Val
Torniamo alla LIRA
Per questo il ricordo di Fabio Tonacci, che conferma il racconto di Stefano Feltri e Carlo Tecce sul Fatto del 16 giugno 2014, è allarmante: di lui nelle carte dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Venezia “si trova un pezzo pesante del passato di Signorini, nominato capo dipartimento nel maggio 2013 dal ministro Lupi e scelto poi nel gennaio di quest’anno quale successore di Ercole Incalza alla Struttura di missione per le Grandi Opere. In pratica, è la persona cui sono affidati il presente e il futuro di tutti i grandi lavori pubblici d’Italia.
Due anni fa, parlava così al telefono con Giovanni Mazzacurati, 87 anni, allora presidente del Consorzio Venezia Nuova, finito in carcere il 12 luglio 2013 per lo scandalo del Mose.
Ecco la telefonata fra Signorini e Mazzacurati:
Due anni fa, parlava così al telefono con Giovanni Mazzacurati, 87 anni, allora presidente del Consorzio Venezia Nuova, finito in carcere il 12 luglio 2013 per lo scandalo del Mose.
Ecco la telefonata fra Signorini e Mazzacurati:
“Ingegnere sono Signorini… volevo soltanto dire che siamo arrivati, e tutto benissimo, la volevo ringraziare”.
Mazzacurati: “Ha trovato tutto, sì?”.
Signorini: “Tutto perfetto, abbiamo già fatto mezza giornata di mare”.
Poi parlano della qualità dei ristoranti di Castagneto Carducci.
Secondo il gip veneziano Alberto Scaramuzza, che ordinò l’arresto di Mazzacurati, “quel soggiorno era un «presente», che Mazzacurati aveva concesso, mettendolo sul conto del Cvn, a Signorini e a tutta la sua famiglia”.Mazzacurati: “Ha trovato tutto, sì?”.
Signorini: “Tutto perfetto, abbiamo già fatto mezza giornata di mare”.
Poi parlano della qualità dei ristoranti di Castagneto Carducci.