, la più alta della Galassia



































ITALIA: Pressione fiscale al "75%", la più alta della Galassia
No, non è un errore di battitura: ho scritto proprio 75%
ed adesso vado a spiegarvi il perchè.

Partiamo dal numero di base.

Recentemente abbiamo letto come la pressione fiscale in Italia sia salita al 45%, tanto che persino la Corte dei Conti si è scandalizzata ed ha tirato le orecchie al Governo...
In effetti NOI cittadini non avevamo bisogno di questi "riconoscimenti ufficiali": l'insostenibilità della nostra pressione fiscale la sperimentiamo già tutti i giorni sulla nostra pellaccia di limoni spremuti...
Nuovo fisco, governo sotto attacco - «Privacy a rischio e carico eccessivo»
La Corte dei Conti: puniti contribuenti fedeli. Vota
Il Garante privacy: controlli fiscali strappo al diritto.
Il presidente dei magistrati contabili: «Il peso delle imposte punta al 45%, un livello che ha pochi confronti nel mondo»
Pizzetti: «Il cittadino non deve essere un sospettato a priori»
Ed adesso saliamo di un altro +10%

Già il 45% ufficiale è qualcosa di allucinante...
Ma se poi ci si mettono pure quelli della CGIA di Mestre a rifare i calcoli (e normalmente li fanno bene e seriamente...)
ecco che la pressione fiscale REALE sale addirittura al 54,5%, la più alta del Mondo.
E poi ci sorprendiamo..............per l'evasione fiscale
o per la fuga delle nostre imprese che stanno scappando ovunque
in un processo di de-industrializzazione dell'Italia
(come giustamente l'ha definito FunnyKing che ormai dovrebbe cambiare quel Funny in qualcos'altro...)
Pressione fiscale al 54.5%, la più alta del mondo
Quella ufficiale si ferma al 45%.
Un delta di dieci punti secondo i numeri della CGIA di Mestre

Martedì, 13 Marzo 2012
Se nel 2012 la pressione fiscale ufficiale e’ prevista al 45%, quella reale, sempreche’ sia confermato l’ulteriore aumento dell’ Iva previsto per il prossimo autunno, dovrebbe toccare il 54,5%.
Un record che, purtroppo, non ha eguali al mondo.
E’ quanto ha puntualizzato il segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, dopo le dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, sul carico fiscale record che pesera’ quest’anno sui contribuenti italiani.
Come vedete l'aumento dell'IVA al 23% previsto per ottobre 2012 ha il suo bel peso....
come scrivevo in IVA al 23% entro Ottobre: questa è FOLLIA!
Ed adesso saliamo al 75%....
allargando in modo non ortodosso il concetto di Pressione Fiscale
in un nuovo indicatore che potremmo definire Pressione Totale...;-)


Il Problema è che la Pressione Fiscale da spremi-agrumi-terminator
va a combinarsi con altre TASSE occulte
come per esempio le MULTE che ci becchiamo ogni anno per qualunque minimo sgarro
tarate su importi stellari totalmente decorrelati alla gravità del "delitto"....
E' un canale molto utilizzato dai comuni per tirare su parecchi soldini che poi naturalmente vengono spesi malissimo ed in buona parte ciucciati dalla corruzione.
Aggiungerei anche i costi occulti di una Burocrazia soffocante ed assurda che ci fa perdere un sacco di tempo prezioso e di risorse.​

Se trovate questo post interessante, siete invitati a condividerlo con i tasti "social" (Facebook, Twitter etc) che trovate subito dopo la fine del testo.

Ma SOPRATTUTTO
la già devastante Pressione Fiscale
va a combinarsi con la DEVASTANTE STAGFLAZIONE
Vedi gli ultimi dati sull'INFLAZIONE (che possiamo considerare a tutti gli effetti una specie di TASSA...).
Ed è pure un'inflazione di quelle brutte e cattive, perchè colpisce soprattutto spese difficilmente comprimibili come il carello della spesa, l'aumento del canone di affitto​

e soprattutto LA BENZINA che indirettamente colpisce TUTTO E TUTTI.

