Situazione Ucraina (5 lettori)

captain sparrow

Forumer storico

FINANCIAL TIMES: “L’UCRAINA AFFRONTA LA SUA ORA PIÙ BUIA
“In questo momento, sto pensando di più a come salvare il mio popolo”, dice Mykhailo Temper. “È abbastanza difficile immaginare che saremo in grado di riportare il nemico ai confini del 1991”, aggiunge, riferendosi all’obiettivo del suo paese di ripristinare la sua piena integrità territoriale.
Un tempo sostenuti dalla speranza di liberare le loro terre, anche i soldati al fronte ora esprimono il desiderio di negoziare con la Russia per porre fine alla guerra. Yuriy, un altro comandante sul fronte orientale che ha dato solo il suo nome, dice di temere la prospettiva di una “guerra eterna”: “Sono per i negoziati ora”, aggiunge, esprimendo la sua preoccupazione che suo figlio – anche lui soldato – possa passare gran parte della sua vita a combattere e che suo nipote possa un giorno ereditare un conflitto senza fine.
“Se gli Stati Uniti chiudono il rubinetto, siamo finiti”, dice un altro ufficiale, un membro della 72a Brigata Meccanizzata, nella vicina Kurakhove.
L’Ucraina si sta dirigendo verso quello che potrebbe essere il momento più buio della guerra finora. Sta perdendo sul campo di battaglia nell’est del paese, con le forze russe che avanzano senza sosta, anche se a un costo immenso in uomini e attrezzature.
“La società è esausta”, afferma Oleksandr Merezhko, presidente della commissione per gli affari esteri del parlamento ucraino.
Allo stesso tempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è sottoposto a crescenti pressioni da parte dei partner occidentali per trovare un percorso verso una soluzione negoziata, anche se c’è scetticismo sulla volontà della Russia di avviare colloqui in tempi brevi e preoccupazione per il fatto che la posizione dell’Ucraina sia troppo debole per garantire un accordo equo in questo momento. “La maggior parte dei protagonisti vuole una de-escalation qui”, dice un alto funzionario ucraino a Kiev.
L’amministrazione Biden è consapevole che la sua attuale strategia non è sostenibile perché “stiamo perdendo la guerra”, afferma Jeremy Shapiro, capo dell’ufficio di Washington dell’European Council on Foreign Relations. “Stanno pensando a come spostare quella guerra verso una maggiore quiescenza”.
Fonte: Financial Times (Subscribe to read)

Vedi l'allegato 747957
la pietra tombale definitiva potrebbe venire dall'elezione di Trump. all'inizio della guerra scrivevo che questa è una guerra americana e parecchi utenti di altro 3d rifiutavano decisamente di accettare questa costatazione. ormai è accettato da tutti. però qualcuno è ancora convinto che siano stati gli ucra a far saltare il NS. Gli amerindi lo hanno dichiarato e confermato che il NS non sarebbe rimasto in esercizio. e adesso che anche gli ucra ammettono che senza aiuti USA sarebbeto spacciati, ancora c'è gente che rifiuta di vedere la lampante verità
 
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captain sparrow

Forumer storico
Ugledar è caduta, secondo fonti russe. Vediamo se verrà confermato anche da altre fonti

 

ilbiondo16

Forumer storico

Innocenti invasioni
di Marco Travaglio

Massima solidarietà ai colleghi titolisti che da 31 mesi chiamano “invasione” l’invasione della Russia in Ucraina e ora non sanno come chiamare quella di Israele in Libano. Sennò poi dovrebbero chiedere sanzioni economiche, commerciali e militari contro Tel Aviv, invii di armi al governo libanese aggredito contro l’aggressore israeliano (da bombardare anche sul suo territorio, sempre per “legittima difesa” ci mancherebbe), accusare chi si oppone di voler spianare la strada al nuovo Hitler come quel pappamolla di Chamberlain a Monaco 1938, paragonare le milizie libanesi alla Resistenza antifascista, reclamare il sequestro degli asset israeliani nelle banche occidentali, l’ostracismo globale per scrittori e artisti israeliani vivi e morti, giornalisti, fotografi, direttori d’orchestra, soprano, calciatori, tennisti, atleti olimpici e paralimpici, docenti e ricercatori giù giù fino ai gatti, tutti agenti di Netanyahu. E poi bandire tutti i siti e i social della stampa israeliana e dare la caccia agli hacker, troll e hater israeliani che a suon di fake news truccano tutte le elezioni dell’orbe terracqueo a vantaggio dei complici di Bibi. Troppo complicato. Molto più semplice chiamare l’invasione con un altro nome.

Premio Pulitzer al Corriere per il sontuoso “Invasione limitata in Libano”. Come quella ragazza che rimase “un po’ incinta”. Quindi sì, Israele invade, ma appena appena, un cicinìn. In fondo è solo un’“offensiva di terra”, ma senza offesa per nessuno. Una visitina: toc toc, è permesso? Per Repubblica non è che una serie di “incursioni”, anzi “operazioni di commando contro Hezbollah”. Sì, vabbè, sono “oltre confine” di uno Stato sovrano, ma che sarà mai. Per Domani e Verità è un’“incursione”: una sola. Per Messaggero e Libero, Israele “entra in Libano”, come uno che va un attimo in bagno. Meraviglioso il Giornale: “Bibi: ‘Iraniani presto liberi’. Via al blitz in Libano”. Ecco cos’è l’invasione: un “blitz” in Libano per liberare gli iraniani, che fra l’altro non hanno mai chiesto di essere liberati. Riformista: “Israele verso l’ingresso in Libano”, ma è ancora sull’uscio e sta suonando educatamente il campanello. “Ehi, c’è nessuno in casa?”. Sul dizionario dei sinonimi del Foglio l’invasione si chiama “deterrenza contro l’asse del male”, anzi – garantisce Giuliano Ferrara – “autodifesa”. Adriano Sofri, che di morti ammazzati se ne intende, fa una bizzarra equazione fra “le guerre della Russia e dell’Iran”. Solo che è Israele che ha bombardato per primo l’Iran, oltre a Gaza, Cisgiordania, Libano, Siria, Yemen e Iraq. Parrebbe quasi, parlando con pardòn, l’“aggressore”. Ma non esageriamo. Manca poco che la chiamino “operazione militare speciale”. Che poi “speciale” è pure troppo: meglio “ordinaria”.
 

Smuruni

DICK WAGNER THE MAESTRO
Basterebbe solamente questo per far capire alle "capre itagliane", europee e ameri-cane, da dove vengono le provocazioni da chiarissimo "fuoco amico" e nel solito trito e ritrito "FALSE FLAG STYLE"...


IDIOTI SVEGLIATEVI !!!






☄️ I criminali di guerra ucraini hanno bombardato il mercato centrale di Kherson

Dall'inizio delle ostilità, il mercato centrale ha assunto un'importanza strategica particolare per le potenze presenti a Kherson.

Così oggi, 1 ottobre, si è verificata una tragedia che è costata la vita ad almeno sei cittadini.

Le caratteristiche del cratere dell'esplosione (presumibilmente un proiettile di mortaio da 82-120 mm) indicano la direzione del volo della mina.

Il colpo mortale è stato sparato approssimativamente dalla direzione dell'autostrada Kindinsky, forse dal territorio adiacente al conservificio della città.


Traduciamo per i Minus habens e per gli analfabeti disfunzionali


I Nazisti ukraini sistematicamente bombardano, uccidono, mutilano e sopprimono in particolare quelli che hanno deciso di rimanere sotto la loro "protezione" e in territori da essi controllati, ovviamente per incolpare i Russi di tutto ciò...



Ma le bugie e la bieca propaganda, veicolate soprattutto dalla RAI e da tutti i giornali affiliati "latrina", vengono facilmente smantellate e sgominate, come si evince perfettamente da questa cartina dove si certifica, senza ombra di dubbio, che il colpo di mortaio che ha ucciso 6 persone, proveniva certamente dalle zone a nord-est della città, in mano e controllate completamente dai soldati Nazifascisti ukraini !!!







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Val

Torniamo alla LIRA
Ops......

Vulhedar è stata definita da alcuni, un “importante punto strategico”,​

date la sua altura e la vicinanza all'incroncio dei 2 fronti principali,​

nell'Ucraina orientale e meridionale.​


Conquistata Vuhledar nel Donetsk da esercito russo,

ritirata delle truppe di Kiev.

 

Val

Torniamo alla LIRA
Già avevamo un collione ad est,
ora abbiamo un altro collione a sud.

Il piano 'terrorista' di Netanyahu:​

colpire i siti nucleari iraniani sotteranei con bombe bunker buster, pronto dal 2009​


Israele valuta l'attacco ai siti nucleari iraniani​

come una mossa strategica a lungo pianificata,​

ma il rischio di destabilizzare l'intera regione resta alto.​

Le difficoltà tecniche e la necessità di supporto americano​

frenano l'immediata esecuzione del piano​

 

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