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Napolitano, eppure per lui Cossiga era ‘incompatibile’



di Gianni Barbacetto | 15 ottobre 2013 Commenti (96)



Più informazioni su: Achille Occhetto, Amnistia, Costituzione, Francesco Cossiga, Giorgio Napolitano, Impeachment, Indulto, Mani Pulite, Salviamo la Costituzione.









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È stato Paolo Guzzanti, già molti mesi fa, a chiedere per primo, rudemente, dov’era Giorgio Napolitano quando il suo partito chiedeva l’impeachment per il presidente Francesco Cossiga. “Gli dettero del golpista e poco (molto poco) mancava che gli dessero dello stragista, eppure non stravolse mai la Costituzione”, scriveva Guzzanti sul Giornale. Eppure “non nominò primo ministro alcun professore dopo averlo battezzato in fretta e furia senatore a vita”. Non battezzò neppure commissioni di saggi per riscrivere la Costituzione, non impose un paio di governi scegliendo formula politica e presidente del Consiglio, non lanciò proclami al Paese chiedendo amnistia e indulto. Fino all’attuale richiesta d’impeachment da parte del Movimento 5 stelle.
Cossiga fece, è vero, altre cose: “Mandò i carabinieri al Consiglio superiore della magistratura”, ricorda Guzzanti, guerreggiò con i magistrati, irrise i “giudici ragazzini”, difese a spada tratta l’organizzazione segreta anticomunista Gladio. Il partito di Napolitano (l’ex Pci diventato Pds) nel dicembre 1991 presentò in Parlamento una richiesta di messa in stato d’accusa per il presidente della Repubblica. “Dove si trovava e che cosa faceva Giorgio Napolitano”, si chiedeva Guzzanti, “quando fu aggredito Cossiga?”. Napolitano, allora dirigente del partito, ministro del governo-ombra e leader della corrente “migliorista” filo-Psi, attaccò il Cossiga “picconatore”. “È un problema oggettivo”, dichiara Napolitano il 22 marzo 1991. “È di interesse generale un chiarimento sulle dichiarazioni di Cossiga, al quale rivolgiamo l’appello di ritornare sul trono”. Ribadisce due giorni dopo: “Si è creata una situazione estremamente delicata e preoccupante sul piano istituzionale”. Ha creato “sconcerto e inquietudine per le sue dichiarazioni e le sue sempre più concitate reazioni”.
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Nel maggio 1991 Napolitano differenzia la sua posizione da quella ufficiale del partito, che presenta quattro interpellanze alla Camera contro il presidente della Repubblica. “Ma la mia non è una dissociazione”, spiega. “Esercitiamo però una libertà di critica che discende dal principio della responsabilità politica ‘diffusa’ del presidente della Repubblica”. Ai giornalisti che gli ricordano che proprio la sua corrente si era opposta alla rielezione di Sandro Pertini, portando il Pci a sostenere Cossiga, Napolitano risponde: “Allora Cossiga era presidente del Senato e aveva assolto in modo assai corretto alla sua alta funzione. Si era rivelato una persona aperta al rapporto con tutte le forze democratiche e quindi capace di rappresentare tutto il Paese”.
Dovrà ricredersi rapidamente. Negli ultimi mesi del 1991 il Pds di Achille Occhetto va verso la richiesta d’impeachment, deciso a maggioranza il 25 novembre. Napolitano e i suoi (Emanuele Macaluso, Gianni Pellicani e Umberto Ranieri) si differenziano chiedendone le dimissioni. “L’esigenza di porre un limite ai comportamenti inammissibili del presidente Cossiga – scrivono i miglioristi in un comunicato – ci ha visto uniti. Non abbiamo concordato nel ritenere che l’avvio della messa in stato d’accusa del capo dello Stato risulti la risposta valida”. È però “inevitabile che Francesco Cossiga tragga le conseguenze dalla scelta da lui già compiuta di assumere un ruolo politico incompatibile con la funzione di presidente della Repubblica”. Per tutta risposta, Cossiga il 29 novembre chiama Napolitano e i suoi “vegetariani”: “Quelli che chiedono le mie dimissioni sono vegetariani, perché non sono né carne, né pesce”. Nelle settimane seguenti, il partito va allo scontro diretto con Cossiga. “Il presidente della Repubblica è fuori della Costituzione”, dichiara Occhetto il 3 dicembre. Il leader migliorista continua a differenziare la sua posizione. Il 24 gennaio 1992, dichiara: “Tre sono le vie che possono essere percorse: quella dell’impeachment avanzata dal Pds è una; ma un’altra via è quella di sollecitare le dimissioni; la terza è infine quella che si astenga strettamente da interventi impropri”. In ogni caso, “siamo di fronte a una situazione di estrema gravità che si è ulteriormente deteriorata”.
Il braccio di ferro termina nella primavera del ‘92. Il Comitato parlamentare boccia a maggioranza l’impeachement e il Tribunale dei ministri archivia le accuse. Ma intanto Cossiga si dimette da capo dello Stato: il 28 aprile 1992, due mesi prima che scada il suo mandato. Mani pulite ha già cominciano a cambiare i connotati della prima Repubblica.
il Fatto Quotidiano, 15 Ottobre 2013
 
