Ti vedo un pò troppo critico su quello che è stato chiamato Reddito di Cittadinanza.
Ora una cosa è la sinistra che sta dietro a questo istituto e come lo ha sostenuto e altra cosa è l'istituto stesso.
Il RC è qualcosa di felicissimo come idea perchè sposta il concetto di tutela sociale dal posto di lavoro a quello del reddito e in questo senso coniuga perfettamente il concetto di tutela sociale con quello di mercato (la c.d flexsecurity).
Che vuol dire ?
1) Che si dovrebbe garantire un reddito minimo bastevole, in maniera automatica e a chi veramente lo neccessita. Ma nello stesso tempo questo deve dar luogo alla cancellazione di tutti quei meccanismi residuali oggi presenti (cassa integrazione, mobilità, redditi di inclusione a livello locale, art.18 etc., molti di questi oggi sono anche cambiati come nome ma non come sostanza) e che in genere vengono imposti oggi nei casi di crisi aziendali con il preciso scopo di prolugare le crisi stesse, senza risolverle ovviamente, e imporre vincoli e costi ai datori di lavoro e quindi al libero svolgersi del mercato.Inoltre considerata la durata limitata degli stessi questi non potranno mai risolvere definitivamente il problema della sicurezza sociale.
2) il datore di lavoro dovrebbe invece, una volta messo in pista il RC, ritrovare una completa autonomia d'azione in tema di licenziamenti
3) Il RC messo in pista così non possiede alcuna valenza diretta nella creazione di posti di lavoro, ma può solo, garantendo una maggiore sicurezza sociale favorire la propensione al consumo e favorire inoltre una maggiore libertà al datore, le qual cose , indirettamente, favoriranno più crescita e occupazione e basta.
4) le politiche attive del lavoro ad esso associate non possono avere nessuno scopo finale di aumentare i posti di lavoro, anche se potrebbero agevolare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, ma essenzialmente esse devono avere lo scopo principale di sorvegliare sulla corretta applicazione di questo istituto.
Cosa ha fatto la sinistra nostrana dopo aver utilmente battezzato questo istituto ?
Non ha cancellato i precedenti istituti di tutela sociale, non ha dato più libertà al datore ha pensato illusoriamente con il RC di offire maggiore opportunità di lavoro ai disoccupati, trasformando le politiche attive del lavoro del RC in aspiranti uffici di collocamento e tutto ciò per motivi elettoralistici. Ciò ha facilitato oggi una destra nostrana, incosciente, di buttare a mare questo istituto seguendo la logica suicida del "butto il bambino con tutti i panni sporchi" e di cui ne farà le spese non avendo le giuste alternative a disposizione.
Siamo un po' off-topic rispetto alla tentata annessione dell'Ucraina, quindi sarò breve.
1) Concordo sul fatto che un nuovo sussidio alla disoccupazione dovrebbe comportare la revisione/cancellazione degli altri sussidi (salvo che l'obiettivo vero del sussidio sia la raccolta di voti: in quel caso, un provvedimento fatto male va benissimo).
2) Sul "garantire a tutti un reddito sufficiente", devo dire che per me la risposta è "dipende".
Ogni garanzia, ogni diritto che si dà a qualcuno, in campo economico corrisponde a qualcosa che viene sottratto a qualcun altro.
Almeno per quelli che capiscono che il bilancio dello Stato deve essere sostenibile, ovvero che lo Stato non può dare 100 ad alcuni cittadini, se ad altri cittadini chiede solo 50.
Quindi il problema, detto in modo pragmatico / brutale, è: per consentire a qualcuno di non lavorare, è giusto aumentare le tasse a chi lavora?
A suo tempo avevo preparato
uno schema che partiva da una persona con uno stipendio di 1.310 euro netti al mese (cifra con la quale si sopravvive a Milano, ma senza Caritas non si riesce a mantenere una famiglia).
La cifra che l'azienda ha deciso che il lavoratore merita è oltre il doppio (2.747 euro), ma viene falcidiata fra tasse e contributi.
La cosa più scandalosa, a parer mio, è che una persona che ha appena di che sopravvivere debba versare oltre il 50% in tasse (di cui gran parte in modo occulto: alle trattenute in busta paga si sommano i versamenti a carico del datore di lavoro).
Quindi bisogna sempre partire dalla premessa che, per chi lavora, le tasse sono già troppo alte.
Per un supermanager la falcidia supera il 60%, ma sono dettagli.
Ogni volta che qualcuno ha una buona idea, bisogna chiedersi "pagano sempre i soliti?".
Senza trascurare il fatto che ogni idea teoricamente giusta si presta ad essere sfruttata dagli immancabili "furbi", e su questo credo che ciascuno di noi abbia assistito a vari episodi da raccontare.