S.t.a.r.c.a Model (7 lettori)

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
beh,non esageriamo :)
Se interpreto bene i tuoi grafici un'equity a 0 dopo 8-10 anni di risk free al 3%
e leva 0.5% sottointende segnali bruttini


Ho capito quello che intendi (credo..)

Sì, dobbiamo tenere presente che noi cumuliamo

Definiamo bene: leva 0.L vuol dire che cumuliamo un rendimento che parte come 1/2 del rendimento realmente offerto dalla strategia sulla parte equity e che viene ulteriormente limato dal controllo size (on lo smoothing come da listato).

quindi diciamo che "mediamente" si traduce in uno 0,35 equity 0.65 "RF"..

Quando volete allego le versioni "solo long", "bruto", "con controllo della correlazione", "senza ottimizzazione size a leva libera"

Ora vorremmo tutti goderci le "CRITICHE STORICHE AL MODELLO LEADER-FOLLOWER"

che credo siano fondamentali per capire se tutto quanto sopra è "una pagliacciata"-

Uno dei vantaggi di postare sempre codici in chiaro è l'impagabile comodità di attendere sapendo di aver la coscienza a posto.

Pek se hai problemi col codice dillo..se volete sottostanti chiedete, se vi servono statistiche urlate.

Abbiamo una vasto campionario di gadgets!!

Ora..avanti con "LE CRITICHE"!!!!
:)
 
Ultima modifica:

Paolo1956

Forumer attivo
Mah, dunque,

io credo di conoscere le obiezioni di Crengi perché più volte ne abbiamo parlato. In ultima analisi credo che consistano in questo:

Sì, fino ad oggi il sistema (la media a 200) ha funzionato, ma che garanzie abbiamo che funzioni anche domani?

Alla fin fine è una domanda che non ha risposta (penso, in tutta onestà...)

Crengi, batti un colpo...:)
 

Pek

Forumer storico
Ho capito quello che intendi (credo..)

Sì, dobbiamo tenere presente che noi cumuliamo

Definiamo bene: leva 0.L vuol dire che cumuliamo un rendimento che parte come 1/2 del rendimento realmente offerto dalla strategia sulla parte equity e che viene ulteriormente limato dal controllo size (on lo smoothing come da listato).

quindi diciamo che "mediamente" si traduce in uno 0,35 equity 0.65 "RF"..

Più la leva è bassa,più è indice che i segnali producono rendimento negativo,almeno così sembra in alcuni degli ultimi grafici postati
Quando volete allego le versioni "solo long", "bruto", "con controllo della correlazione", "senza ottimizzazione size a leva libera"

Probabilmente il sistema bruto,se si intende il semplice trading,offre un impatto più immediato.Il controllo del rischio è del tutto indipendente

Ora vorremmo tutti goderci le "CRITICHE STORICHE AL MODELLO LEADER-FOLLOWER"

Basta provocazioni
 

Cren

Forumer storico
Ora vorremmo tutti goderci le "CRITICHE STORICHE AL MODELLO LEADER-FOLLOWER" [...] Ora..avanti con "LE CRITICHE"!!!!
Tutta questa attesa creata su un paio di banalità già discusse in passato mi fa pensare che si voglia distogliere attenzione dalla parte più critica - e più interessante - che è la gestione della posizione in obbligazioni rischiose.

In effetti è proprio quella parte che rende tutti i back test condotti finora con cumulate di tassi ipotetici praticamente inattendibili, visto che di questo passo potremmo finire anche per osannare qualsiasi B&H che producesse un filo di rendimento medio annuo e draw down insostenibili.

Comunque produco un paio di osservazioni.

