SE NON STATE ATTENTI, i MEDIA VI FARANNO ODIARE LE PERSONE CHE VENGONO OPPRESSE ED

DANY1969

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AMARE QUELLE CHE OPPRIMONO (Malcom X):rolleyes:
Buongiorno famiglia :)

:rolleyes::wall:
 

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...e comunque,a Luglio,c'è il sole......zio porco,e mi pare il caso!!!:D:D:D
 

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E Presidenzialmente si ribadisca con grande pattriottico orgoglio

non senza viva e vibbrande soddddisfazzzzzione

che il Paese risorgerà in guattro e guaddr'otto


al contrario il patacchio di Grandpy al massimo diverrà barzotto........:D:D
 
MILANO – Lo spin off della rete Telecom è stato fermato dal Consiglio di amministrazione della società dopo le “incertezze” espresse dall’Agcom.
Il Cda di Telecom ha deliberato che ”prima di procedere ad ulteriori fasi implementative” dello spin off della rete ”sia verificata la coerenza dei contenuti e del percorso regolatorio” con il progetto.
Uno stop che arriva perché, spiega in una nota il Cda, “le incertezze introdotte dalle decisioni Agcom rischiano di comprometterne la fattibilità”.
Wind, Vodafone e Fastweb però non sono dello stesso parere e hanno definito “davvero sorprendete” la decisione del Cda di Telecom Italia: “Viene da chiedersi se quello che veniva presentato come una misura industriale necessaria per vivificare il mercato e la concorrenza, non sia stato in realtà un espediente per mettere un’indebita pressione sull’autorità indipendente di regolamentazione allo scopo di condizionarne le decisioni”.
 
Oggi i dati macro da tenere sott'occhio

10:30 GBP
Indice dei prezzi al consumo (YoY)
stima 3.0% / prec 2.7%

11:00 EUR
Opionione economica tedesca del ZEW
stima 39.6 / prec 38.5

14:30 USD
Indice principali prezzi al consumo (MoM)
stima 0.2% / prec 0.2%
 
Ditenticavo. BUONGIORNO

Non c’è pace per le banche italiane.
Nonostante le raccomandazioni alla calma da parte della Banca d’Italia, continuano ad aumentare sia le sofferenze sia i crediti dubbi.
A tal punto che il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha ricordato all’Italia che sia le prime sia i secondi sono destinati a salire nel corso dei prossimi mesi.
Per ora ci sono cifre contrastanti sulle sofferenze, si discute di valori compresi fra i 120 e i 135 miliardi di euro a seconda delle variabili prese in esame.
Ma il totale dei finanziamenti deteriorati, secondo la stessa Banca d’Italia, è ben maggiore: quasi 250 miliardi di euro a fine marzo 2013.
Una cifra che sarà rivista al rialzo entro breve. In altre parole, un altro problema per l’Italia.
Dopo anni passati a ricordare di come il sistema bancario italiano fosse passato quasi indenne alla crisi del mercato immobiliare statunitense, non si può dire lo stesso con la crisi dell’eurozona.

Dal 2007 a oggi, lo ricorda il Fmi, i Nonperforming loans (Npl) sono più che triplicati.

E ora iniziano a essere una minaccia per le banche italiane.
Secondo Mediobanca i crediti dubbi lordi sono sempre più.
Nel 2012 sono stati pari al 13,4% dei crediti lordi totali, circa 125 miliardi di euro.
In pratica, quasi il triplo della media europea, che è al 5,4 per cento.
E quasi 10 punti percentuali in più nel confronto con l’universo statunitense, che si ferma a quota 3,9 per cento.

Le banche italiane sono sempre più in difficoltà e stanno evidenziando quella che gli analisti internazionali stanno definendo come un’anomalia.

Ed è proprio per questo che nei mesi scorsi la divisione ricerca di Piazzetta Cuccia ha spiegato che si dovrebbe creare una bad bank per gli istituti di credito italiani, così da ripulire i bilanci dai crediti incagliati e inesigibili. Una soluzione che è contemplata anche dal progetto di risoluzione bancaria discusso in sede comunitaria.


Leggi il resto: Sulle banche italiane un macigno da 250 miliardi | Linkiesta.it
 
giorno, dite a caronte che alonso ha superato il dj al termine del rettilineo usando l'ala mobile speriamo che non finisca la benzina:D:D
 

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