Un altro sospetto incidente aereo in America Latina, aiuta gli interessi statunitensi e globalisti

agosto 29, 2014 2 commenti

Wayne Madsen Strategic Culture Foundation 19/08/2014
Le elezioni presidenziali in Brasile, ad ottobre, sarebbero state una passeggiata virtuale per la presidentessa in carica Dilma Rousseff. Questo fino all’incidente aereo che ha ucciso il piuttosto scarso avversario di Rousseff, l’economista ed ex-governatore di Pernambuco Eduardo Campos. Il 13 agosto l’aereo che trasportava Campos, candidato presidenziale centrista liberista brasiliano, terzo dopo il candidato del più conservatore partito socialdemocratico Aécio Neves, economista e campione dell’austerità, si schiantava in una zona residenziale di Santos, nello Stato di Sao Paulo, Brasile. Campos era un candidato dell’ex-sinistro ed ora “liberista” Partito Socialista brasiliano. Come con i partiti laburisti inglese, australiano e neozelandese, quelli liberale e democratico canadesi, e il partito democratico degli Stati Uniti, gli interessi corporativi e sionisti hanno infiltrato il Partito Socialista brasiliano trasformandolo nel partito della “terza via” liberista, conservando in modo fraudolento la denominazione “socialista”. E’ chiaro che, dalla scoperta dello spionaggio dell’US National Security Agency di posta elettronica e cellulari della Presidentessa del Partito dei Lavoratori brasiliani Dilma Rousseff e dei suoi ministri, la conseguente cancellazione di una visita di Stato a Washington di Rousseff e il benvenuto in Brasile al presidente russo Vladimir Putin e agli altri leader del blocco economico BRICS, al vertice di Fortaleza, gli Stati Uniti cercano di destabilizzare il Brasile. Il dipartimento di Stato e la CIA cercano gli anelli deboli del Brasile di Rousseff creando le stesse condizioni d’instabilità che hanno fomentato in altri Paesi dell’America Latina, come Venezuela, Ecuador, Argentina (tramite il credit default nazionale pianificato dall’avvoltoio sionista capitalista Paul Singer), e Bolivia. Tuttavia, Rousseff, che affronta Washington annunciando, assieme agli altri leader dei BRICS a Fortaleza, la creazione della banca di sviluppo dei BRICS competendo con la Banca Mondiale controllata da USA e UE, sembrava imbattibile nella rielezione. Certamente era così fino al 13 agosto, quando Campos e quattro dei suoi consiglieri, insieme a pilota e co-pilota, rimasero uccisi nello schianto del Cessna 560XL. L’incidente ha permesso di promuovere la compare di Campos nella corsa presidenziale, la candidata alla vicepresidenza del partito socialista Marina Silva. Nel 2010 Silva ebbe un sorprendente 20 per cento di voti quale candidata del Partito Verde alle presidenziali. Piuttosto che concorrere come candidata dei verdi, quest’anno Silva ha deciso di unirsi al liberista Campos. Silva è ora vista come la migliore occasione del Partito Socialista di sconfiggere Rousseff alle elezioni presidenziali di ottobre. Silva, cristiana evangelica in un Paese cattolico romano, viene anche vista vicina alla “società civile” globale dell’infrastruttura dei gruppi dell’“opposizione controllata” finanziati dallo speculatore dei fondi hedge George Soros. Come capo dei tentativi di proteggere la foresta pluviale dell’Amazzonia brasiliana, Silva viene lodata dai gruppi ambientali finanziati dall’Open Society Institute di Soros. La propaganda di Silva è piena di frasi in codice sorosiane, come “società sostenibile”, “società della consapevolezza” e “diversità”. Silva sfilò con la squadra brasiliana alla cerimonia di apertura delle olimpiadi del 2012 a Londra. Il ministro dello Sport brasiliano Aldo Rebelo disse che la partecipazione di Silva alle olimpiadi fu approvata dalla famiglia reale inglese, avendo “sempre avuto buoni rapporti con l’aristocrazia europea”. Silva è anche più moderata di Rousseff sulle politiche d’Israele sulla Palestina. Come cristiana pentecostale delle Assemblee di Dio, Silva è membro di una setta al cuore del movimento mondiale dei “cristiani-sionisti”, avidamente pro-Israele, come le organizzazioni ebraiche sioniste B’nai B’rith e Congresso Ebraico Mondiale. Le Assemblee di Dio credono che Israele: “Secondo le Scritture, ha un ruolo importante da svolgere per la fine dei tempi. Per secoli gli studiosi della Bibbia hanno riflettuto sulla profezia di un Israele restaurato. ‘Questo è ciò che dice il Signore Dio: prenderò i figli d’Israele dalle nazioni in cui sono andati. Li radunerò da ogni parte e li riporterò nella loro terra’. Quando la nazione del moderno Israele fu fondata nel 1948, e gli ebrei iniziarono il ritorno da tutto il mondo, gli studiosi della Bibbia sapevano che Dio era al lavoro e che molto probabilmente viviamo gli ultimi giorni”. Nel 1996 Silva ricevette il Goldman Environmental Prize, istituito dal fondatore della Goldman Insurance Company. Richard Goldman e dalla moglie Rhoda Goldman, erede di Levi Strauss, della famosa azienda di abbigliamento. Nel 2010 Silva fu nominata dalla rivista Foreign Policy, diretta da David Rothkopf, ex-amministratore delegato dei Kissinger Associates, tra i “migliori pensatori globali”.