La critica, da intendersi nell'accezione neutra del termine, cioè come disamina dei punti nodali di un sistema, si divide su due aspetti: la prima vasca nell'ovvio è capire se effettivamente esiste una forma di trascinamento immediato tra S&P500 e DAX; la seconda, di cui Paolo anticipa pressochè tutto con
...io credo di conoscere le obiezioni di Crengi perché più volte ne abbiamo parlato. In ultima analisi credo che consistano in questo: sì, fino ad oggi il sistema (la media a 200) ha funzionato, ma che garanzie abbiamo che funzioni anche domani?
riguarda invece la scelta del periodo dell'effetto momentum.

Per quanto riguarda il primo aspetto, cioè se lo S&P500 possa esercitare una forma di influenza sul DAX, è sotto gli occhi di tutti che questo effetto esiste; semmai il vero punto fondamentale, anche questo abbastanza scontato, è che questo effetto non è sfruttabile per fare soldi, e questo per il semplice motivo che è già incorporato in asta di apertura sul DAX.

L'immagine allegata, per quanto gli scatterplot siano disturbati dal classico rumore della frequenza giornaliera, evidenza abbastanza bene che dagli anni '90 la correlazione di più forte magnitudo tra S&P500 di ieri e DAX di oggi si ha col rendimento "close(t-1)-to-open" del DAX, e non con il rendimento "close-to-close", lasciando di fatto al rendimento "open-to-close" del DAX quasi solo rumore sulla base di ciò che ha fatto ieri l'America (prima immagine allegata, le stelline rosse danno significatività statistica solo all'effetto "asta di apertura").

Questo era abbastanza scontato e risaputo: se fosse stato altrimenti, vi sarebbe stata una macroscopica inefficienza fonte di immensi guadagni; quindi diciamo che sappiamo come apre la Germania sulla base di come ha chiuso l'America, ma sulla base della medesima informazione non sappiamo come chiuderà otto ore dopo la Germania.

La cosa è abbastanza scontata anche a time frame superiori, laddove una forte significatività statistica della relazione di dipendenza temporale sarebbe stata fin troppo evidente per costituire una inefficienza lavorabile (seconda immagine allegata).

Quindi cosa ci resta?

Smoothing: prima di parlare di logica economica, poichè in generale l'occhio ci suggerisce che in realtà S&P500 e DAX in qualche modo si muovono insieme, togliere arbitrariamente rumore da entrambe le serie storiche rende significativa persino la correlazione lineare.

La logica economica tutto sommato ci viene in soccorso: poichè le economie di tutto il mondo sono oramai profondamente legate, sappiamo al di là di ogni opinabile misura di correlazione che nel lungo periodo è lecito aspettarsi un effetto di trascinamento delle rispettive economie, aspettativa che si riflette nella componente di trend delle due serie storiche.

Allora sono autorizzato a seguire lo S&P500 per avere segnali su ciò che allo S&P500 è correlato?

Ovviamente sì, ma senza che questo possa rappresentare una inefficienza che dà valore aggiunto: se hai un sistema che funziona dal daily in su sullo S&P500, lo farà anche su ciò che gli è correlato senza che da questa relazione di precedenza temporale sia estraibile una grossa differenza di performance.

Qui abbiamo due momenti primi parziali e smorzati, quindi ciò che penso delle medie mobili sui prezzi è fuori luogo: come ha scritto Paolo, c'è una vasta letteratura a supporto dell'effetto momentum (non considero invece esplicativi i back test sull'effetto momentum di periodicità 9 ~ 12 mesi per il semplice motivo che soffrono di un bias logico: ovvero l'effetto momentum è evidenziato e studiato proprio perchè qualcuno si accorge che funziona bene, quindi a che serve un back test se non per darsi ragione sempre nello stesso salotto?), mi limito a osservare che, a differenza di quanto fatto per le correlazioni lineari, nessuno si è preso la briga di vedere cosa dicono i dati per quanto riguarda i coefficienti di un modello TAR su S&P500 mensile.

O, se è stato fatto, i risultati non sono stati pubblicati qui.

Ah, e poi c'è un FX di mezzo.
Basta provocazioni
Pek, apprezzo molto come svolgi il tuo ruolo di moderatore, lo dico sinceramente :)

Ci leggiamo domani, esco; buona serata a tutti.
 

