Siria

Mercenari con passaporto italiano combattono in Siria con copertura diplomatica ufficiale??? – Mario Monti avalla…


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31 agosto 2012 |
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Autore Redazione | Stampa articolo


Giallo sull’arresto in Libano di quattro armati con passaporti italiani ma nomi inglesi. Tornavano dalla Siria. Ma gli Stati Uniti ne hanno chiesto il rilascio.
Un giallo internazionale in piena regola. E il sospetto che quattro italiani (contractor? spie ingaggiate da qualcuno dei contendenti?) abbiano preso parte ai combattimenti in Siria, anche se ancora non si sa da quale parte. Anzi c’è molto più di un sospetto.




http://www.stampalibera.com/?p=51395
 
Eroici soldati Nato massacrano 8 donne e i loro figli in Afganistan.

- di Corrado Belli -
Ecco come combattono i soldati della NATO in Afganistan, con la migliore tecnologia a disposizione vanno a uccidere donne indifese nei paesi occupati illegalmente, per vendetta? E’ chiaro che ormai sono alle prese con i fantasmi dopo aver sniffato cocaina a bizzeffa per farsi coraggiosi e mostrare al mondo di cosa sono capaci, assassini per religione e devozione ecco cosa sono, dopo aver massacrato le 8 donne e alcuni bambini che si trovavano con loro, probabilmente i loro figli.
La Nato si complimentava con i loro Super eroi rilasciando ai Media ..loro leccafondelli e servi la seguente, “abbiamo ucciso decine di Talebani che nei giorni scorsi hanno attaccato le forze Nato”, gli abitanti del distretto Alignar hanno portato i cadaveri delle donne e dei bambini dentro il palazzo del governatore per mostrare loro chi sono le persone uccise nell’attacco, tutte donne e bambini che stavano raccogliendo legna, questa è la versione ufficiale raccontata da Sarhadi Zewak, portavoce della provincia Lagham, molte altre donne sono state ferite gravemente durante l’attacco compiuto da aerei Nato, poche ore dopo l’azione e la notizia dell’accaduto, centinaia di uomini si sono raccolti attorno alla bare delle donne uccise gridando ad alta voce “..morte agli USA e a Israele, Karzai”.
L’infame corrotto e messo al comando dell’afganistan sà solo dire “Basta” e non altro, ma intanto i morti ammazzati dai soldati Nato salgono giornalmente vertiginosamente tra i civili, non avendo altro da fare che guardarsi il fondello vanno ad ammazzare donne e bambini per passatempo, questo “Incidente viene proprio in un periodo poco opportuno per le forze di occupazione che al momento stanno subendo attacchi da tutte le parti e la situazione che si è formato a causa del Film su maometto.
Afghanistan: Acht Frauen bei Nato-Luftangriff getötet - SPIEGEL ONLINE
SharonErdogan.jpg


Turchia -Siria- Erdogan porta la Turchia alla completa distruzione.
Sembra che il Premier Turco Erdogan sia diventato sordo e demente, mentre il governo di Assad si premura a conquistare un cessate il fuoco, Erdogan getta benzina sul fuoco, proprio oggi il giornale Inglese “The Times” riporta la notizia che il governo turco stà attingendo alle armi che dalla Libia vengono trasportate in turchia per poi essere consegnate nelle mani dei Mercenari di Al-Qaeda, 400 tonnellate di armamenti provenienti dalle caserme Libiche sono state imbarcate sulle navi da trasporto e scortate da navi della NATO fino al porto di Iskenderun, il capitano di una delle navi è Omar Mousaeeb, un libico di Bengasi e dirigente capo dell’organizzazione “Libyan Council for Reliefand Support”, ciò l’organizzazione libica che porta ai mercenari in Siria armi e supporto logistico tramite la Turchia.
Tra le armi ci sono 5000 missili Sam che erano scomparsi dai Depots delle caserme dopo l’uccisione di Gheddafi, secondo informazioni delle autorità Libanesi, questo non è il primo carico di armi per i mercenari proveniente dalla Libia, già nei mesi scorsi le autorità libanesi avevano sequestrato 4 navi cariche di armi destinate ai mercenari di Al.Qaeda, il governo Turco su richiesta dei paesi occidentali ha anche trasportato con il volo Nr. 709 della Turkish Air line, 93 combattenti di Al-Qaeda dal Wazistian nella Provincia di Hatay al confine con la Siria per poi infiltrarli assieme agli altri provenienti da Carachi, Kuwait, Arabia Saudita e altri stati arabi che fanno parte della coalizione anti Assad.
Siria: Iran ammette per prima volta, pasdaran con Assad - Mondo - ANSA.it
Questa notizia riportata oggi dall’ANSA fa capire come i media occidentali vorrebbero che la Siria venisse distrutta senza nemmeno poter chiedere aiuto a qualche altro stato amico, mentre la NATO e minimo altri 30 stati sono impegnati a mandare armi aiuti da tutte le parti per sostenere i loro mercenari, certo che chi gestisce l’ANSA è un vero criminale e complice di genocidio nei confronti del popolo Siriano, come lo è stato nei confronti del popolo Libico, spero di gran cuore che finisca davanti a un tribunale per complicità di crimini contro l’umanità, un ignobile e meschino lecchino della peggior specie.
Belli Corrado
Fonte: Mentereale
 
