SE UNA DONNA Vi DICE: "CORREGGIMI SE SBAGLIO"... NON LO FATE, E' UNA TRAPPOLA!!

...ed allora Voi continuate ad andare a votare questi stronzi :rolleyes: dopodichè, datevi (lapsus) una mazzaata sui cojoni :V ....e non lamentatevi se poi tromberete ancora meno. :D
 
Ultima modifica:
...sono anni che ho disdetto la carta di credito.
Utilizzo pochissimo il bancomat e solo per prelevamento contanti.
 
Oh ecco qualcosa di nuovo all'orizzonte :lol::lol::lol: povero berlusca, lui sperava di finire a marzo :lol::lol::lol:

Pochi minuti fa il procuratore Edmondo Bruti Liberati ha annunciato con un comunicato che sono state perquisite questa mattina le abitazioni "delle partecipanti alle cosiddette "serate di Arcore"". Sono le giovani donne che sono sfilate nell'aula del processo a Berlusconi e che hanno negato di avere partecipato ad alcunchè a sfondo sessuale, e che per questo sono state incriminate. Nelle scorse settimane i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio avevano interrogato numerosi amici della ragazze, alla ricerca di riscontri all'accusa di corruzione. Questa mattina, il blitz. A venire perquisito è anche l'avvocato Luca Giuliante, ex difensore di Lele Mora, accusato anche lui di corruzione. Per tutti, l'accusa formulata dai pm è "in concorso con Berlusconi Silvio".
Il tema è quello dei soldi che Berlusconi per sua stessa ammissione ha versato a numerose delle ragazze per risarcirle del danno di immagine e di carriera dovuto all'esplosione dello scandalo. Per la Procura si tratta invece del prezzo del silenzio e delle bugie su quanto avveniva davvero ad Arcore. Le ragazze - compresa Ruby - erano finite nel registro degli indagati insieme a Berlusconi e a Giuliante e agli avvocati Ghedini e Longo in seguito alla trasmissione degli atti alla Procura da parte dei giudici dei processi di primo grado. Anche la sentenza di secondo grado del processo Ruby 2, depositata nei giorni scorsi, insiste nel considerare quei versamenti la prova del reato di corruzione in atti giudiziari. Non ci sono, allo stato, notizie di perquiszioni o altri provvedimenti diretti contro Berlusconi, ma è chiaro che nel mirino c'è soprattutto lui.
 
ROMA – Tassa sui contanti versati in banca oltre i 200 euro

Ho trovato questo commento in rete e devo dire che non è male

"In Italia girano tanti ladri di appartamenti ? Che soluzione troviamo ? semplice.
i magistrati in combutta col governo appena catturati i banditi li rimettono in libertà;
la gente impaurita mette i soldi in banca ;
i nostri cari strozzini possono tassarci a piacere.

Nel frattempo .......
Renzi e la Boschi sono quelli della banca Etruria e popolari e il compagno di Renzi Serra ha comprato un sacco di azioni delle popolari—Mah mah."
 
Ultima modifica:
...ed allora Voi continuate ad andare a votare questi stronzi :rolleyes: dopodichè, datevi (lapsus) una mazzaata sui cojoni :V ....e non lamentatevi se poi tromberete ancora meno. :D


Caro Val ora come non mai ci vuole la pulizia totale ... e se non ci riesce il m5s a mandare via tutti qs papponi della politica professionistica in maniera "civile" è il tempo della rivoluzione armata ...

il tempo sta scadendo...forse è già scaduto...:wall:
 
Nel frattempo .......e il compagno di Renzi Serra ha comprato un sacco di azioni delle popolari—Mah mah."

lungi da me difendere sta gente.
ma questa notizia "sembrerebbe" senza fondamento...
leggevo una risposta di Serra dove diceva
che l'unico movimento sulle popolari era stato fatto sul banco popolare venduto in perdita.. (e ciò gusto:D)
comunque la consob sta indagando..vedremo...
 