Inflazione confermata a +3,3% a febbraio, carrello della spesa ai massimi dal 2008...inflazione è aumentata in Italia a febbraio da anno ad anno del 3,3% e rispetto a gennaio dello 0,4%. A gennaio i prezzi al consumo erano saliti su base...

Inflazione: Coldiretti, vola spesa per ortaggi(+8,7%) e benzina(+18,6%)Roma, 13 mar - L'inflazione e' spinta dall'aumento del carrello della spesa (+4,5 per cento) determinato dalbalzo record nei prezzi di benzina (+18,6 per cento). gasolio (+25,5 per cento) e degli ...

Aggiungo un'ultima considerazione un po' PIRATESCA....;-)
L'Italia ha sempre avuto una mega-pressione fiscale
e non potrebbe essere altrimenti
considerando l'inefficienza ed i mega-costi del nostro apparato statale, le caste feudali che dobbiamo mantenere, la scarsa efficienza della burocrazia, il costo occulto di una corruzione da terzo mondo etc etc
PERO' abbiamo sempre avuto una notevole VALVOLA DI SFOGO
nell'Evasione Fiscale...;-)
Adesso però che Monti manda la Guardia di Finanza anche durante la questua in Chiesa...
non possiamo nemmeno piu' AUTORIDURCI in stile italiota l'allucinante Pressione Fiscale alla quale siamo sottoposti.
E sperimentiamo tutti i giorni come questa SPREMUTA venga SPESA molto MALE: dunque i nostri sacrifici ci sembrano non solo vani ma anche BEFFARDI....
Però shhhhhhhh....
NON HO DETTO NULLA....
shhhhhhhhhhhhhh.....;-)​

Insomma lo SPREAD FINANZIARIO potrà anche scendere,
le nostre Banche potranno anche tirare un sospiro di sollievo...insieme al nostro Debito Pubblico che non è più bersagliato dalle cannonate dei Mercati (almeno per ora e grazie al LTRO),
magari i nostri BTP saranno anche "sostenibili" fino al 7% d'interessi,
magari l'Italia sarà anche un high speculative strong buy....etc etc
MA GLI ITALIANI?
E L'ECONOMIA REALE ITALIANA?
Vi riassumo la situazione con un semplice immagine









Spremi di qua e spremi di là....
siamo arrivati "solo" al 75% di PRESSIONE TOTALE....
ma in MOLTI CASI si arriva anche al 120% ed oltre....
ecco perchè molte imprese, partite IVA, cittadini
fanno bancarotta
chiudono baracca&burattini
e FUGGONO all'estero....
Facendo un bilancio,
nella maggior parte dei casi non vale nemmeno più la pena d'iniziare un'attività in Italia,
non vale nemmeno più la pena di LAVORARE in Italia....

Il mio credito concesso a Monti si sta rapidamente esaurendo...
Se non verrà cambiata marcia molto rapidamente​

non si potrà che condividere il giudizio sottostante:

Innalzando la pressione fiscale oltre il 45%, non è stata salvata l’Italia, bensì lo Stato italiano, inteso come struttura, apparati, capacità di spesa e relativo potere esercitabile, scrive Enrico Zanetti, direttore di Eutekne.info.

Senza una pari “feroce” lotta alla corruzione e agli sprechi come nel campo dell’evasione fiscale, i cittadini vengono trasformati in sudditi.
E senza che gran parte dell’aumento delle tasse abbia ancora prodotto i suoi drammatici effetti...
leggi tutto





Ed USEMLAB chiosa alla perfezione:
Monti di qua e monti di là, il salvatore dell’Italia.

Che nausea. Cosa stia facendo nessuno in realtà l’ha capito bene.
Facendo i conti della serva io so solo che le tasse continuano ad aumentare al punto che oramai ti viene voglia di ridurre le ore lavorate così da rientrare in uno scaglione fiscale inferiore e farti confiscare qualcosa di meno, anzi che qualche punto percentuale di più.
Una battuta?
No, io l’ho fatto, davvero!

