SE iL DESTINO E' CONTRO DI ME... PEGGIO PER LUI

Via tutti i crocifissi dai muri delle stanze e dai luoghi comuni dell'ospedale di Udine: lo avrebbe deciso il dirigente dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria.

"Da alcune fonti interne all’Aou è emerso che ai dipendenti della Struttura organizzativa è stato ordinato di togliere i crocifissi da tutti i muri degli uffici, nonché dai luoghi comuni della palazzina "Ex Infermieri". Ordine. Pur essendo cristiano-cattolici, alcuni dipendenti non hanno manifestato la propria contrarietà a tale atto unilaterale, per non evitare contrasti con la propria dirigente, o eventuali ritorsioni.".
 
La necessità di non irritare i clienti di altre fedi ha spinto H&M, la nota casa di moda svedese, a realizzare una pubblicità in cui invece di augurare "Buon Natale", si limita ad un più politicamente corretto "Buone vacanze"

Augurare "Buon Natale" e non solo "Buone vacanze" è un gesto di riconoscimento verso la storia che ci ha reso quello che siamo. Verso una cultura millenaria. E che non è disposto ad abbandonarla pur di acconsentire alle richieste di altre fedi o di vendere qualche maglietta di in più.

Non ho mai comprato nulla da H M :lol::lol::lol:
 
L’Ncd si interroga e si risponde in un cortocircuito di autoreferenzialità e presunzione che sarebbe divertente se non fosse ridicolo.

«Populismi in Italia, non mancano, non mancano queste pericolose tendenze: Grillo, Salvini, Meloni, anche lo stesso Berlusconi dopo la piazza di Bologna al fianco della Lega, provano tutti i giorni ad azzoppare il governo, ma possono davvero rappresentare una seria alternativa? Non lo crediamo – prosegue l’editoriale – perché sono molto bravi nella critica e nella distruzione mentre non hanno dimostrato la stessa capacità nella proposta e nella costruzione. Vedremo alle prossime elezioni amministrative quale sarà il trend ma certamente il caso francese ci conforta perché anche in Italia i cittadini prendano la giusta scelta a favore di chi responsabilmente si è assunto l’onere di fare ripartire l’Italia».

chi ? ncd ? 2% ? :lol::lol::lol::lol:
 
La Turchia sempre più nel mirino della Russia di Putin che, inarrestabile più che mai,affonda l’ultima stoccata a Erdogan e colleghi: e nelle guerra fredda scoppiata all’indomani dell’abbattimento del jet russo ad opera dell’aviazione turca, le reazioni del Cremlino non accennano minimamente ad attenuarsi. Anzi…le sanzioni della Russia contro la Turchia, si apprende in queste ore, saranno ampliate ulteriormente fino ad arrivare a coinvolgere anche il settore alberghiero, quello della lavorazione del legno, dell’addestramento dei piloti e tutto l’ambito inerente l’acquisto di prodotti o servizi da parte di enti statali russi. Non solo. Per i privati viene ipotizzato lo stop della “licenza di pagamento”, che di fatto vieterà transazioni bancarie fra società russe e turche
 
Secondo i dati Istat diffusi a novembre, e relativi all’anno 2014 diminuiscono in Italia i matrimoni misti, cioè dove almeno uno degli sposi è straniero, e quelli fra stranieri. I matrimoni in cui almeno uno dei due sposi è di cittadinanza straniera sono stati circa 24 mila (il 12,8% delle nozze celebrate nel 2014), in calo di 1.850 unità sul 2013. E dei quattromila italiani che ogni anno si convertono all’Islam, una buona parte lo fa proprio per potersi sposare. La diminuzione si deve sopratutto alle nozze tra stranieri, che l’anno scorso sono state 6.724 (il 3,5% dei matrimoni totali). E i più numerosi sono quelli tra cittadini romeni. In particolare, le unioni con un coniuge italiano e l’altro straniero sono state 17.506, e la tipologia prevalente è quella in cui è la sposa ad essere straniera: 13.661 nozze (il 78% di tutti i matrimoni misti). Una sposa straniera su due è cittadina di un paese dell’Est Europa.

