SE VOLEVO ESSERE SOLARE... NASCEVO PANNELLO

Perchè non è facile instaurare un contradittorio su un sito di finanza. Anzi non centra nulla.

I copia incolla sono articoli di giornale che qualcuno magari non ha tempo di leggere e se li ritrova qui.
Se vuole li legge.
Seguono la mia rotta. Se non è gradita basta passare oltre.
 
Per una volta che un magistrato dice la verità....scoppia il caos.........l'avesse fatto il centro dx ahahahahah

Polemica sulle parole del magistrato, membro dell'organo di autogoverno dei giudici ed esponente di Magistratura democratica.
Nell'articolo, l'attacco alle riforme e all'Italicum: il premier "farà come Reagan, una bella infornata autoritaria alla Suprema Corte".

Poi la smentita: "Colloquio informale riportato in modo scorretto".
Ma interviene il ministro della Giustizia.
Nel testo giudizi sferzanti su Boschi, Lotti, Cantone e Gratteri.
Davigo: "Presto fede alla smentita".
Legnini: "Inaccettabili attacchi a governo, riferirò a Mattarella".
La testata di Cerasa: "Tecnicamente non un'intervista, ma il colloquio c'è stato"
 
Perchè non è facile instaurare un contradittorio su un sito di finanza. Anzi non centra nulla.

I copia incolla sono articoli di giornale che qualcuno magari non ha tempo di leggere e se li ritrova qui.
Se vuole li legge.
Seguono la mia rotta. Se non è gradita basta passare oltre.

non sarei intervenuto a scocciarti, se non avessi iniziato tu a tirare la giacchetta
 
Riforma del sistema pensionistico.
E' davanti agli occhi di tutti che il sistema non può reggere nel tempo.
Una settimana fa ho riportato un articolo dove si da il 2030 come anno del tracollo.

Volenti o nolenti deve esserci un punto ed a capo.
Il sistema basato sul retributivo non regge più.

Bisogna passare per tutti al contributivo. Anche per chi prende già la pensione.

Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto...
chi ha dato, ha dato, ha dato...
scurdámmoce 'o ppassato,
 
Ma guarda che hai fatto bene ad intervenire. Ci mancherebbe altro. Altrimenti non ci sarebbe il contraddittorio.
E' il sale delal democrazia.
 
esatto, e ricorda che e' democrazia anche non andare a votare se si ritiene che non serve, quindi guarda e passa
 
Dopo i veleni della vigilia, il colpo di scena: all’assemblea di Veneto Banca chiamata a rinnovare il consiglio di amministrazione ha vinto la lista dei soci capeggiati da Stefano Ambrosini, concorrente a quella dell’attuale presidente Pier Luigi Bolla.
E’ stato lo stesso Bolla ad annunciare i risultati della votazione: la Lista Soci ha conquistato il 57,917% dei voti contro il 37,2 di quella di Bolla, presentata dal cda uscente.
Un esito inatteso, soprattutto dopo la pubblicazione da parte di Bolla, sul sito dell’istituto, di una lettera che informava gli azionisti che una parte dei presentatori della lista concorrente è esposta verso la banca per 958 milioni, “di cui 730 classificati come crediti problematici, inclusi crediti deteriorati per 382 milioni” e che si tratta di persone “vicine” all’ex numero uno Vincenzo Consoli.

Il padre-padrone che ha affossato la banca concedendo con disinvoltura prestiti senza garanzie e falsando la situazione patrimoniale del gruppo, secondo la procura di Roma che lo ha iscritto nel registro degli indagati per ostacolo all’attività di vigilanza.
 
:-?:-? se per "democrazia" intendi dire "faccio quello che voglio", non andare a votare.

Se per "democrazia" intendi la partecipazione dal basso alle scelte dell'alto. Vai a votare.
 
Entrano nel nuovo board a 14 membri (contro gli 11 del precedente) Ambrosini, che ha ottenuto la presidenza, l’ex consigliere economico di Palazzo Chigi Carlotta De Franceschi (probabile vice presidente), Matteo Cavalcante, Giovanni Schiavon, Roberto Nevoni, Dino Crivellari, Maria Cristina Bertellini, Laura Dalla Vecchia, Aldo Locatelli, Debora Cremasco, Fabio Bassan e Michele Padovani. Bolla e l’attuale ad Cristiano Carrus faranno comunque parte del board, come minoranza.

“Il primo cda si terrà tra un’ora circa, ci rimbocchiamo le maniche da subito”, ha detto poco dopo le 20 Ambrosini, “e Cristiano Carrus mi ha già dato disponibilità per assumere la carica di direttore generale nell’interesse della banca“, vista la richiesta di continuità arrivata dalla Banca centrale europea. “Siamo vigilati speciali e quindi da domani bisogna cominciare a costruire un percorso che rassicuri i mercati e che sia in compliance con le indicazioni delle Autorità di vigilanza”, ovvero della Bce, ha ricordato. L’istituto, che ha chiuso il bilancio 2015 – approvato giovedì dal 78% del capitale presente in assemblea – con una perdita di 882 milioni di euro, deve infatti mandare in porto un aumento di capitale da 1 miliardo di euro chiesto dall’Eurotower. Poi è attesa alla prova della quotazione in Borsa, dopo il flop della Popolare di Vicenza. “Non avremo i problemi di insufficienza di flottante che hanno avuto altri dopo l’aumento di capitale per andare alla quotazione in borsa”, ha ostentato ottimismo Ambrosini. “Guardiamo con molta fiducia a questa operazione. C’è un interesse del mercato e un processo di accompagnamento utile che ha messo in campo Banca Imi”. Quanto alla possibilità che serva un intervento del fondo Atlante – opzione che Bolla solo due giorni aveva escluso rifiutando paragoni con la Vicenza – “ho sempre detto che mi sembrava sbrigativo dire che non ce n’è alcun bisogno. Io considero Atlante un’ottima soluzione di sistema ed è sciocco rinunciare ad aprire un paracadute quando ce l’hai nell’aereo”.
 

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