Val
Torniamo alla LIRA
I dazi, dunque, non sono affatto un’invenzione di Donald Trump.
Nel 2009, il colosso svizzero Nestlé – proprietario del marchio S.Pellegrino ma anche di Vera –
guardava con grande preoccupazione ai dazi imposti dagli Usa sulle acque minerali italiane,
“un mercato – scriveva Milano Finanza – che sul fronte dell’export a stelle e strisce vale qualcosa come 120 milioni di dollari”.
Il 15 gennaio 2009 gli Stati Uniti avevano annunciato misure punitive da far scattare il successivo 23 marzo di quell’anno (poi diventato il 23 aprile),
e che vedevano l’imposizione di dazi del 100% su alcuni prodotti importati dall’Unione Europea per un valore che ammontava a 116.8 milioni di dollari annuali.
Nel 2009, il colosso svizzero Nestlé – proprietario del marchio S.Pellegrino ma anche di Vera –
guardava con grande preoccupazione ai dazi imposti dagli Usa sulle acque minerali italiane,
“un mercato – scriveva Milano Finanza – che sul fronte dell’export a stelle e strisce vale qualcosa come 120 milioni di dollari”.
Il 15 gennaio 2009 gli Stati Uniti avevano annunciato misure punitive da far scattare il successivo 23 marzo di quell’anno (poi diventato il 23 aprile),
e che vedevano l’imposizione di dazi del 100% su alcuni prodotti importati dall’Unione Europea per un valore che ammontava a 116.8 milioni di dollari annuali.