Eroici soldati Nato massacrano 8 donne e i loro figli in Afganistan.

- di Corrado Belli -
Ecco come combattono i soldati della NATO in Afganistan, con la migliore tecnologia a disposizione vanno a uccidere donne indifese nei paesi occupati illegalmente, per vendetta? E***8217; chiaro che ormai sono alle prese con i fantasmi dopo aver sniffato cocaina a bizzeffa per farsi coraggiosi e mostrare al mondo di cosa sono capaci, assassini per religione e devozione ecco cosa sono, dopo aver massacrato le 8 donne e alcuni bambini che si trovavano con loro, probabilmente i loro figli.
La Nato si complimentava con i loro Super eroi rilasciando ai Media ..loro leccafondelli e servi la seguente, ***8220;abbiamo ucciso decine di Talebani che nei giorni scorsi hanno attaccato le forze Nato***8221;, gli abitanti del distretto Alignar hanno portato i cadaveri delle donne e dei bambini dentro il palazzo del governatore per mostrare loro chi sono le persone uccise nell***8217;attacco, tutte donne e bambini che stavano raccogliendo legna, questa è la versione ufficiale raccontata da Sarhadi Zewak, portavoce della provincia Lagham, molte altre donne sono state ferite gravemente durante l***8217;attacco compiuto da aerei Nato, poche ore dopo l***8217;azione e la notizia dell***8217;accaduto, centinaia di uomini si sono raccolti attorno alla bare delle donne uccise gridando ad alta voce ***8220;..morte agli USA e a Israele, Karzai***8221;.
L***8217;infame corrotto e messo al comando dell***8217;afganistan sà solo dire ***8220;Basta***8221; e non altro, ma intanto i morti ammazzati dai soldati Nato salgono giornalmente vertiginosamente tra i civili, non avendo altro da fare che guardarsi il fondello vanno ad ammazzare donne e bambini per passatempo, questo ***8220;Incidente viene proprio in un periodo poco opportuno per le forze di occupazione che al momento stanno subendo attacchi da tutte le parti e la situazione che si è formato a causa del Film su maometto.
Afghanistan: Acht Frauen bei Nato-Luftangriff getötet - SPIEGEL ONLINE
SharonErdogan.jpg


