Se devi vivere strisciando , allora alzati e muori !

sono stufo di professori incompetendi che quando cannano fanno gli struzzi . struzzo se si e' si e' sempre , soprattuto nella vita. o meglio paraculo :)

mai sopportati ribelle e libero da sempre :)

se per vivere devi strisciare alzati e muori robbe' ;)

ps. devo uscire e portare il pulcione lontano qui fra un po' sparano e quello se caca sotto :D

ma incompetenDi..lo dici cosi' perche' sei pro-De Mita ?:D:D
 
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(ANSA) - ROMA, 13 SET - La Francia investirà 20 milioni di euro per partecipare all'Expo 2015: alla cifra si aggiungeranno gli investimenti privati e quelli degli enti locali. Lo ha detto il ministro francese delegato all'Agroalimentare Guillaume Garot durante un incontro a margine della firma dell'accordo per la partecipazione di Parigi all'Expo. ''Si tratta, in questo momento, di un impegno importante - ha detto Garrot - perchè il governo ha dei vincoli di bilancio. Siamo convinti che partecipare significa anche far passare i propri valori attraverso i beni alimentari, che non devono essere considerati prodotti di mercato come gli altri ma veri prodotti culturali''. Il padiglione francese, uno dei più grandi dell'esposizione, sorgerà su uno spazio espositivo di 3.592 metri quadri. Si presenterà come una costruzione dall'ossatura in legno, smontabile e riutilizzabile in stile 'Baltard', dal nome dell'architetto che nella seconda metà dell'Ottocento ha progettato le celebri Halles di Parigi, e promuoverà l'utilizzo intelligente e sostenibile dell'energia, ponendo l'attenzione sul riciclo dei rifiuti e sulla gestioni delle acque reflue. ''Il padiglione - ha detto il Commissario generale di Francia Alain Berger durante la cerimonia dell'accordo - sarà uno spazio vivo, animato, dove si farà grande uso dei 5 sensi perche' l'alimentazione unisce la necessità di nutrirsi e la sfera sensoriale ma anche tradizione e modernità''. Secondo un sondaggio commissionato da Expo 2015, durante la manifestazione sono attesi a Milano da 800.000 a 1 milione di visitatori francesi. ''A fine anno - ha detto Stefano Gatti, direttore affari internazionali di Expo 2015 - saranno consegnate le aree dove saranno edificati i padiglioni e a febbraio 2014 cominceranno le costruzioni. A quel punto - ha aggiunto Gatti - saranno impiegati 1.000-1.500 operai che vanno ad aggiungersi agli 800 già al lavoro''.
 
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(ANSA) - TORINO, 16 SET - "Noi non produrremo mai l'Alfa Romeo fuori Italia. Potrà essere il prossimo ceo a farlo, ma non io": è quanto l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha detto in un'intervista al Financial Times.

Marchionne ha anche aggiunto che il piano Fiat per Mirafiori prevede che "tutti i lavoratori dello stabilimento vengano riassorbiti".(ANSA).
 
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Asta da record per l’Alfa Romeo guidata da Nuvolari. La storica vettura, perfettamente conservata, è stata venduta oggi in Gran Bretagna per 7 milioni di euro, una cifra che non si era mai vista prima per il marchio del Biscione. La notizia arriva nel giorno in cui l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ha escluso di portare la produzione di Alfa Romeo fuori dall’Italia.
 
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Come quella sera in cui gridò al telefono al comandante Schettino l'ordine perentorio 'torni a bordo, *****', anche oggi il capitano di fregata Gregorio De Falco è al suo posto, nella sua centrale operativa della capitaneria di porto di Livorno. Da lì sta seguendo le fasi di recupero del relitto della Concordia: "Questa dimostrazione di capacità tecnica ed organizzativa che stiamo offrendo alla pubblica opinione mondiale riscatta l'immagine di un'Italia approssimativa e cialtrona e mi inorgoglisce profondamente", dice al cronista. E non può fare a meno di far notare che "se anche all'epoca non fossero venuti a mancare i dovuti apporti degli altri attori coinvolti saremmo sicuramente riusciti a salvare tutti...".
"Come 20 mesi fa sono qui, nella 'mia' sala operativa, a Livorno, anche se per l'occasione, direttamente al Giglio, sono stati istituiti i 'Focal points' e, come succede nelle grandi esercitazioni, è anche previsto che eventuali emergenze marittime che dovessero accadere durante ed a causa delle operazioni, siano affrontate direttamente da lì", spiega. Quella di oggi, prosegue l'ufficiale, "è ancora una volta un'operazione titanica, così come immani erano stati il 13 gennaio 2012 il naufragio e le operazioni di soccorso che per tutta la notte avevo condotto dalla sala operativa di Livorno, impiegando navi, decine di motovedette ed otto elicotteri. In quella tragica circostanza, le strutture operative e decisionali dello Stato avevano dato buona prova di capacità ed efficienza, mentre purtroppo - aggiunge nel ricordo di quella quella notte - non si ebbe una risposta adeguata da alcuni altri soggetti coinvolti".
"I fatti del Concordia tornano a porre l'Italia di fronte all'opinione pubblica mondiale; questa volta però - puntualizza De Falco - gli attori pubblici e privati interagiscono tra loro tendendo alla medesima finalità, con l'effetto di moltiplicare l'apporto dei singoli sforzi. Oggi al Giglio le operazioni si svolgono secondo piani e procedure comuni e prestabilite. Le risorse, pubbliche e private, si integrano perfettamente e sono pronte ed opportunamente dispiegate nello scenario operativo nel quale rispondono ad una appropriata catena di comando e controllo". "Non mi sembra di intravedere nelle operazioni di rotazione del relitto particolari motivi di preoccupazione, al di là di eventuali elementi di valutazione non conosciuti o non controllabili, quali potrebbero essere le condizioni della murata sommersa della nave e l'evoluzione della situazione meteorologica. Se anche quella sera vi fosse stata consapevolezza delle priorità ed una vera unità di intenti, sono certo - insiste De Falco - che non avremmo dovuto piangere alcuna vittima".
 

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