FTSE Mib Futures solo fib fatto "ad quazzum 2009/2010" (5 lettori)

silut

Forumer storico
buondì..riporto qualche info per capirci qualcosa....(ripreso da filibuster in altro 3d)

In borsa di sicuro non ci si annoia in questo periodo! Poche ore fa la FED ha alzato di un quarto di punto il tasso di sconto (quello sborsato dalle banche come “borrowers”, cioè quando ricorrono allo Sportello Prestiti della Federal Reserve) mentre ha lasciato immutato il Fed Funds Rate che è il tasso fondamentale, quello del mercato interbancario. Naturalmente la notizia è negativa per il mercato azionario… ma quanto è negativa?



Innanzitutto, senz’altro il mercato già scontava l’aumento, anche se se lo aspettava per marzo: “They have talked about this for a couple of weeks now. It is the start of their exit strategy, almost. Bernanke talked about it last week and it was mentioned again in the FOMC minutes. So they are just moving to normalize policy." La cosa era talmente risaputa che uno strategist di Citigroup se n‘è uscito con “they probably couldn't have telegraphed this more”.

Visto che sono stati anticipati i tempi della prima mossa della exit strategy, ora il mercato si aspetta che vengano bruciati i tempi anche per la mossa finale -l’aumento del Fed Funds Rate, così malvisto dalle borse. Però come al solito c’è anche l’altro lato della medaglia. Dato l’avvio della procedura di uscita dall’emergenza, evidentemente la Fed ha raggiunto la ragionevole certezza che la temuta ipotesi di un recupero “a W” dell’economia è definitivamente tramontata. La fretta nell’aumento del tasso di sconto ne rappresenta un’ulteriore forte conferma.
Per questi motivi, la maggior parte dei commentatori ritiene che l’impatto negativo della notizia su Wall Street sarà temporaneo e comunque non drammatico. Vediamo…

Secondo il chief strategist della Wells Fargo
“Most traders expected the Fed move a few weeks but not this soon. Overall this suggests conditions are easing a bit and the recovery is on track."

Questo invece è un gestore della Omninvest
“This should not be market moving news. The release of Bernanke's testimony to Congress last week told us that they would first change the discount rate. Second is they would sell assets and lastly, they would offer banks, CDs and finally they would start to raise the federal funds rate. This is not the time to panic it is the time to feel relieved."

Ecco infine un analista della celebre Schaeffer’s Research (istituzione spesso pessimista):
"There probably will be a down day tomorrow (in stocks) given the good three sessions so far this week and given the news will be seen as negative. Investors will be compelled to limit losses in some positions. But once the market has a chance to digest the news this may not be a big drop."

Visto che l’S&P500 già si trovava di fronte, con poca forza, alla resistenza a 1106-1116 di cui parlavo ieri, domani un calo sembra molto probabile -con la maretta aggravata dalla scadenza delle opzioni (mi riferisco sempre a Wall Street)- ma difficilmente si trattera di qualcosa di tragico. Forse, dopo qualche tempo la novità potrebbe finire per rivelarsi bullish, perché contribuisce a sgombrare il cielo dalle nuvole. In questo momento i mini sull’ S&P500 viaggiano sui 1095,cioè intorno a un -0,90% dalla chiusura di ieri. Poca roba.
Vorrà dire che quelle anime belle che da marzo sperano ardentemente in una catastrofe, continueranno ad aspettare, sognando sciagure senza fine…
 

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