I dettagli completi della causa dell’incidente aereo di Campos non saranno mai noti. Assistono alle indagini il National Transportation Safety Board (NTSB) e la Federal Aviation Administration statunitensi. Gli investigatori di NTSB e FAA saranno stati sicuramente informati ed informeranno, i funzionari della CIA di stanza in Brasilia, desiderosi che la relazione sullo schianto concluda con “tragico incidente”. La CIA è riuscita a nascondere il suo coinvolgimento in altri incidenti aerei latinoamericani che eliminarono gli avversari dell’imperialismo USA in America Latina. Il 31 luglio 1981 il presidente panamense Omar Torrijos fu ucciso quando il suo aereo si schiantò nei pressi di Penonomé, Panama. Dopo l’invasione di Panama di George HW Bush nel 1989, i documenti sull’indagine dell’incidente aereo del governo panamense del generale Manuel Noriega, furono sequestrati dai militari statunitensi e scomparvero. Due mesi prima che Torrijos venisse ucciso, il presidente ecuadoriano Jaime Roldós, leader populista che si oppose agli Stati Uniti, fu ucciso quando il suo aereo Super King Air, convertito in aereo VIP dell’aeronautica ecuadoriana, si schiantò nella montagna Huairapungo nella provincia di Loja. L’aereo trasportava anche la First Lady dell’Ecuador, il ministro della Difesa e la moglie. Furono tutti uccisi nello schianto. L’aereo non aveva il registratore dei dati di volo, noto come “scatola nera”. A Zurigo, la polizia svizzera condusse una propria indagine scoprendo che l’indagine ufficiale del governo ecuadoriano era gravemente viziata. Ad esempio, il rapporto del governo ecuadoriano sull’incidente omise di menzionare che i motori dell’aereo furono spenti prima che l’aeromobile finisse sul fianco della montagna. Come l’aereo di Roldós, il Cessna di Campos non aveva un registratore dei dati di volo. Inoltre, l’aeronautica brasiliana annunciò che le due ore di audio del registratore della cabina del Cessna di Campos non ripresero le conversazioni tra pilota, co-pilota e controllo a terra, il 13 agosto. Il registratore della cabina di volo dello sfortunato Cessna 560XL è prodotto da L-3 Communications, Inc. di New York City. L-3 è un importante contractor dell’intelligence statunitense che rifornisce la National Security Agency della maggior parte dei sistemi di ascolto dei cavi sottomarini tramite un accordo tra NSA e la controllata di L-3, Global Crossing.
Sebbene il candidato alla presidenza brasiliana Campos non fosse nemico degli Stati Uniti, la sua morte sospetta, a pochi mesi dalle elezioni presidenziali, e la sostituzione con una beniamina delle infrastrutture di George Soros, sono una minaccia elettorale per Rousseff, sicuramente considerata una nemica da Washington. Stati Uniti e Soros cercano vari modi per penetrare e perturbare le nazioni BRICS. Il tentativo Soros/CIA di promuovere il membro del Politburo cinese Bo Xilai alla presidenza cinese fallì quando lui e la moglie furono arrestati e incarcerati per corruzione. Con la Russia e Sud Africa off-limits per qualsiasi intrigo del genere, India e Brasile sono al centro dei tentativi di CIA e Soros di spezzare i BRICS. Sebbene il governo di destra di Narendra Modi in India sia nuovo, i primi segni di frattura dei BRICS sono incoraggianti. Ad esempio, con il ministro degli Esteri indiano Sushma Swaraj, alleato schietto ed attivo d’Israele. Il Brasile di Rousseff è visto da CIA e Soros quale migliore opportunità di incunearvisi; in tal caso Marina Silva, alla guida di una nazione BRICS, diverrebbe un “cavallo di Troia” contro il blocco economico dalla crescente importanza. L’incidente aereo che ha ucciso Eduardo Campos contribuisce a promuovere un’agente di George Soros al palazzo presidenziale Alvorada di Brasilia.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora


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CLAMOROSO / PATTO SEGRETO TRA UCRAINA, OLANDA, AUSTRALIA E BELGIO PER NON DIVULGARE CHI HA ABBATTUTO L'AEREO MALESE!

sabato 30 agosto 2014
Ucraina, Olanda, Australia e Belgio hanno firmato, l'8 agosto, un accordo per non rendere noti i risultati fino a ora ottenuti dall'inchiesta sull'abbattimento del Boeing della Malaysia airlines il 17 luglio scorso. A rivelarlo fonti ucraine attendibili (Agenzia Interfax-Ucraina, agenzia Unian). L'informazione arriva dal portavoce del procuratore generale ucraino, Jurij Bojchenko, che l'ha resa nota in un briefing lo scorso 12 agosto. La clamorosa rivelazione apre interrogativi sul corso delle indagini e sulle modalita' con cui la decisione e' stata presa. L'accordo quadripartito comprende


 
2014
Arriva il generale inverno.



Mentre nessuno ha il coraggio di mostrare le scatole nere dell'aereo abbattuto sull' Ukraina (la cosa sta diventando ridicola, sapete?) la NATO sta istericamente cercando di coprire la faccia degli Ukraini , con la sola piccola conseguenza di dare un sacco di informazioni a chi fosse in cerca di conferme. Direi che Putin non abbia bisogno di alleati, con avversari simili.


Dunque, adesso si e' vista la realta' sotto alla propaganda: gli Ukraini hanno raccontato BALLE per settimane, dicendo di essere entrati a Donetsk e di essere entrati qui e li' e di avere riconquistato tutto.


Non so quante volte abbiano preso le stesse citta', ma alla fine c'era un "piccolo problemino": mancavano i combattimenti. Cosa che doveva far sospettare piu' di un generale.


Improvvisamente si scopre che la loro "meravigliosa avanzata" non era altro che un errore detto "saliente", e che le loro truppe si trovano oggi invischiate in una situazione cosi' tragica che Putin ha invitato i ribelli a creare un corridoio umanitario. "Un corridoio umanitario" per dei soldati regolari e' l'equivalente moderno delle forche caudine, per intenderci. E come per le forche caudine, i ribelli impongono come condizione per lasciarli ritirare: la consegna di armi ed insegne.(1)


Allora come fa un governo come quello ukraino a salvare la faccia? Segue la regola di Sven Hassel: "quando la fanteria viene sbaragliata dai carri, i carri sono almeno diecimila".


Allo stesso modo, quando l' Ukraina viene sbaragliata dai ribelli filorussi, sono i russi che hanno attraversato i confini. E sono ALMENO mille. Ma no, cinque, diecimila.


Faccio notare che questi si accorgono di loro soltanto quando i russi infliggono una batosta militare.


E qui passiamo ad una questione piu' concreta: dov'e' finita la superiorita' aerea?


Voglio dire, prendiamo le cosiddette "prove" che gli americani hanno dello sconfinamento dei russi. Ammesso che non si tratti dei camion dei gelati dentro cui Saddam teneva le atomiche (2) , il problemi sono due:


Un convoglio di automezzi del genere, in pieno giorno, in territorio nemico? In fila, su una strada! Normalmente non sopravvive mezz'ora. Dov'e' il sistema di difesa strategico ukraino?
Un saliente. Nel 2014. I soldati ukraini sono finiti in un saliente. Una tattica risalente a 2900 anni fa. Li hanno lasciati avanzare dando loro terreno di fronte, mentre si ammassavano ai lati. Dove sono i generali ukraini?
Dov'e' la superiorita' aerea ukraina? Perche' non si vedono elicotteri e, a copertura, aerei? Quelli, cioe', che dovrebbero aprire un varco per liberare dal saliente i soldati, e che dovrebbero far strame di colonne di blindati in fila?
Un lettore del forum ha suggerito che gli Ukraini abbiano dei sistemi S3 o S4ISR. Si tratta di sistemi per il coordinamento strategico delle informazioni, sono la versione militare di quello che nel mondo enterprise si chiamano "enterprise bus", per fare un esempio i prodotti Tibco.


Ora, se pero' ci fosse un C3 (anche aviotrasportato) che fotografa quei blindati dall'alto, entro 20-30 minuti di quei blindati rimarrebbe solo limatura. L'informazione correrebbe immediatamente nel C3, che allerterebbe immediatamente la base di elicotteri piu' vicina, e la relativa aviazione. E puf, via i blindati.


Le foto della NATO sono un errore, ed e' un errore diramarle, perche' testimoniano senza ombra di dubbio che gli ukraini non abbiano niente come un C3 o un C4ISR. Putin avrebbe impiegato mesi, oppure anni, per avere la medesima certezza usando i servizi segreti. I geniacci americani gli hanno dato la risposta che voleva , gratis et amore dei.


Ma andiamo avanti.


Il saliente.


Una "divisione" di volontari, i Dombass (posso consigliare una scelta migliore del nome?) si infila, insieme ad un reggimento regolare in un saliente. Sul territorio ukraino, cioe' in casa. Nel 2014.