Perchè - si sappia - se non ti convernti all'islam non danno il permesso di sposarti
 
Ci sono studenti e studenti, famiglie e famiglie. Ora non si guarda più alle condizioni economiche per agevolare gli università ma alla provenienza. Ed ecco la sorpresa: chi è profugo o presunto profugo, chi chiede asilo, si può iscrivere a una facoltà senza pagare nulla. Si arrangino quindi quei ragazzi che invece appartengono a una famiglia che fa enormi sacrifici per mantenerli agli studi, le priorità sono altre. Tutto questo accade a Bologna: ogni studente richiedente protezione internazionale o umanitaria in Italia (quindi presunto profugo) potrà iscriversi all’università con esonero totale dei contributi per l’anno 2015-2016. Lo ha deciso una misura approvata dal Senato accademico. L’iscrizione, prevista per chi ha un permesso di soggiorno per asilo politico o umanitario, si estende anche a chi ha un permesso temporaneo, in attesa di protezione. In sostanza a chi non è ancora stato dichiarato profugo a tutti gli effetti (e si sa che molti non lo sono). C’è il via libera anche a cinque borse di studio per 8.000 euro.
Il punto è proprio questo: si parla di «richiedenti asilo», non di rifugiati, un’ingiustizia verso ragazzi e famiglie che con le loro tasse potrebbero trovarsi a pagare gli studi a “possibili clandestini”, alla faccia di chi non ha i soldi per poter continuare il percorso scolastico. La decisione dell’ateneo bolognese anticipa lo status di rifugiato perché apre le porte a tutti coloro che richiedono asilo.
Indistintamente.
All’insegna del «siamo tutti clandestini».
 
TREVISO – Ha organizzato una spedizione punitiva contro l’amante del marito, rea di averle rubato l’uomo. Due auto con a bordo uomini, donne e un bimbo di 4 anni sono arrivati davanti alla casa del “reato” armati di spranghe e bastoni per punire la donna e riportare a casa il marito fedifrago. Ad aspettarli però non c’era sono l’amante, ma anche i suoi amici e così è scoppiata la feroce rissa nella piazza di Castello di Godego, in provincia di Treviso

“Sono volate parole forti («cornuta», «schifosa» e anche di peggio). Ma soprattutto chi ha accompagnato la donna “ferita” non ha certamente nascosto mazze e bastoni, che hanno iniziato a roteare davanti a decine di godigesi sinceramente spaventati.
Il gruppo è arrivato in via Grande a Castello di Godego, in provincia di Treviso, verso le 20.30: due auto cariche di donne, uomini e con un bimbo di 4 anni. L’obiettivo era una residente di via Grande che aveva un unico grande torto: vive assieme al marito di una donna che vuole riportarlo, con le buone o con le cattive, sotto il tetto coniugale.
“Mattanza” in vista? Niente affatto. Le voci di paese si sono sparse a tale velocità che la vittima designata, messa al corrente dell’arrivo della moglie del suo amante, si è organizzata a sua volta chiamando a raccolta alcuni amici. Così alle 20.30 è scoccata l’ora del Ok Corral e nella piazzetta di via Grande sette-otto persone armate di bastoni e spranghe hanno cominciato a gridare ogni genere di offese e parolacce incrociate”.
 
Non entro nelle ladrerie e furberie se no mi trabocca il vaso, però la Boschi è una gnocca :lol::lol:
:lol::lol::lol: Veramente - ogni giorno di più - per ogni notizia che esce - penso proprio che questo signore ci prenda per il KULO .....e c'è pure chi lo vota.

l caso di Banca Etruria si allarga ed emerge un nuovo conflitto di interessi. Quello della Boschi è noto, ma adesso entra in campo pure la procura di Arezzo.
1450260400-o-renzi-e-boschi-facebook.jpg





