Dati ok per Snam, pesa il rischio politico 09-11-2005 13:30
Rialzo frazionale per Snam Rete Gas. Il titolo dell'utility che fa a capo al Minisistero dell'Economia avanza dello % a euro, incurante dei giudizi negativi di alcune prestigiose case d'affari a seguito della presentazione dei risultati dei primi nove mesi. Da segnalare peraltro che il comparto di riferimento sta registrando guadagni dello stesso spessore (Stoxx +%).Non sono comunque i dati trimestrali a preoccupare di più gli esperti del settore.
Ricordiamo che Snam Rete Gas ha riportato nei primi nove mesi un fatturato in crescita a 1.365 milioni di euro contro i 1.337 milioni dello stesso periodo del 2004, un Ebitda in aumento a 1.111 milioni (1.083 milion), un Ebit a 768 milioni (741 milioni) e un utile netto sempre in crescita a 417 milioni (409 milioni). Nel 2005 però la cedola sarà inferiore agli 0,2 euro pagati quest'anno sul Bilancio 2004. "Un dividendo inferiore a 20 centesimi era un fatto già noto, dopo il re-leverage della società annunciato a settembre", sottolineano a Banca Akros, giudicando i dati dei 9 mesi in linea con il consenso. "Stimiamo una forchetta di 15-17 centesimi di euro per il 2005 che, in termini di rendimento", spiegano sempre gli analisti di Akros, "va riferito a un prezzo ex-dividendo pari a 3,5 euro ai prezzi correnti".
Nessuna sorpresa quindi dai conti, anche per il Credit Suisse First Boston che però ha tagliato il rating sull'azione da neutral a underperform (farà peggio del mercato) rivedendo il target price a 4,2 euro dai 4,6 euro precedenti. Una revisione al ribasso del giudizio che trova una ragion d'essere nei rischi legati alla politica e alla normativa italiana che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbero avere un impatto negativo sul titolo del 12% circa.
Infatti, il decreto attuativo relativo al processo di privatizzazione di Snam, che per l'appunto prevederà il diritto di recesso, è atteso nelle prossime settimane. Per Banca Akros questo provvedimento sarà fondamentale per decifrare il valore minimo del titolo, visto che è "rappresentato dalla media dei prezzi nei sei mesi borsistici antecedenti la futura delibera assembleare relativa all'introduzione della golden share nello statuto societario.
Da ricordare però che sarà proprio questo atto normativo a fissare i tempi e i modi del processo di privatizzazione. "Il rovescio della medaglia", secondo Csfb, "potrebbe essere limitato dalla potenziale clausola di recesso per gli azionisti, visto che il Governo dovrebbe introdurre una golden share seguendo l'esempio della sua holding Eni. Altre pressioni inoltre potrebbero venire in vista delle elezioni di aprile 2006".
Csfb si dichiara poi pessimista sulle utility italiane operanti nel settore del gas e dell'elettricità, ritenendo che "le attuali quotazioni del comparto rispecchiano appieno i valori fondamentali delle società".
Ad attirare invece l'attenzione di RasBank (neutral con un targe price a 4,8 euro) è stata la conference call di Snam per cui è emerso "un outlook in crescita dei consumi di gas in Italia nel breve periodo, un piano di investimenti 2005-2008 confermato a 3,5 miliardi di euro, con un update in febbraio 2006, destinato in particolare al potenziamento delle strutture di importazione dalla Russia e dal Africa mediterranea".
Nicola Capodanno
preso da MF