Financial Times
Il
commento del quotidiano più letto nella City è affidato a Tony Barber, che inizia con il paragone (abbastanza inflazionato, va detto) fra Mario Draghi e Cincinnato, ma fa professione di maggior ottimismo:
Non è del tutto esatto suggerire che l’Italia sia ora in un caos senza timone. Anche se Sergio Mattarella, capo dello Stato, deciderà che è necessario tenere elezioni anticipate a settembre o ottobre (come ha effettivamente fatto, ndr), non c’è motivo per cui il parlamento italiano, se vi fosse la necessaria volontà politica, non possa approvare il bilancio del prossimo anno prima della fine di dicembre, come è pratica normale.
Subito dopo, Barber fa però sue le stesse previsioni e preoccupazioni dell’Economist sulla probabile vittoria della coalizione di centrodestra, fino ad arrivare a pronosticare la necessità di altri «salvatori della patria»:
Anche tralasciando la questione importante e ancora senza risposta su chi guiderebbe questa coalizione, ci sono motivi per dubitare che perseguirà un programma di riforme con la competenza e la convinzione di Draghi. La Lega, ad esempio, si è opposta alle misure pro-concorrenza relative alle licenze taxi e alle concessioni balneari. Potrebbe, allora, accadere che il senso di crisi diventi così acuto che, a un certo punto in futuro, l’Italia si rivolga a un’altra rispettata figura imparziale per aiutarla a superare i suoi guai. Più di 2000 anni dopo, lo spirito di Cincinnato sopravvive nella penisola.