Allegati

  • Rplot.png
    Rplot.png
    27,3 KB · Visite: 342
  • Rplot01.png
    Rplot01.png
    11,9 KB · Visite: 349
Ultima modifica:

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Tutta questa attesa creata su un paio di banalità già discusse in passato mi fa pensare che si voglia distogliere attenzione dalla parte più critica - e più interessante - che è la gestione della posizione in obbligazioni rischiose.

In effetti è proprio quella parte che rende tutti i back test condotti finora con cumulate di tassi ipotetici praticamente inattendibili, visto che di questo passo potremmo finire anche per osannare qualsiasi B&H che producesse un filo di rendimento medio annuo e draw down insostenibili.

Comunque produco un paio di osservazioni.

La critica, da intendersi nell'accezione neutra del termine, cioè come disamina dei punti nodali di un sistema, si divide su due aspetti: la prima vasca nell'ovvio è capire se effettivamente esiste una forma di trascinamento immediato tra S&P500 e DAX; la seconda, di cui Paolo anticipa pressochè tutto con

riguarda invece la scelta del periodo dell'effetto momentum.

Per quanto riguarda il primo aspetto, cioè se lo S&P500 possa esercitare una forma di influenza sul DAX, è sotto gli occhi di tutti che questo effetto esiste; semmai il vero punto fondamentale, anche questo abbastanza scontato, è che questo effetto non è sfruttabile per fare soldi, e questo per il semplice motivo che è già incorporato in asta di apertura sul DAX.

L'immagine allegata, per quanto gli scatterplot siano disturbati dal classico rumore della frequenza giornaliera, evidenza abbastanza bene che dagli anni '90 la correlazione di più forte magnitudo tra S&P500 di ieri e DAX di oggi si ha col rendimento "close(t-1)-to-open" del DAX, e non con il rendimento "close-to-close", lasciando di fatto al rendimento "open-to-close" del DAX quasi solo rumore sulla base di ciò che ha fatto ieri l'America (prima immagine allegata, le stelline rosse danno significatività statistica solo all'effetto "asta di apertura").

Questo era abbastanza scontato e risaputo: se fosse stato altrimenti, vi sarebbe stata una macroscopica inefficienza fonte di immensi guadagni; quindi diciamo che sappiamo come apre la Germania sulla base di come ha chiuso l'America, ma sulla base della medesima informazione non sappiamo come chiuderà otto ore dopo la Germania.

La cosa è abbastanza scontata anche a time frame superiori, laddove una forte significatività statistica della relazione di dipendenza temporale sarebbe stata fin troppo evidente per costituire una inefficienza lavorabile (seconda immagine allegata).

Quindi cosa ci resta?

Smoothing: prima di parlare di logica economica, poichè in generale l'occhio ci suggerisce che in realtà S&P500 e DAX in qualche modo si muovono insieme, togliere arbitrariamente rumore da entrambe le serie storiche rende significativa persino la correlazione lineare.

La logica economica tutto sommato ci viene in soccorso: poichè le economie di tutto il mondo sono oramai profondamente legate, sappiamo al di là di ogni opinabile misura di correlazione che nel lungo periodo è lecito aspettarsi un effetto di trascinamento delle rispettive economie, aspettativa che si riflette nella componente di trend delle due serie storiche.

Allora sono autorizzato a seguire lo S&P500 per avere segnali su ciò che allo S&P500 è correlato?

Ovviamente sì, ma senza che questo possa rappresentare una inefficienza che dà valore aggiunto: se hai un sistema che funziona dal daily in su sullo S&P500, lo farà anche su ciò che gli è correlato senza che da questa relazione di precedenza temporale sia estraibile una grossa differenza di performance.