Turchia -Siria- Erdogan porta la Turchia alla completa distruzione.
Sembra che il Premier Turco Erdogan sia diventato sordo e demente, mentre il governo di Assad si premura a conquistare un cessate il fuoco, Erdogan getta benzina sul fuoco, proprio oggi il giornale Inglese ***8220;The Times***8221; riporta la notizia che il governo turco stà attingendo alle armi che dalla Libia vengono trasportate in turchia per poi essere consegnate nelle mani dei Mercenari di Al-Qaeda, 400 tonnellate di armamenti provenienti dalle caserme Libiche sono state imbarcate sulle navi da trasporto e scortate da navi della NATO fino al porto di Iskenderun, il capitano di una delle navi è Omar Mousaeeb, un libico di Bengasi e dirigente capo dell***8217;organizzazione ***8220;Libyan Council for Reliefand Support***8221;, ciò l***8217;organizzazione libica che porta ai mercenari in Siria armi e supporto logistico tramite la Turchia.
Tra le armi ci sono 5000 missili Sam che erano scomparsi dai Depots delle caserme dopo l***8217;uccisione di Gheddafi, secondo informazioni delle autorità Libanesi, questo non è il primo carico di armi per i mercenari proveniente dalla Libia, già nei mesi scorsi le autorità libanesi avevano sequestrato 4 navi cariche di armi destinate ai mercenari di Al.Qaeda, il governo Turco su richiesta dei paesi occidentali ha anche trasportato con il volo Nr. 709 della Turkish Air line, 93 combattenti di Al-Qaeda dal Wazistian nella Provincia di Hatay al confine con la Siria per poi infiltrarli assieme agli altri provenienti da Carachi, Kuwait, Arabia Saudita e altri stati arabi che fanno parte della coalizione anti Assad.
Siria: Iran ammette per prima volta, pasdaran con Assad - Mondo - ANSA.it
Questa notizia riportata oggi dall***8217;ANSA fa capire come i media occidentali vorrebbero che la Siria venisse distrutta senza nemmeno poter chiedere aiuto a qualche altro stato amico, mentre la NATO e minimo altri 30 stati sono impegnati a mandare armi aiuti da tutte le parti per sostenere i loro mercenari, certo che chi gestisce l***8217;ANSA è un vero criminale e complice di genocidio nei confronti del popolo Siriano, come lo è stato nei confronti del popolo Libico, spero di gran cuore che finisca davanti a un tribunale per complicità di crimini contro l***8217;umanità, un ignobile e meschino lecchino della peggior specie.
Belli Corrado
Fonte: Mentereale


Possono mai entrare nel cuore della gente gli Yankee?
Io sono un filoccidentale tanto quanto loro sono dei barbari.
Questi yankee sono contro tutto quello che riguarda la cultura occidentale. Non capiscono quanto conti in noi nell'essere cristiani, anche se non frequentiamo le chiese di Cristo.
E' che Cristo è una gran bell'immagine, ma solo se le guardi secondo la giusta prospettiva.:cool:
 
ECCO gli amici della CIA e della Nato: FASCISTI

Ankara è nervosa. Turchia e USA litigano su Siria e curdi



Scritto da Marco Santopadre Martedì 18 Settembre 2012 19:48 Questo articolo è stato letto: 553 volte


Guerra e verità
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di Marco Santopadre - Contropiano.
Erdo***287;an proclama: uccisi 500 ribelli del Pkk. Ma la stampa e la confindustria non gli credono e il premier s'innervosisce con Obama perché non lo sostiene abbastanza contro la guerriglia curda e la Siria. Nove anni di carcere a una deputata del Bdp. Sebahat Tuncel, eletta nelle liste del Partito per la pace e la democrazia (Bdp), è stata condannata oggi alla pesantissima pena di otto anni e nove mesi di carcere con l’accusa di appartenere all'organizzazione armata dei ribelli curdi, il Pkk. Tuncel era già stata arrestata, ma liberata nel 2007, quando fu eletta in parlamento ad indagine ancora in corso. Se la Corte d'appello confermerà la condanna come sembra probabile la Tuncel, che ora non può lasciare la Turchia, perderà l'immunità parlamentare e finirà in prigione, andando a fare ‘compagnia’ a decine tra parlamentari, sindaci ed eletti del Bdp incarcerati in questi ultimi mesi insieme a giornalisti e intellettuali curdi.
Che lo stato turco sia protagonista di una recrudescenza repressiva contro il popolo curdo lo dimostrano le dichiarazioni altisonanti e propagandistiche rese ieri dal premier nazionalista-islamico di Ankara.
Recep Tayyip Erdo***287;an si è infatti vantato con la stampa che il ‘suo’ esercito ha ucciso nell’ultimo mese circa 500 ribelli curdi.

Secondo il capo del governo turco 123 ''terroristi'' del Pkk (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) sarebbero stati ''neutralizzati'' negli ultimi 10 giorni nella provincia di Hakkari, nel Kurdistan turco. Negli ultimi giorni otto poliziotti e quattro soldati turchi sono stati uccisi nella zona dai guerriglieri indipendentisti.
In un precedente bilancio diffuso il 10 settembre l'esercito turco aveva affermato che dall'inizio dell'anno erano stati uccisi negli scontri 373 ribelli e 88 soldati.