In particolare emerge che «nel periodo compreso tra il 2 e il 16 gennaio, tre intermediari italiani hanno operato sul titolo Bpm ottenendo plusvalenze potenziali rispettivamente di 1,4 milioni di euro, 800 mila euro e 1,05 milioni (questi ultimi suddivisi in 220 mila euro per conto di un investitore italiano, 500 mila per conto di un investitore estero, 100 mila per un intermediario italiano e 230 mila per un investitore estero)». Oscillazioni anomale anche per il Banco Popolare visto che, come evidenziano gli ispettori della Consob, «tre investitori (due stranieri e uno italiano) hanno avuto plusvalenze potenziali rispettivamente di 3,5 milioni, 350 mila euro e un milione». C’è poi il titolo Ubi «con due intermediari con plusvalenze potenziali da 760 mila e 300 mila euro».
 
Il dossier più scottante riguarda il Banco Popolare, una delle banche su cui Serra ha ammesso di aver operato, seppur in perdita, ma non nel periodo rilevante, aggiunge Repubblica: “Secondo le carte Consob, tra il 2 e il 16 gennaio 2015 un intermediario estero trattando quasi l’1% del capitale avrebbe conseguito una plusvalenza di 3,5 milioni di euro. La posizione è stata chiusa tra il 19 e il 23 gennaio. Un operatore italiano invece ha incassato un milione con il trading sullo 0,3% della banca, un altro 350mila euro, altri ancora ricavi residuali compresi tra 23 e 30mila euro. Qui la Consob ha trovato anche derivati acquistati il 13 gennaio con un obiettivo di prezzo di 10,5 euro e le scommesse al ribasso sul titolo da parte della società inglese Aqr Capital management Llc, un hedge fund londinese di proprietà di un ex banchiere di Goldman Sachs”.
 
L’altro fascicolo corposo è relativo alla PopMilano – scrive Galbiati – sulla quale sempre dall’estero è stata ottenuta una plusvalenza di 1,4 milioni di euro. Un intermediario italiano ha acquistato tra il 7 e il 9 gennaio, portandosi a casa un utile di 800mila euro, un altro ha comprato il 16 e venduto il 19 con una plusvalenza di 220mila euro: “Quest’ultimo trader ha procurato anche un guadagno di mezzo milione di euro a un investitore estero. Altri intermediari hanno avuto utili minori e uno di questi è risultato attivo anche sulla PopEtruria, la banca ai cui vertici siede il padre del ministro Maria Elena Boschi, sulla quale la Consob ha messo in luce due piccole operazioni (con profitti per 2500 e 10mila euro) e le vendite allo scoperto dei fondi Gsa Capital e Kairos Investment. Movimenti minori per la PopEmilia e il Credito valtellinese, mentre su Ubi Banca gli 007 di Consob hanno scovato guadagni per 760mila, 300mila euro e 83mila euro, più un’operazione in derivati”.
 
Il 30 gennaio, nel corso della manifestazione dei bancari, la leader della Cgil Susanna Camusso aveva attaccato — pur senza nominarlo — il finanziere amico del presidente Renzi, Davide Serra, perché «non è un bello spettacolo che subito dopo il decreto sulle banche popolari si scopra che c’è chi lo sapeva in anticipo e ha speculato su questo». Si riferiva a un’intervista al Sole 24Ore nella quale lo stesso Serra ammetteva di «investire sulle Popolari dal marzo 2014, ho una specifica, grande posizione in un istituto che sa cosa vogliamo e dove intendiamo arrivare, perché ci siamo parlati, siamo in dialogo continuo». “Contatti che adesso si dovranno approfondire”, scrive Sarzanini. E Giovanni Pons di Repubblica rilancia l’indiscrezione su una sorta di workshop negli uffici inglesi di Algebris sulle Popolari, a ridosso del decreto Renzi.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto