SARO' PURE FUORi COME UN BALCONE. MA DA QUI SI VEDONO BENISSIMO LE STELLE.

Dieci aprile 2015. Una frana si abbatte sulla Palermo-Catania.



Crolla il ponte Himera.

Che non è lungo 14 km ma poco meno di due e mezzo.

Viene chiuso un pezzo di autostrada A19.

E’ l’unico collegamento “decente” per le auto e i tir tra Palermo e Catania.



Accorrono le varie autorità sul posto, compreso il governatore Graziano Delrio.

Le stime non sono proprio simili a quelle di San Francisco: per rifare il ponte ci vorranno “minimo due anni”.

Niente paura però, in soli tre mesi (due in più di quelli del ponte Usa) verrà costruita una deviazione: misura tampone ma pur sempre meglio di niente.


Da quel giorno è passato esattamente un mese.

E i lavori per il nuovo ponte e per la deviazione sono non al 33%, non in lieve ritardo.



Semplicemente non sono cominciati.
 
Tre mesi? Magari!

Uno se n’è già andato in una miriade di pastoie burocratiche.

Dietro le quali si è acceso uno scontro.



Di qua il governo convinto che il viadotto possa essere ricostruito, come accade a prezzi europei, con una trentina di milioni.



Di là le autorità siciliane convinte, sulla base delle loro relazioni tecniche, che ne occorrano subito almeno 200. Cioè sette volte di più. Sperando che bastino…



Per carità, non è facile capire chi ha ragione e chi torto. Ma che invidia, per i californiani…


Eppure a San Francisco il danno fu enormemente più grave.

Il ponte spezzato, l’asse del terremoto aveva spostato tutto di 17 centimetri.

In un mese i californiani fecero la vecchia arcata letteralmente a fette e ne costruirono una nuova di zecca.

Con le tecnologie del 1989, che non sono esattamente le stesse del 2015.



Il ritardo di un giorno fu dovuto a un fatto climatico: due notti di umidità che avevano reso impossibile completare la tinteggiatura.



Qui da noi, invece, neanche l’ombra di una ruspa.
 
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Cacchio Danny basta fare la furba e cercare di smaltire in legalmente le Unidebit, rassegnati :lol::lol::lol:
 
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Vedi l'allegato 328913 Cacchio Danny basta fare la furba e cercare di smaltire in legalmente le Unidebit, rassegnati :lol::lol::lol:
:lol::lol::lol:
Le multidebit non le vogliono nemmeno nei siti di stoccaggio di materiale radioattivo :cry::cry::cry:
Quest'uomo è un grande.
Non so perchè ma mi ispira più fiducia del vostro premier.
E' la dimostrazione che cultura e buon senso non vanno necessariamente a braccetto. :sad::sad::sad::sad:
Hai sbagliato :-o... hai scritto "vostro" anzichè "nostro" :-o:wall::wall::sad::sad:
 
La seconda profezia di Fassino: "Un giorno si segga al mio posto e vediamo"
Piero Fassino ci è ricascato. Alla consigliera comunale dei 5 Stelle Chiara Appendino, che lo criticava, ha detto: "Un giorno lei si segga su questa sedia e vediamo se sarà capace di fare tutto quello che oggi ha auspicato di saper fare". E poi ha aggiunto: "E comunque lo decideranno gli elettori". Per il M5s torinese la frase è suonata come una seconda profezia. Già nel 2009 Fassino fece la sua celebre uscita a Repubblica Tv in cui disse: "Beppe Grillo fondi un partito e vediamo quanti voti prende". Frase che diventò un tormentone dopo il buon risultato dei 5 Stelle alle politiche del 2013.


http://video.repubbl...o/200704/199753

ma che razza di sindaco abbiamo quaggiu?
 

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