Cifre da prendere con le molle visto che il governo non fornisce nessuna informazione su quello che sta realmente accadendo nel Kurdistan turco, dove nonostante le dichiarazioni trionfalistiche dei generali e di Erdo***287;an la guerriglia del Pkk e le milizie popolari curde stanno mettendo a dura prova l’esercito di Ankara con ripetuti e sanguinosi attacchi.

Una recrudescenza nei combattimenti che ha molto a che fare con il ruolo di primo piano che la Turchia svolge nella destabilizzazione della confinante Siria sostenendo i ribelli sunniti siriani contro il regime di Assad.
Le milizie dell’opposizione siriana vengono addestrate e rifornite di armi ad Antiochia e nella regione turca meridionale a maggioranza araba, e molte fonti citano la presenza di consiglieri e commando turchi in territorio siriano da ormai molti mesi. Il che ha spinto alcune delle principali organizzazioni curde siriane a dissociarsi dal cartello delle opposizioni sunnite accusate di essere diventate lo strumento di Ankara oltre che delle petro-monarchie del golfo Persico.



Una bella gatta da pelare per il regime e per il premier turco, che nei giorni scorsi è stato bersagliato da una parte della stampa che lo ha accusato di scarsa trasparenza e di propaganda su quanto avviene al confine meridionale del paese.
La presidente dell'associazione degli industriali turchi (Tusiad) Umit Boyner ha esplicitamente affermato che “il popolo turco vuole sapere che cosa stia succedendo” e ha criticato ''l'atteggiamento intransigente dei politici'', provocando una irritata reazione del premier.

''Non spetta a lei decidere che cosa la gente deve sapere: in questi incidenti il governo e il potere giudiziario decidono che cosa la gente può sapere'' ha replicato Erdo***287;an, citato da Milliyet.
Per ora le critiche interne non scalfiscono il potere incontrastato di Erdo***287;an e del suo partito, molto più preoccupati della possibile saldatura tra Pkk e organizzazioni curde siriane in un momento in cui la crisi di Damasco sembra ad un punto di svolta.

E il ruolo dei curdi nella regione preoccupa anche gli Stati Uniti se è vero, come scrivono le agenzie di stampa, che nei giorni scorsi «la Siria e il conflitto nel Kurdistan sono stati al centro dei colloqui ad Ankara fra il capo di stato maggiore turco Necdet Ozel e il collega Usa Martin Dempsey». Nell’incontro il rappresentante di Ankara avrebbe criticato la ‘prudenza’ americana sulla Siria e avrebbe chiesto un intervento più deciso contro Damasco e contro la guerriglia curda.



Poco prima lo stesso Erdo***287;an aveva espresso frustrazione per il ruolo statunitense nella sanguinosa guerra civile in corso in Siria.
''Russia e Cina sono più influenti in questa crisi” - ha detto il premier citato dal quotidiano Habertürk - mentre gli Usa ''per il momento non sono impegnati''.
Erdo***287;an ha lasciato intendere che tutto potrebbe dipendere dalla campagna elettorale in corso negli Stati Uniti, forse sperando che una vittoria del Partito Repubblicano possa determinare una maggiore incisività dell’intervento americano contro curdi e siriani.



Il regime turco si dimostra nervoso per l’impasse nella guerra civile siriana, esposto agli attacchi crescenti del Pkk e allo scontento di una parte importante della sua opinione pubblica – i settori di sinistra e la comunità alawita – che chiede la fine della destabilizzazione di Damasco e un serio impegno contro le milizie di Al-Qa’ida sempre più protagoniste degli attacchi contro l’esercito siriano e di crimini di guerra che neanche l’Onu o Human Rights Watch possono più permettersi di nascondere.
Per combattere adeguatamente la guerriglia curda Ankara avrebbe chiesto agli Stati Uniti di poter utilizzare i droni di Washington al confine fra Turchia e Nord Iraq. Ma secondo il quotidiano Zaman, vicino al governo di Ankara, gli Stati Uniti avrebbero consigliato ad Ankara di trasferire verso il confine con la Siria parte del dispositivo militare finora di stanza nell'Egeo in chiave anti-greca. Che ad Erdo***287;an sarà suonato, a torto o a ragione, come uno 'sbrigatevela da soli'...

