Da Websim
SIRTI Nessun rischio per il coinvolgimento in Cirio
FATTO
SIRTI è stata coinvolta dalla magistratura nella vicenda del crack Cirio. La società era tra i soci della C&Partners, i quali, secondo i magistrati, sarebbero stati favoriti nella liquidazione delle proprie quote a tutto danno delle società del gruppo Cirio. L'indebita "liquidazione" di Sirti ammonterebbe a 14 mln Eu (27 mld delle vecchie lire). Il rischio è ovviamente che la società debba restituire i soldi. Abbiamo parlato con SIRTI la quale ha ricostruito la vicenda: all'inizio degli anni novanta entrano nel capitale della C&P con il 5%; nel 1998 chiedono e ottengono di uscire dalla società. Cragnotti da in pegno azioni BCI per un ammontare di 27 mld Lit; nel 2001 Cragnotti paga tutto e la SIRTI restituisce il pegno. I passaggi sopra riportati sono tutti evidenziati in bilancio in modo chiaro.
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EFFETTO
Nessuna notizia scandalosa. La società non è preoccupata dell'azione revocatoria poiché il tutto, secondo loro, è stato fatto in buona fede senza sapere quindi dove Cragnotti aveva preso i soldi per pagarli. Si consideri inoltre che la buona fede emerge anche dalla tranquillità con cui la società ha atteso di ricevere il corrispettivo: del contratto di cessione del 5% della C&P all'incasso sono passati 4 anni. Ipotizzando però che SIRTI decida prudenzialmente di accantonare 14 mln Eu a titolo di rischio azione revocatoria e lo faccia sul bilancio 2003, quest'ultimo non si chiuderebbe comunque in perdita (ns stima attuale 17 mln Eu). Senza considerare eventuali effetti fiscali, l'utile netto dovrebbe essere almeno in linea con quello 2002 (7 mln Eu).