Val
Torniamo alla LIRA
Multato il ciclista irregolare E il vicesindaco sgrida i vigili
Il caso risale al 5 maggio ma il sindacato Sulpm ha resa nota solo due giorni fa la vicenda, con una nota. Quel giorno si teneva una cerimonia piuttosto affollata alla Caserma Teuliè, erano presenti diversi rappresentanti istituzionali. Due vigilesse erano in servizio per garantire la viabilità e l'accesso in sicurezza degli ospiti. Hanno fermato un ciclista che stava transitando sul marciapiede a una certa velocità, mettendo in pericolo i pedoni. L'uomo, un fattorino di origine straniera, «non ha neanche protestato, evidentemente ha capito di aver fatto una manovra fuorilegge, era pronto a pagare la sanzione» riferisce Daniele Vincini del Sulpm.
Ma il vicesindaco, con la fascia tricolore, «si è intromesso per domandare alle vigilesse come mai lo avessero fermato, le ha criticate vivacemente davanti ai numerosi presenti e ha fatto presente che avrebbero dovuto multare le auto in doppia fila in corso Italia invece di prendersela con il lavoratore in bici». Secondo il Sulpm «ha travalicato il proprio ruolo, non può contrastare in alcun modo l'attività d'ufficio degli agenti, difendendo peraltro una situazione di illegalità: pedalare sul marciapiede genera pericolo per i pedoni ed è vietato. Il suo comportamento va censurato nelle opportune sedi, e ricordiamo a De Cesaris che i ciclisti non sono i padroni assoluti delle strade ma devono rispettare le regole come tutti». Una stoccata infilata non a caso, la giunta è paladina del movimento su due ruote.
Il caso risale al 5 maggio ma il sindacato Sulpm ha resa nota solo due giorni fa la vicenda, con una nota. Quel giorno si teneva una cerimonia piuttosto affollata alla Caserma Teuliè, erano presenti diversi rappresentanti istituzionali. Due vigilesse erano in servizio per garantire la viabilità e l'accesso in sicurezza degli ospiti. Hanno fermato un ciclista che stava transitando sul marciapiede a una certa velocità, mettendo in pericolo i pedoni. L'uomo, un fattorino di origine straniera, «non ha neanche protestato, evidentemente ha capito di aver fatto una manovra fuorilegge, era pronto a pagare la sanzione» riferisce Daniele Vincini del Sulpm.
Ma il vicesindaco, con la fascia tricolore, «si è intromesso per domandare alle vigilesse come mai lo avessero fermato, le ha criticate vivacemente davanti ai numerosi presenti e ha fatto presente che avrebbero dovuto multare le auto in doppia fila in corso Italia invece di prendersela con il lavoratore in bici». Secondo il Sulpm «ha travalicato il proprio ruolo, non può contrastare in alcun modo l'attività d'ufficio degli agenti, difendendo peraltro una situazione di illegalità: pedalare sul marciapiede genera pericolo per i pedoni ed è vietato. Il suo comportamento va censurato nelle opportune sedi, e ricordiamo a De Cesaris che i ciclisti non sono i padroni assoluti delle strade ma devono rispettare le regole come tutti». Una stoccata infilata non a caso, la giunta è paladina del movimento su due ruote.