Fonte: Ankara è nervosa. Turchia e USA litigano su Siria e curdi.
 
da come si sono messe le cose degli ultimi 20anni
ogii mi fido di più della Russia che degli USA

ormai è chiaro che gli USA sono un impero del male e sono assassini




Putin caccia da Mosca
l'agenzia di aiuti Usa
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I diplomatici accusati di "ingerenze"
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MAURIZIO MOLINARI
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immagine.asp
CORRISPONDENTE DA NEW YORK
Con un gesto di sfida nei confronti di Washington, Vladimir Putin espelle dalla Russia «UsAid», l’ente governativo Usa che da oltre 20 anni sostiene i gruppi impegnati ad ottenere riforme democratiche. La decisione è stata anticipata di persona da Putin a Hillary Clinton, la scorsa settimana a Vladivostok al summit del Forum del Pacifico, e comunicata martedì a Washington con una lettera formale. Nel testo il ministero degli Esteri russo accusa «UsAid» di «ingerenze negli affari interni russi» e «tentativi di condizionare i risultati elettorali», con particolare accento negativo per il ruolo che alcuni diplomatici Usa avrebbero avuto in attività «nel Caucaso del Nord», infestato da gruppi jihadisti.

L’espulsione scatta il 1° ottobre, data entro la quale i 13 diplomatici Usa che gestiscono «UsAid» dovranno fare i bagagli, con il conseguente licenziamento di 60 dipendenti russi. A venir meno sarà lo stanziamento annuale di circa 50 milioni di dollari che, sebbene inferiore agli Anni 90, è indispensabile all’attività di gruppi come «Golos», che monitora la correttezza del voto, «Memorial» sui diritti umani e «Transparency International» sulla lotta alla corruzione. L’arrivo di «UsAid» in Russia risale all’indomani del crollo dell’Urss, alla fine del 1991, e ha nel complesso distribuito 2,6 miliardi di dollari con un costante impegno per i gruppi pro-democrazia ma anche per l’ambiente e la lotta alle malattie. Mosca ritiene che la situazione sia mutata: «La Russia è una nazione che elargisce aiuti, non li riceve, potremmo operare assieme a UsAid in Paesi terzi» si suggerisce nella lettera.

La reazione dell’amministrazione Obama è arrivata con la portavoce del Dipartimento di Stato, Victoria Nuland, che ha parlato di «decisione sovrana» del Cremlino e poi da fonti della Casa Bianca che hanno ipotizzato l’invio della stessa quantità di risorse «con modalità diverse» ovvero versandole in un fondo russo, per rispettare le leggi locali. Resta tuttavia il fatto che la decisione di Putin è in sintonia con i provvedimenti contro le ong durante l’ultima campagna presidenziale e infligge uno smacco alla Casa Bianca, evidenziando i limiti del «reset» bilaterale promosso da Obama dal 2009. «Ci hanno messo un dito in un occhio» ha commentato il senatore repubblicano, John McCain, lasciando intendere che chiunque prevarrà nell’Election Day dovrà affrontare un Putin determinato a creare un nuovo equilibrio con gli Usa.
 
per chi non vuole vedere tutto dal minuto 4.00

quello che non dicono in europa

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=GOnUiAi8xw4]Syria&Libia: "regime censorship" and "expression freedom" - NATO's PROPAGANDA vs Truth - YouTube[/ame]
 
Obama : ''Il regime di Assad in Siria deve finire'': lo ha detto il presidente americano, Barack Obama, intervenendo dalla tribuna del'Assemblea generale dell'Onu e sottolineando come devono finire le sofferenze del popolo in Siria che ha il diritto di vedere ''una nuova alba''.

Siria: Obama, 'regime Assad deve finire' - Top News - ANSA.it

ci sarebbe anche il popolo italiano che vorrebbe vedere una nuova alba ma sembra che la cosa non freghi nulla agli Usa e ci terranno in gabbia fino al soffocamento
 

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