Mentre tra una stRonzata e l’altra tutti danno il merito a Monti per il pericolo scampato e il ritorno della fiducia, la benzina è arrivata lentamente a costare quasi due euro, come peraltro avevo già previsto a luglio dell'anno scorso nell'articolo sul famigerato EFSF che avrebbe dovuto salvare l'Europa (e che ci avrebbe fatto ritrovare anche "la benzina a 2 euro al litro nel giro di qualche mese"). Niente male, siamo a un +25% in pochi mesi.
....
Colpa degli speculatori se la benzina sta a due euro?
Niente affatto! Il principale responsabile dell’aumento di prezzo è invece il vero salvatore della patria, Mario Draghi, che al posto delle fiamme sputa liquidità a LTRI come nessun altro ha mai saputo fare.
Neanche Bernake e Greenspan fusi insieme in un orribile mostro inflazionista a due teste.
Spread contro bund a nuovi Minimi: Grazie LTRO.
Rendimenti italiani a dieci anni di nuovo sotto il 5%. Ancora grazie LTRO.
Fiducia nell'Italia? Solo grazie al LTRO.
Pericolo scampato sulle banche. LTRO tutta la vita.
Benzina a due euro. E’ già, ancora grazie, ops... grazie dannato LTRO!!
.............
Infine, tanto di cappello a chi è riuscito a cavalcare gran parte del gran rally degli asset finanziari che ancora si protrae inarrestabile. Io a mio modo ne ho preso poco meno della metà.
Dal BTP day oramai la speculazione al rialzo è diventata ufficialmente uno sport nazionale, indirettamente sponsorizzato dalle banche centrali.
Del resto per fare qualche soldo extra in maniera legale senza dover lasciare direttamente il 50% dei guadagni a chi oramai ci considera a tutti gli effetti suoi schiavi (con una tassazione tra imposte dirette e indirette che oramai in Italia credo abbia superato il 75% di schiavi si tratta e non certo di persone libere) non è rimasto molto altro da fare.
......




:ciao:





Altro che artigiani e commercianti. nessuno parla degli statali, questa gente che non fa un ca…… e porta a casa valigie di soldi.


Altro che autonomi! Io mi meraviglio ancora come queste persone possano lavorare e pagare il 65-70% di tasse, sono gli autonomi assieme agli operai che lavorano nel settore privato che mantengono tutta Italia + tutte queste persone


I lavoratori è come avessero una zavorra da 100 kg nelle spalle da portare continuamente,non esiste che può funzionare cosi o si cambia o questo sistema crollerà, questo credo sia chiaro a tutte le persone, chi non lo capisce non si puo’ chiamare persona perché è solo un animale. Questa crisi non è finita e metterà a posto tante cose da sola.




Un mercato e una democrazia che funzioni correttamente remunera adeguatamente chi merita, e nel contempo sanziona altrettanto adeguatamente coloro che clamorosamente falliscono, invece qui si mandano avanti lecchini raccomandati e buoni a nulla questo e’ la vera malattia dell’Italia

in Italia e in giro per il mondo sembra invece che si sia aperto un gigantesco paracadute sociale per la difesa del privilegiato, del più forte. Fanno sempre correzioni e tolgono sempre ai più poveri


Datata 08/02/2009, allora era un poco più bassa.
La crisi del 20° secolo si salvi chi puo' - Pagina 3 - Forum di Finanzaonline.com



:ciao::ciao::ciao:
 

tontolina

Forumer storico
MODELLO TEDESCO
Art. 18: la Camusso frena sull'accordo - Corriere.it

Art. 18: la Camusso frena sull'accordo

Le proposte fatte fino ad ora dal governo «non vanno bene»

Germania, boom di lavoratori sottopagati “Ancora forti le differenze tra Est e Ovest” | Fabrizio Numi | Il Fatto Quotidiano

A rivelarlo uno studio dell'Istituto per il lavoro dell'Università di Duisburg-Essen: il 23,1% dei tedeschi guadagna meno di 9,15 euro lordi all'ora, una paga considerata bassa perché inferiore ai due terzi del salario medio del Paese. Si tratta di 8 milioni di persone, di cui 1,4 prende meno di 5 euro


LA GERMANIA NON E’ MAI STATA LA LOCOMOTIVA DELL’EUROPA, MA IL RIMORCHIO


L'amico Piero Valerio del blog La Tempesta Perfetta, ha riassunto in un quadro generale - grazie, va detto, alla efficacissima divulgazione di Goofynomics - l'analisi sugli squilibri interni all'eurozona: il lato oscuro dell'euro e della sua crisi.



