se poi consideri che molte rinnovabili vengono fatte cementificando/sfruttando/desertificando aree agricole gestite da ecomafie non vedo dove sta il guadagno
.........No agli impianti fotovoltaici su aree agricole
Il fondatore di Slow Food punta il dito non solo contro il proliferare incontrollato dei centri commerciali, delle shopville, delle aree residenziali in campagna, dei nuovi quartieri periferici, ma anche contro l'installazione selvaggia di parchi eolici e di impianti fotovoltaici su terreni agricoli. “I pannelli fotovoltaici a terra inaridiscono completamente i suoli in poco tempo, provocano il soil sealing, cioè l'impermeabilizzazione dei terreni” scrive Petrini, osservando come sia stupido dedicare agli impianti fotovoltaici “immense distese di terreni coltivabili in nome di lauti incentivi, quando si potrebbero installare su capannoni, aree industriali dismesse o in funzione, cave abbandonate, lungo le autostrade”.