Qui abbiamo due momenti primi parziali e smorzati, quindi ciò che penso delle medie mobili sui prezzi è fuori luogo: come ha scritto Paolo, c'è una vasta letteratura a supporto dell'effetto momentum (non considero invece esplicativi i back test sull'effetto momentum di periodicità 9 ~ 12 mesi per il semplice motivo che soffrono di un bias logico: ovvero l'effetto momentum è evidenziato e studiato proprio perchè qualcuno si accorge che funziona bene, quindi a che serve un back test se non per darsi ragione sempre nello stesso salotto?), mi limito a osservare che, a differenza di quanto fatto per le correlazioni lineari, nessuno si è preso la briga di vedere cosa dicono i dati per quanto riguarda i coefficienti di un modello TAR su S&P500 mensile.

O, se è stato fatto, i risultati non sono stati pubblicati qui.

Ah, e poi c'è un FX di mezzo.

Pek, apprezzo molto come svolgi il tuo ruolo di moderatore, lo dico sinceramente :)

Ci leggiamo domani, esco; buona serata a tutti.

Lo quoto per leggerlo meglio senza le figurine allegate.

Partiamo dalla fine, e poi saliamo

Ps: Pek anche io ti apprezzo molto. Cerca di avere pazienza con me:)

"Ah, e poi c'è un FX di mezzo."

Ovvero? :-?

Forse capisco male io: che vuol dire?

:)
 

Cren

Forumer storico
Ok, ora partiamo con le critiche!

Quali sono?
Questa risposta mi fa capire che probabilmente non sono stato sufficientemente chiaro.

Siccome ho già abusato di eccessiva prolissità, riassumo in sintesi estrema e schematica la mia disamina.

Affermazione 1: la logica c.d. «trend follower», se applicata a sottostanti molto correlati e con quelle frequenze, non offre differenze apprezzabili di timing tra il «leader» ed il «follower».

Controprova 1: v. mio messaggio precedente e prima immagine allegata.

Conseguenza 1: la performance del sistema è in massima parte dipendente dal generatore di segnali, in parte pressochè nulla da correlazioni a lag > 0 (inefficienze).

Conseguenza 2 e affermazione 2: per avere un buon generatore di segnali si sceglie un modello non lineare che cerca momentum su finestra di 9 mesi c.ca.

Criticità 1: il TAR è un modello non lineare la cui stima dei parametri non è immediata e approssimabile; è stata condotta una verifica sul principale «leader» in sample e out of sample per capire se il parametro è giustificato dai dati?

Criticità 2: se i dati non suggeriscono i medesimi parametri, come si giustificano quelli del modello?

Affermazione 3: il modello di generazione dei segnali, se seguito pedissequamente con tutti i capitali a disposizione, espone a draw down non sopportabili.

Conseguenza 3: è introdotto un algoritmo che modifica dinamicamente la frazione di capitale investito in azionario e si introduce l'idea del reddito fisso rischioso.

Criticità 3: qual è la dimostrazione teorica alla base della frazione ottima investita in equity?

Criticità 4: non disponendo di dati sufficienti, sono poste ipotesi estremamente irrealistiche c.ca il comportamento della componente obbligazionaria.

Conseguenza 4: tutti i back test presentano volatilità estremamente ridotta ma di fatto impossibile da replicare nella realtà perchè il debito rischioso è esposto a mark to market negativo o positivo.

Criticità 5: l'ipotesi che il sistema riesca a proteggere da una eventuale insolvenza della componente obbligazionaria vendendo allo scoperto l'azionario non ha riscontro nel passato, almeno non con quelle proporzioni e con quella strategia.

In sintesi vedo:

- un modello di trading potenzialmente soggetto a over fitting nella scelta del parametro;
- un criterio di ribilanciamento della posizione senza giustificazione teorica;
- back test per il momento non attendibili perchè privi di una componente di volatilità tutt'altro che trascurabile.​

Non ho scritto nulla di nuovo rispetto ai miei messaggi passati, ho solo messo le cose in modo ordinato e in elenco in modo che sia più facile eventualmente richiamarle per rispondere.
 

Users who are viewing this thread

Alto