A svelare il retroscena è il Fatto Quotidiano, il procuratore capo di Arezzo, quello della Procura che indaga sul presunto conflitto d'interessi degli ex vertici dell'istituto, sarebbe un consulente del governo a Palazzo Chigi. Poi, come spiega Il Fatto Quotidiano, alla voce si sono aggiunge le evidenze: nel numero 81 dell'elenco di consulenti e collaboratori della presidenza del Consiglio ecco materializzarsi il nome di Roberto Rossi, con tanto di curriculum. E nel cv si legge, tra le altre, che l'uomo è "attualmente Procuratore della Repubblica facente funzioni presso la Procura della Repubblica di Arezzo".
L'uomo è stato nominato nel febbraio di quest'anno tra i consulenti di lavoro del governo Renzi. Di fatto Rossi è a capo della Procura che sta indagando sul caso che lambisce Pier Luigi Boschi, padre del ministro delle Riforme ed ex vicepresidente di Banca Etruria. Nel dettaglio, Rossi è consulente del Dagl (Dipartimento degli affari giuridici e legislativi), a cui capo c'è Antonella Manzione. L'incarico della toga scade il 31 dicembre 2015, e prevede una retribuzione di 5mila euro lordi. Il suo compito a Palazzo Chigi viene così descritto: "Attività di consulenza, instruendo e rendendo pareri in materie riguardanti il diritto penale, la procedura penale, sanzioni amministrative, nonché su problemi concernenti".
 
Ultima modifica:
Strana però :no::no: :lol::lol: questa stampella dei 5 stelle al pd.

Di fatto il Pd si accorda con i grillini per evitare l'ennesima fumata nera. Franco Modugno, Augusto Barbera e Giulio Prosperetti, professore di diritto del Lavoro. Secondo quanto si apprende il Pd ha proposto al Movimento 5 stelle questa nuova terna di nomi per la Consulta. I 5 stelle decideranno come comportarsi in un’assemblea che sta per iniziare. Ma l’orientamento, secondo quanto si apprende, è favorevole.

Si scavano la fossa da soli. :lol::lol::lol:


"Matteo Renzi ritorna all’asilo: tu mi prendi in giro ed io non ti dò le caramelle". Il "pomo della discordia" sarebbe lo scontro che si è svolto stamane tra il premier e il capogruppo di FI Brunetta:
"Dopo il diverbio in aula con Brunetta dà il via libera ad un’intesa con il Movimento 5 Stelle sull’elezione dei giudici della Consulta. Grande esempio di maturità politica e capacità di accettare le critiche. Siamo messi bene",
 
“Caro @matteorenzi con @EnricoLetta #staisereno tutto è cambiato. Hai cambiato tu le regole e oggi non puoi far finta di niente su #Boschi”, ha scritto su Twitter la De Girolamo che aveva già rilasciato un'intervista al Corriere della Sera nella quale ha attaccato duramente il premier: "Qua siamo all'apoteosi del doppiopesismo di Renzi. Due anni e mezzo fa, neanche le parole di Giancarlo Caselli in difesa della Cancellieri gli bastarono. Scoppiò il caso Ligresti e lui chiese le dimissioni dell'allora ministro. Anche nel gennaio del 2014, quando io ero vittima della macchina del fango senza essere indagata, disse che la mia uscita dal governo era una 'questione di stile". Secomdo la De Girolamo la differenza tra il suo caso e quello della Boschi è che "allora Renzi non era premier. Anzi, si muoveva per far cadere il governo Letta".
La Barracciu ha, invece, espresso il suo disappunto dalle pagine del Tempo. http://www.iltempo.it/politica/2015...ero-lasciai-per-il-bene-del-governo-1.1489953“Essere indagati o subire un rinvio a giudizio non sono una condanna, ma la mia formazione politica mi impose di dare le dimissioni”, ha spiegato l’ex sottosegretario ai Beni Culturali e al Turismo che ha lasciato il suo incarico nel governo Renzi dopo essere stata rinviata a giudizio nell’inchiesta sulle spese della Regione Sardegna. “Per il mio livello di coscienza politica il rinvio a giudizio non è una condanna - prosegue la Barracciu - sono e resto una garantista, ma è un livello più problematico della sola indagine”. “Le dimissioni da sottosegretario - ricorda l’esponente dem di stretta fede renziana - non sono state il mio primo passo indietro, ma il secondo: nel 2013 vinsi le primarie per la presidenza della Regione. Come tale mi addormentai e sei ore dopo mi svegliai indagata per la questione dei fondi ai gruppi: ci fu una lunga battaglia e alla fine la coalizione ed anche un pezzo del partito, misero in campo la questione della Severino. Il centrosinistra sardo mi incalzò in modo duro e io decisi di non correre”. “Immagino che Il Tempo abbia voluto scrivere un articolo su di me perché devo essere l’unico caso nella storia della Repubblica di un politico che si dimette per un rinvio a giudizio”,
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto