I FUTURES USA PERDONO SMALTO DOPO I DATI
di WSI
Il mercato reagisce male all'inaspettato aumento delle richieste di sussidi, mentre il dato finale sul Pil ricorda agli investitori che l'economia viene dai due peggiori trimestri degli ultimi 60 anni. Pesanti Nike, BofA e ConocoPhillips.
Si preannuncia una seduta debole per l'azionario americano, con i contratti sui principali indici borsistici che quando manca mezz'ora al suono della campanella hanno virato in rosso (vedi quotazioni a fondo pagina).
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A deprimere il morale degli investitori sono state le cifre relative al mercato del lavoro, che hanno mostrato un inaspettato aumento delle richieste di sussidio di disoccupazione nell'ultima settimana. In seguito alla pubblicazione dei dati, Bank of America e ConocoPhillips hanno preso la strada dei ribassi e al momento perdono oltre un punto percentuale.
Nel frattempo il dato finale sul Pil del primo trimestre ha ricordato agli investitori che l'economia Usa viene dai due peggiori trimestri degli ultimi 60 anni, con le aziende che hanno ridotto gli investimenti al ritmo piu' sostenuto dai tempi della Grande Depressione. Tuttavia il dato finale fornito dal Dipartimento del Commercio Usa, pari a una contrazione del 5.5%, e' risultato migliore sia delle attese che della versione precedente.
Ieri gli indici azionari, fatta eccezione per il paniere industriale, hanno chiuso in rialzo, grazie alla trimestrale migliore del previsto di Oracle, secondo maggiore produttore di software al mondo e dopo che i dati sugli ordini di beni durevoli in maggio si sono rivelati decisamente migliori del previsto. L'S&P 500 ha guadagnato 6 punti e il Nasdaq 27, mentre l'indice delle blue chip Dow Jones ha lasciato sul campo 23 punti.
Ma quest'oggi le notizie giunte sinora in ambito societario non sono state delle piu incoraggianti. Nike scivola di oltre il 4% nelle contrattazioni preborsa, dopo che il gigante dell'abbigliamento sportivo ha registrato un calo degli utili del 30% nel quarto trimestre fiscale, annunciando al contempo che la domanda e' in calo del 12%. Il costruttore di case Lennar ha chiuso il trimestre in rosso di $125.2 milioni, ossia 76 centesimi per azione, una perdita piu' pesante del previsto. Nel pre-market i titoli recuperano pero' gradualmente terreno, portandosi in territorio positivo (+4.5%).
L'attenzione degli operatori sara' concentrata anche sul settore finanziario, dopo che il colosso assicurativo American International Group (+2%) ha ottenuto il via libera alla quotazione in Borsa delle sue divisioni internazionali di assicurazione sulla vita. Corrono i titoli Jefferies (quasi +3%), dopo che la banca d'affari ha detto di prevedere un fatturato trimestrale migliore di quello atteso dagli analisti.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i
futures con consegna agosto sono in rialzo di $0.74 a $69.41 al barile. Sul
valutario, l'euro e' in lieve calo nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 1.3919. Guadagna terreno l'oro, a $936.90 (+$2.50) l’oncia. Si portano in territorio positivo i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul benchmark decennale e’ sceso al 3.6600% dal 3.6850% di mercoledi'.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto futures sull'indice S&P 500 e’ in ribasso di 4.50 punti (-0.50%) a 893.50.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -8.00 (-0.55%) a 1439.25.
Il contratto sull'indice Dow Jones cede 41 punti (-0.50%) a 8215.00.
E' LI IL TRUCCO; NEI DATI BRUTTI MA MENO DELLE ASPETTATIVE