SE MI CERCATE SONO IN RIUNIONE CON LE VOCINE...

Un' opera d' arte :up::up:

Si... lo penso anche io.:)
Non è una foto improvvisata.
E' stata studiata non solo nello scatto... ma anche nella "costruzione".
La Via Lattea in quella posizione, sopra il ghiacciaio, si può vedere solo nel periodo estivo. Però non ci deve essere la luna e naturalmente il meteo deve essere favorevole.
Dovevo esserci anche il ma ero al mare :cry::cry: (il weekend precedente il tempo era brutto :()
 
Buongiorno. Oggi cielo sereno ma ....niente via lattea


"La mia famiglia abitava a Roma in via Grotta Pinta 19 e ai due piani sopra il nostro appartamento
vivevano due note famiglie di religione ebraica molto famose nella capitale e di cui non faccio il nome per riservatezza.
Ebbene mio padre, simpatizzante del fascismo, il 13 ottobre del 1943, giorno della famigerata retata nazista nel ghetto,
non esitò a nascondersi dentro la sua casa un’intera famiglia composta da padre, madre in attesa di un figlio,
e altri tre figli adolescenti per salvarli dalla deportazione.
Quando i tedeschi vennero nel palazzo bussarono anche nella nostra casa per chiedere notizie
di queste due famiglie che non risultavano più nelle loro abitazioni.
Mio padre disse che erano giorni che non li vedeva e i tedeschi credettero a mio padre e andarono via".

Il messagio sembra essere chiaro: non tutti i fascisti erano persone ignobili. O almeno non il padre di Visconti.
"Lei pensa che quella famiglia ebrea accettando l’aiuto di “un fascista” si sia preoccupata del fatto
che mio padre fosse simpatizzante del regime e di Mussolini?
Quando mio padre morì, nel 1986, venne nella nostra casa il capofamiglia di quella stessa famiglia di ebrei
che piangeva come un bambino, e abbracciandomi non faceva altro che dire 'grazie a tuo padre siamo tutti vivi'".

Questo episodio spiega bene perché la legge Fiano è "contraria ad ogni principio di democrazia e libertà", ma anche "offende anche quella famiglia ebrea".

Già, perché Visconti non accetta "che i principi Costituzionali che garantiscono il libero pensiero vengano cancellati da una minoranza parlamentare".

E soprattutto crede che la legge possa avere un effetto contrario e opposto a ciò per cui è nata:
cioè provocare la reazione di chi ha un gadget di Mussolini in casa per ostentare la propria appartenenza.

"Onorevole Fiano - si conclude la lettera - a me non fanno paura i saluti romani o i pugni chiusi
(anch’essi sono la rappresentazione esteriore di un regime dittatoriale che però ha provocato milioni di morti),

a me fa paura il sistema delle tangenti che nonostante “mani pulite” oggi non arricchisce più i partiti ma i singoli deputati,

fa paura il Jobs Act che ha precarizzato il mondo del lavoro soprattutto quello giovanile,

fa paura il futuro dei nostri giovani che non so come potranno mantenere non le loro famiglie ma le loro singole persone,

fa paura il fatto che ci sono 130 mila giovani che lo scorso anno hanno lasciato l’Italia perché il nostro Paese non offre loro prospettive,

fa paura il fatto che un parlamento non riesce a darsi una legge elettorale decente solo per garantire a chi nel 2018 sarà eletto di poter fare il contrario di ciò che ha promesso in campagna elettorale,

fa paura vedere le nostre strade piene di prostitute di colore che vengono importate” e schiavizzate,

fa paura vedere il nostro paese invaso da chi non vuole integrarsi ma pretende che siano gli italiani ad adeguarsi alle loro culture".
 
Scusate, la morte e sempre la morte, ma mi chiedo, come si fa a scambiare lo zafferano - con il tipico odone che emana - con questa erba inodore ?


Una coppia di Cona, in provincia di Venezia, è morta a causa di un'intossicazione da colchicina, polvere gialla molto simile allo zafferano che si estrae dal colchio d'autunno.

Giuseppe Agodi, 70 anni, e la moglie Lorenza Frigatti, 69 anni, stavano trascorrendo alcuni giorni di vancanza a Folgaria,
in Trentino, dove, nel corso di una camminata nei boschi, hanno raccolto la pianta mortale.
L'uomo, ex cancelliere del Giudice di Pace di Cavarzere e Cona, si è sentito male subito dopo aver mangiato il risotto ed è morto in pochi minuti.

All'inizio si è pensato a un infarto, ma pochi giorni dopo anche la moglie ha iniziato a sentirsi male.
Ricoverata nel reparto di terapia intensiva all'ospedale di Piove di Sacco, i medici hanno notato i sintomi dell'avvelenamento
e hanno chiesto alla Procura di Padova di effettuare l'autopsia sul corpo del marito.
L'esame del medico legale Massimo Montisci ha svelare l’avvelenamento da colchicina nell’uomo. Inutili però le cure sulla moglie, morta dopo due settimane di ricovero. Sul caso indaga la Procura di Trento.