Chi diavolo guida le operazioni?


Di certo non un militare. Gia' i sottufficiali sanno del saliente. Ormai un saliente non riesce piu' nella guerra moderna, con alcune notevoli eccezioni: quando le truppe sono comandate dai politici. Politici fanatici.


Il politico fanatico e' costretto, per mantenere il potere, ad annunciare "avanzate, conquiste e vittorie". Cosi' la sua parola e' "avanti sinche' c'e' spazio". Il nemico, se e' comandato da un militare, ti apre quindi la strada di fronte, e si ammassa ai lati. Quando arrivi al tuo limite logistico ti taglia i viveri da dietro e ti bombarda piano piano.


Questa cosa riesce - come riusci' a Stalingrado - quando sui generali veglia il politico fanatico ed incompetente. Il quale dice "avanti! avanti! marciate vittoriosi!".


La storia del saliente fa pensare chiaramente che la direzione di questa guerra sia stata tolta ai militari e che sia in mano a dei politici. Dei politici fanatici.


Infine: anche senza un sistema di allerta strategico ed anche senza dei generali, da un saliente si esce se si ha superiorita' aerea, per dire, o se si ha molta buona artiglieria.


Perche' i ribelli non vengono schiacciati con gli elicotteri , o dagli aerei? Perche' non c'e' fuoco di artiglieria? Per chiudere tutti quei soldati ukraini in un saliente occorre una bella densita' di soldati, o a sua volta tanta artiglieria di saturazione che sbarri loro il passo. Dove sono artiglieria , elicotteri ed aviazione? Avendo dei volontari (fanti) contro altri volontari (sempre fanti), persino una divisione di carri potrebbe aprirgli la strada.


Invece non si vede nulla di tutto questo.


La situazione in campo e' abbastanza chiara:


Le truppe ukraine non dispongono di nessun sistema di difesa integrata.
Le truppe ukraine non dispongono di un comando e di uno stato maggiore.
Le truppe ukraine sono invece comandate da politici (se militari) o da politici peggiori (se volontari) e non dai loro generali.
Le truppe ukraine non hanno il dominio dei cieli, non sanno muovere carri, elicotteri, artigileria.
in queste condizioni, l'esito e' scontato.


Ma perche' Putin , che ha gia' vinto la Crimea, vuole stravincere? Semplicissimo: il generale inverno.


Secondo i metereologi avremo un inverno rigido, al contrario dell'anno passato. L'inverno si avvicina, e al consumo industriale di gas si aggiungera' quello domestico.

In quel preciso momento, il Generale Inverno avra' sconfitto l' Ukraina, e avra' costretto i paesi europei a miti consigli.


Sicuramente ci sono riserve, ma l' Ukraina senza il gas russo e' destinata a contare migliaia di morti per assideramento e il collasso industriale. L' Europa e' condannata a contare i danni per la propria industria.


Il che significa una cosa: entro un paio di mesi, quella partita e' chiusa.


E siccome i paesi europei si guardano bene dall'andare a combattere in Ukraina durante un inverno molto gelido, a meno che qualche americano non sia cosi' pazzo da andare a farsi sconfiggere li', la partita e' chiusa.


Andiamo alla domanda: perche'? Perche' i russi stanno conquistando altro suolo?


Ci sono due possibilita', una politica ed una militare:


Quella politica e' che, sapendo che il Generale Inverno chiudera' la partita, e ci sara' un tavolo cui gli ukraini dovranno sedere, da sconfitti, Putin voglia evitare che ci sia la Crimea sul tavolo delle trattative. E che insomma al tavolo delle trattative si discuta di restituire il Dombass, ma la Crimea sia data per acquisita.
Quella militare e' che in qualche modo si, la NATO abbia dislocato qualche C3 aviotrasportato in Ukraina, ma i russi se ne fregano e possono permettersi di sfilare, in pieno giorno, coi blindati in fila su una normale strada. Si tratta cioe' di comunicare agli USA che la Russia ha sviluppato delle tecniche di movimento a terra che , in uno scontro volutamente a bassa intensita', possono neutralizzare la superiorita' strategica.


se e' vera la prima, gli USA cercheranno di spingere per altre sanzioni , ma si scontreranno con il NO europeo , legato al Generale Inverno.