L’affermazione che la Germania sia la locomotiva dell’eurozona è uno dei luoghi comuni più superficiali e falsi che viene ancora sostenuto con forza dai politici, economisti e giornalisti di regime (sia di destra che di sinistra), che cercano di convincere e illudere i propri adepti e lettori a seguire i passi del miracolo tedesco per ottenere una pronta ripresa dell’economia italiana. L’attenta analisi dei dati e delle variabili economiche dice invece una verità ben diversa: la Germania è stato il rimorchio dell’eurozona, perché senza il traino e le massicce importazioni di prodotti tedeschi da parte dei paesi della periferia il miracolo tedesco non sarebbe mai avvenuto.

il resto ... Voci dall'estero: LA GERMANIA NON E’ MAI STATA LA LOCOMOTIVA DELL’EUROPA, MA IL RIMORCHIO
 

tontolina

Forumer storico
Attualità, Hot News, Inchieste
Riforma Fiscale: per Monti significa più tasse

Dall'IMU all'IVA, dagli utili alle sanzioni è solo maxi-stangata

Oggi, ore 13:15 - 0 Commenti
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Di che pasta fosse fatto il Prof.Monti lo abbiamo intuito con il decreto “Salva Italia” dello scorso dicembre, che se ha forse salvato l’Italia dal tracollo, non ha fatto la stessa cosa di certo con gli italiani, massacrati da una sfilza di aumenti delle tasse e dalla (re-)introduzione di altre.
E se pensavate forse che con il calo dello spread e l’arrivo della primavera la stangata dei tecnici sarebbe finita, vi annunciamo che vi siete sbagliati di grosso.


Avete presente il decreto a cui il governo sta mettendo mano in questi giorni e che porta il titolo di “delega sulla riforma fiscale”? Ebbene, non fatevi infinocchiare più di tanto dalle infinite colonne sui giornali al riguardo, perché si tratta semplicemente di altri modi trovati dall’ingegnoso e operoso governo Monti per aumentare ancora di più le tasse.

Esenzioni e detrazioni delle tasse

Vediamone alcune delle più importanti. Una grande questione del fisco italiano riguarda le quasi 500 esenzioni dalle tasse, che lo stato concede al verificarsi di determinati presupposti. Parliamo delle detrazioni per figli a carico, delle detrazioni per reddito da lavoro dipendente, di quelle sugli interessi sui mutui prima casa, etc. Sono solo alcuni degli esempi, che complessivamente, si calcola, determinano un minore introito per lo stato di circa 165 miliardi all’anno. Normale che in fase di austerity si guardi a queste voci, anche perché la logica sarebbe questa: anziché fare pagare aliquote Irpef fino al 43% del reddito (più addizionali e vari “contributi di solidarietà”) e al contempo prevedere un’infinità di esenzioni, cosa che rende il fisco italiano incomprensibile e farraginoso, perché non riduciamo il numero delle esenzioni fiscali e in cambio abbassiamo le tasse per tutti? E’ più logico, no?
Ecco, a questo aveva pensato un anno fa il governo Berlusconi, quando si era fatto concedere una delega dal Parlamento, per varare una riforma in grado di trovare le risorse necessarie a finanziare una revisione futura e al ribasso delle aliquote. Di più. Per evitare che finisse nel nulla, come già era successo proprio con i precedenti esecutivi retti da Berlusconi, ci si era fissati un limite temporale: entro settembre 2012 o si trovano le risorse per fare la riforma del fisco, o scattano automaticamente i tagli del 20% a tutte le agevolazioni oggi previste.

Le riforme di Monti

Con l’arrivo di Monti, invece, la musica è cambiata. Si punta adesso non a rivedere le aliquote Irpef al ribasso, bensì ai tagli alle detrazioni, in mancanza dei quali scatterà l’aumento dell’aliquota IVA dall’attuale 21% al 23%. (Detrazioni fiscali e catasto nella delega fiscale)
In sostanza, la certezza è che i contribuenti si vedranno aumentare l’Irpef ancora di più, non già per effetto dell’aumento delle aliquote, ma della base imponibile. E’ vero che il Prof ha promesso di pensare a ridurre l’aliquota più bassa dal 23% al 20%, ma chi ci crede? Direte che sarà irriverenza, ma come vedremo tra poco, la diffidenza è frutto di una precedente presa in giro che si sta svolgendo sotto i nostri occhi.

IRES: piccoli o grandi, tutti uguali

Andiamo all’IRES, l’imposta sui redditi d’impresa. Ammettiamolo, è davvero complicatissimo capirci qualcosa sulla tassazione effettiva, perché il nostro sistema fiscale prevede di tassare in modo diverso il reddito dei soci di minoranza da quelli di maggioranza e anche sulla base della diversa condizione delle società. Utile, quindi, avere un sistema più efficiente e omogeneo di tassazione.
Ma quale sarebbe la soluzione Monti? Tassare di più i piccoli, in modo da adeguare la loro condizione fiscale a quella dei grandi soci, dei grandi imprenditori, etc. Per cui, tutti i loro utili saranno tassati dal 23% al 43%, secondo le aliquote Irpef, sul Modello Unico, qualora si decidesse di prenderli e portarli a casa. Se, invece, si pensa di lasciarli dentro l’impresa, allora essi saranno tassati tutti con aliquota IRES del 27%, al posto dell’attuale sistema che prevede una tassazione del 20% o 21,37%, a secondo che si è piccolo o grande azionista (il 23% del 49,72% del reddito). Risultato: si pagheranno sugli utili anche lasciati nell’impresa circa 6-7 punti percentuali in più. Una statua ai nuovi investimenti nel Belpaese!

Dall’Ici all’Imu: le detrazioni solo una presa in giro

Passiamo adesso all’IMU. Vi ricordate certamente che il Prof.Monti aveva reintrodotto la mai amata ICI sulla prima casa, che semplicemente ha cambiato nome. Grazie alla detrazione fissa dei 200 euro, incrementata di 50 euro per ciascun figlio under 26 e fino a un massimo complessivo di 600 euro, molti noi si ritroveranno per fortuna a pagare meno della vecchia ICI. Ma per poco. Entro poche settimane vi dovrebbe essere la riforma del catasto, i cui valori risalgono al lontano 1989. Secondo il premier, e giustamente, tali valori dovranno essere adeguati a quelli attuali di mercato, con una opportuna opera di indicizzazione. Ma se aumenta il valore catastale, cresce automaticamente la base imponibile su cui calcolare l’IMU. A dicembre, quando era esploso il caso, il premier aveva promesso che in caso si fosse proceduto a riformare il catasto, si sarebbero parimenti ridotte le aliquote su prime e seconde case della stessa entità. A parte il fatto che la maggiore o minore tassazione dipende caso per caso, già allora si era eccepito che comunque ci sarebbero stati alcuni soggetti che avrebbero pagato di più.
Ebbene, oggi sappiamo che quasi certamente saremo tutti a pagare di più, visto che Monti non prevede di abbassare le aliquote della nuova ICI, ma semmai consiglia ai Comuni di farlo per conto loro. Una colossale presa in giro, che si trasformerà in una batosta per i proprietari di prime case, visto che i Comuni si sono visti imporre dallo stato centrale le aliquote, potendo solo avere un potere limitato di intervento e a discapito delle proprie finanze. Pertanto, i tecnici, che sono più seri dei politici, ci faranno pagare più ICI. (Imu prima casa: calcolo base imponibile e detrazioni figli)

Sanzioni alle imprese

Cambia anche il sistema sanzionatorio per imprese e semplici contribuenti, poveri cristi, inclusi. Fino ad oggi, forse, le maglie sono state un pò larghe e molti hanno avuto la possibilità di patteggiare la somma dovuta allo stato e da questi contestata. Scordiamoci la clemenza, perché sotto la voce “semplificazione” del decreto, pare si vada verso un sistema in cui, anzitutto, paghi e poi si vede se hai ragione.

Carbon Tax, green tax

E per finire non pensavate mica che il nuovo governo rimanesse insensibile dinnanzi al problema dell’inquinamento! Il Prof tiene molto a ridurre le emissioni e per questo tasserà le imprese che le producono con la “carbon tax” e la “green tax”.
A ben pensarci, sembra strano che queste misure stiano per essere adottate nel silenzio generale della grande stampa italiana. Ma non è certo per subordinazione a Monti e al suo esecutivo dalle doti indiscusse. Dobbiamo prendere atto che i giornali sono tutti impegnati a lodare la forte discesa dello spread tra i nostri BTp e i Bund tedeschi. A proposito, oggi siamo in zona 285 punti base. Volete mettere questa soddisfazione con le solite polemiche becere sulle tasse alte?
 

tontolina

Forumer storico
Terna: Cattaneo, con Robin Tax dovremo ridurre investimenti ROMA (MF-DJ)--"La Robin Tax uccide l'investimento". Lo afferma l'ad di Terna, Flavio Cattaneo, in audizione al Senato spiegando che se non ci sara' alcun cambiamento rispetto a quanto previsto dalla manovra con un aumento dell'Ires del 10,5% per societa' energetiche come Terna "nel prossimo piano industriale dovremo rivedere gli investimenti. Lo abbiamo scritto al Governo spiegando che auspichiamo un meccanismo diverso di incentivazione e siamo in attesa di una risposta".
Cattaneo ha spiegato che sugli investimenti "nessun potra' puntarci la pistola perche' con una incidenza di 10,5 punti netti, che e' pari al doppio lordo, non riusciamo a starci dentro. Distruggermmo ogni valore per i nostri azionisti -conclude Cattaneo- non avrebbe proprio senso". Terna ha approvato, ad inizio 2011, un piano di investimenti per lo sviluppo della rete di 7,5 mld di euro per il periodo 2011-2010. ren/adm [email protected]
(END) Dow Jones Newswires
October 18, 2011 10:10 ET (14:10 GMT)
Terna: risultati 2011 e piano industriale

Continua la crescita dei ricavi e dei margini operativi di Terna ma il risultato netto è in calo per la crescita delle imposte (introduzione della Robin Tax) e per i minori proventi di carattere non ricorrente. Nel dettaglio i ricavi sono in crescita del 2,9% a 1635,6 milioni di Euro, il margine operativo lordo (Ebitda) raggiunge quota 1,23 miliardi di Euro (+4,7% sul 2010) e il risultato operativo cresce del 2,6% a 835,6 milioni. Il risultato netto passa invece da 612 a 440 milioni di Euro (-28,1% sull'anno precedente ma +1,1% invece per l'utile netto delle attività continuative adjusted).

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ma la Robin Tax incide per il 30% oppure sugli utili sono davvero calati?
 

tontolina

Forumer storico
ho saputo che il 1° effetto dello scorporo della rete gas
sarà la restituzione di 10500 milioni di euro che Eni ha prestato a Snam
e che Snam sarà costretta a ricorrere al mercato delle obbligazioni con un deciso aggravio degli interessi passivi

sapete niente?
 

tontolina

Forumer storico
Attualità
Proteste contro la riforma del lavoro: viola i diritti dei cittadini

Comunicato stampa della Federconsumatori e della Adusbef che dichiarano di voler protestare contro la riforma del lavoro che viola i diritti dei cittadini e dei lavoratori

Proteste contro la riforma del lavoro: viola i diritti dei cittadini - News Finanza & Economia - InvestireOggi.it

Comunicato Stampa
22 marzo 2012


LAVORO: NO A QUELLA CHE CONSIDERIAMO UNA VIOLAZIONE DI UN DIRITTO FONDAMENTALI DEI CITTADINI.