La colchicina
La coppia aveva preparato il risotto scambiando la colchicina per lo zafferano.
La polvere gialla e inodore è contenuta nel colchio d'autunno, pianta che fiorisce tra agosto e settembre e cresce spontanea nei prati, per lo più ai margini dei boschi.
L'avvelenamento da colchicina è mortale e ha un effetto quasi immediato.
Si manifesta con bruciore alla gola, dolori gastrici, crampi e sudori freddi e può portare alla morte per insufficienza respiratoria o collasso cardiocircolatorio.
 
Dilemma del giorno. Comprare Pirelli ? .............Aspetta che guardo cosa ha fatto negli ultimi 10 anni ........ahahahahah:transf:
 
Ohibò. Ma dai. Questa è una fake news. Ma no dai, ma sono completamente integrati con i nostri usi e consumi.

Un altro, incredibile, sondaggio sugli islamici.

I numeri fanno impressione.
Il 41% degli intervistati dal Quotidiano Nazionale, infatti, ritiene che le ragazze non debbano studiare.
Niente laurea, insomma. Libri vietati.
Il dato, poi, cresce fino al 74% tra i più anziani, ovvero tra gli immigrati arrivati in Italia da adulti e che (in teoria) dovrebbero essersi ormai integrati.
Lo zoccolo duro si trova nel Centro Italia, lì dove vivono persone di vecchia immigrazione.

Ma non è l'unico dato a preoccupare sulla condizione delle donne islamiche nel Belpaese.
Il 51% dei musulmani, infatti, non permette alle figlie di sposare un fidanzato cattolico e il 40% arriva addirittura a vietare cibo italiano alla figlia femmina.
 
Merita una riflessione il fatto che le femmine si professino ben più conservatrici degli uomini riguardo le questioni più religiose,
mentre si dimostrano più progressiste nell'accettare lo stile di vita Occidentale.
Più legate all'aspetto spirituale e critiche nei confronti dei dogmi.
Per esempio, il 50% pensa non ci sia nulla di male nel rimanere single (strano per una cultura incentrata sul ruolo della moglie in casa)
una su tre apre alla possibilità di mandare le figlie in discoteca, ma il 61% di loro pensa sia giusto girare in strada con il velo anche se si vive in Europa
Un dato positivo: al Nord le femmine sono maggiormente emancipate: "Il 76% - scrive Qn - non è succube dell’uomo".
 
La “bomba” arrivata nelle mani della procuratrice di Modena Lucia Musti,
secondo quanto le avrebbe detto il colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, alias Ultimo,
non aveva un riferimento all’intercettazione tra il segretario del Pd Matteo Renzi e il generale della Guardia di Finanza, Michele Adinolfi.

Non è la pistola fumante, come qualcuno ha paventato in questi giorni, che prova il complotto giudiziario ai danni dell’ex premier,
proseguito con l’inchiesta Consip e sempre con la sponda del Fatto Quotidiano.

La “bomba” era rappresentata dall’indagine condotta dal Noe dei carabinieri di Ultimo, che mettevano sotto accusa le coop rosse e il mondo vicino a Massimo D’Alema, mai indagato.

Quando Musti parla di Ultimo ai consiglieri del Csm, sostenendo che lui come il maggiore Giampaolo Scafarto erano degli “esagitati”,
lo dice perché parla dello stralcio di indagine Cpl-Concordia che le arriva per competenza da Napoli.
E a proposito dei due ufficiali afferma: “Non mi piaceva neanche il rapporto che avevano con l’autorità giudiziaria perché a me avevano detto:
‘Dottoressa, lei se vuole ha una bomba in mano, lei se vuole può fare esplodere la bomba’”.

E Fanfani: “Chi glielo disse questo qui?”. Musti: “Il colonnello De Caprio. Secondo me pensava che io chissà cosa avessi potuto fare,
forse il burattino nelle sue mani… io sono sicura di aver deluso i carabinieri di questo reparto”.

In realtà, nonostante fossero “esagitati”, Musti, sulla base di un loro rapporto, si mette a fare “un’attività di intercettazione anche delicata,
a livello di Cpl erano in contatto con persone importanti per corrompere”, ma siccome non stavano emergendo elementi per un processo
e le “intercettazioni costano”, stacca i microfoni e archivia.
 
Dopo Pesenti, anche Caltagirone dice addio al cemento italiano.
La holding Cementir cede per 315 milioni tutte attività nazionali del calcestruzzo.

Con questa operazione passeranno di mano 5 impianti di cemento a ciclo completo e 2 centri di macinazione di cemento
(per una capacità produttiva installata di 5,5 milioni di tonnellate), insieme al network dei terminal e degli impianti di calcestruzzo attivi sul territorio nazionale.

Questi asset allargheranno notevolmente la struttura industriale Italcementi, già oggi proprietaria di 6 cementerie a ciclo completo,
un impianto per prodotti speciali, 8 centri di macinazione del cemento, 113 impianti di calcestruzzo e 13 cave per inerti.

E faranno del gruppo tedesco il leader indiscusso del settore in Italia.
 

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