Se e' vera la seconda, gli USA non parleranno di "invasione" nemmeno quando gli Speztnaz marceranno su Kiev, e inizieranno a disimpegnarsi da tutti i conflitti a bassa intensita', coscienti che la loro strategia della superiorita' aerea e' stata osservata, rielaborata e resa inefficace attraverso un adeguato mix di tattiche terrestri ed armamenti antiaerei.

Se sono vere entrambe, e' semplicemente una Georgia su vasta scala.


Dietro a tutto questo impera una domanda: perche' la UE si e' impelagata dietro ad un casino simile? Non sarebbe ora di disimpegnarsi dalla politica estera americana e dalla NATO?








(1) Non credo si spingeranno, come nelle forche caudine, a sodomizzare i perdenti.


(2)Magari si erano smarriti e sono finiti in Ukraina. Sapete com'e' con gli incroci, in IRAQ: sbagli una volta e ti trovi in Ukraina.


fonte kein pfusch
 
Cina e Russia abbandonano ufficialmente il petrodollaro

29 agosto 2014

Dopo che il presidente russo Vladimir Putin aveva annunciato, il 14 agosto, che la Russia non intende più vendere il suo gas in dollari, sono passati pochi giorni per giungere all’accordo che il governo di Mosca ha siglato con le autorità cinesi al riguardo.
Secondo il quotidiano RIA Novosti, che cita la rivista Kommersant, il governo russo ha già mandato due navi verso l’Europa con a bordo 80 000 tonnellate di petrolio proveniente da Novoportovskoye, un campo di estrazione nell’Artico. Queste due consegne saranno pagate in rubli e non in dollari.
Il petrolio che la Russia consegnerà alla Cina verrà pagato in yuan, la moneta cinese.
Secondo Kommersant, si tratta di una misura di protezione attuata da Mosca a seguito delle sanzioni degli Stati Uniti nei confronti della Russia.
Sinora dunque l’unico risultato tangibile di queste sanzioni è il disfacimento dell’egemonia del dollaro nelle transazioni internazionali (egemonia mai contestata dal 1945) e del suo ruolo di moneta di riserva a livello globale.
La Cina e la Russia eseguiranno d’ora in poi i loro scambi commerciali nelle rispettive monete nazionali. Uno sviluppo che ridefinisce completamente l’ordine politico ed economico internazionale, anche perchè gli importatori europei di gas e di petrolio russo saranno obbligati a pagare Mosca in rubli.
Con l’appoggio della Cina, la Russia intende chiaramente mettere fine al mezzo di dominio della potenza americana, distruggendolo alla base. Questa dichiarazione di guerra è sicuramente più pericolosa di qualunque azione militare.

(Fonte : breizatao.com)
 
IPOTESI INQUIETANTE SULLA STRAGE DI BOLOGNA: FURONO I PALESTINESI ?
lo sostiene da anni il noto terrorista Carlos che non è stato ascoltato dai magistrati italiani non si sa perché
lo sostiene l'ex on Enzo Raisi che ci ha scritto un libro
Libro Bomba o non bomba. Alla ricerca ossessiva | LaFeltrinelli

ora salta fuori anche l'espresso con questo
Si apre una breccia nel muro di gomma I rapporti incoffessabili tra palestinesi e Sismi

in pratica, esisteva un accordo, il LODO MORO, tra Stato italiano e OLP
per questo furono liberati i terroristi autori della strage all'aeroporto di Fiumicino

la sera prima dell'attentato alla stazione di Bologna risultano presenti a Bologna 2 noti terroristi tedeschi legati all'OLP
 

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