FEDERCONSUMATORI E ADUSBEF PRONTE AD AVVIARE AZIONI DI CARATTERE POLITICO E LEGALE.
 

tontolina

Forumer storico
:ciao:


Io mi meraviglio ancora come queste persone possano lavorare e pagare il 65-70% di tasse, sono gli autonomi assieme agli operai che lavorano nel settore privato che mantengono tutta Italia + tutte queste persone


I lavoratori è come avessero una zavorra da 100 kg nelle spalle da portare continuamente,


Datata 08/02/2009, allora era un poco più bassa.
La crisi del 20° secolo si salvi chi puo' - Pagina 3 - Forum di Finanzaonline.com



:ciao::ciao::ciao:
insomma... anche questo governo ha capito che la colpa è dei dipendenti che devono essere licenziati abolendo appunto l'art.18 dallo statuto dei lavoratori :rolleyes::rolleyes::rolleyes:
 

tontolina

Forumer storico
RITORNIAMO ALLA PRESSIONE FISCALE


Attualità, Hot News
Gran Bretagna taglia tasse per attrarre investimenti

La parola d'ordine del governo inglese è battere sui tempi la vecchia, lenta e inconcludente Europa Continentale

Oggi, ore 16:34 - 0 Commenti
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Se in Italia si continua a parlare dell’eccessiva pressione tributaria che contribuisce a frenare produttività e sviluppo, la Gran Bretagna avvia un programma di riduzione della “corporate tax”, la tassa alle imprese. Dal 1° aprile la tassa sarà portata al 24 per cento, per poi subire un ulteriore abbattimento di due punti percentuali a partire dal 2014. E non finirà qui visto che l’esecutivo ha in programma di portare la tassazione al 20 per cento, aumentando ancora di più la differenza tra al tassazione applicata in Regno Unito ed il resto del mondo. In Usa infatti il livello di tassazione è il 18 per cento in più, in Giappone è il 16 per cento in più e anche in Francia e Germania la tassazione è notevolmente più alta.

TASSE GRAN BRETAGNA: UNA RIDUZIONE PROGRESSIVA – Tali riduzioni operate alla corporate tax di fatto allineano intorno al 20 per cento le aliquote di tassazione previste per persone fisiche, della tassazione per le Pmi ed appunto per la corporate tax. I livelli di tassazione britannici non raggiungono quindi il livello di Dublino ( che prevede un prelievo pari al 12,5 %), ma sono molto sfidanti per il resto dei paesi europei. L’obiettivo è quindi attrarre investimenti e per questo l’Inghilterra ha confermato i programmi di ampia deducibilità degli investimenti per le Pmi, sgravi per l’industria della creatività e per le imprese che si occupano delle esplorazioni energetiche in Scozia. Inoltre verrà abbassata anche l’aliquota marginale dell’imposta sui redditi per i guadagni oltre 150 mila euro, la quale passerò dal 50 per cento al 45 per cento a partire dal 1° aprile 2013. Le motivazioni della riduzione della riduzione sono da ricercarsi nel fatto che l’aliquota ha prodotto introiti minori rispetto a quanto preventivato, infatti le entrate sono state pari a circa 1 miliardo di euro rispetto ai tre miliardi di euro preventivati. Alla fine la riduzione di aliquota, tenuto conto dei meccanismi di elusione che sono attuati, costerà alle casse britanniche circa 100 milioni di sterline, una cifra tutto sommato modesta.

TASSAZIONE GRAN BRETAGNA: SALE LA TASSA DI REGISTRO PER GLI IMMOBILI D’ORO – Tuttavia il legislatore inglese non ha effettuato solo tagli alle imposte ed introdotto nuove agevolazioni in quanto ha inserito, ad esempio una disposizione legislativa che prevede l’innalzamento della tassa di registro sulle abitazioni di valore superiore ai 2 milioni di sterline ( l’aliquota passa dal 5 al 7 per cento). Modificate anche le norme che nel tempo hanno consentito a molte società di comodo di acquistare abitazioni pagando imposte tutto sommato modeste. Pertanto in futuro chi compra casa intestandola ad una persona non fisica pagherà un’imposta di registro pari al 15 per cento ed inoltre verranno potenziati i controlli per contrastare l’evasione e l’elusione fiscale.
La riforma non ha avuto costi significativi per le casse inglesi visto che il pareggio di bilancio è sempre previsto per il 2017, e gli obiettivi di crescita del Pil sono stati confermati con un più 0,8 per cento nel 2012 ed un più 2 per cento nel 2013.
 

tontolina

Forumer storico
Confindustria: pil -1% e occupazione calerà

Timidi segnali, la svolta durante l'estate. Monti: 'Non prometto crescita ma meno recessione'

24 marzo, 19:52
ANSA.it > Economia > News
Italia ancora in recessione e con un rischio occupazione. Confindustria diffonde stime del Pil nel primo trimestre, che segna un arretramento dell' 1% confermando la recessione. Il premier Mario Monti da Cernobbio conferma la fotografia. "Per il 2012 - dice - non vi prometto crescita, ma meno recessione". Non è tempo di alimentare illusioni, spiega alla platea di piccoli imprenditori, perché "l'emergenza non si risolve in un anno".
Anzi, "c'é un nuovo rischio di contagio che arriva dalla Spagna". er Confindustria, le prospettive per il primo trimestre del 2012 si presentano più nere di fine 2011: il Centro studi di viale dell'Astronomia stima una contrazione del Pil dell'1% tra gennaio-marzo. "Gli indicatori - dice il Csc nell'indagine mensile - sono coerenti" con questa "marcata flessione" del Prodotto interno lordo. Una caduta congiunturale superiore a quella già registrata nel quarto trimestre 2011 (-0,7%) e del ribasso dello 0,2% nel terzo trimestre dell'anno scorso. Sarebbe così il terzo trimestre consecutivo negativo.
L'allarme crescita di Confindustria si ripercuote sul lavoro: "L'occupazione è destinata a diminuire perché le imprese sono costrette a recuperare produttività a fronte della nuova recessione", dice il Csc. E per l'Italia la "svolta non si concretizzerà prima dell'estate inoltrata". Intanto "le prosp ettive occupazionali a breve termine sono sfavorevoli" visto che "la flessione dell'attività produttiva ha causato nell'industria in senso stretto nuove diminuzioni della produttività: -2,4% nel quarto trimestre sul terzo, -5,1% rispetto a inizio 2008". Dunque, "le tendenze negative sull'occupazione nei prossimi mesi - prosegue il Csc - sono confermate dalle attese rilevate presso le imprese: tra quelle manifatturiere, il saldo delle risposte è fermo da sei mesi sui valori negativi di metà 2010; tra quelle dei servizi di mercato ha toccato il minimo storico (indagine Istat)".
Confindustria parla di nuovi segnali negativi dal mercato del lavoro, che comunque - sottolinea - è un indicatore ritardato. A gennaio (l'ultimo dato disponibile) il tasso di disoccupazione é salito in Italia al 9,2% (+0,2 punti su base mensile) e nell'Eurozona al 10,7%, massimo storico, nonostante il buon andamento in Germania. Per questo bisogna puntare alla crescita e creare occupazione. Che, dice il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, non arriveranno dalla riforma del mercato del lavoro: "Fare regole non crea un posto di lavoro che sia uno", afferma. "La crescita è sempre la 'fase dopo' e intanto arretriamo", aggiunge Camusso. Per il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, "é passata l'emergenza ma non è passata la crisi". Ma, assicura, "non credo siamo destinati ad una crescita zero. Non ci accontentiamo dello zero, possiamo ritornare ad una fase di crescita" puntando su riforme strutturali.
 
Stato
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