Per essere radical – chic occorre soddisfare certi ben determinati requisiti.
Elenchiamo i principali.
Prima di tutto, condizione necessaria ma non sufficiente, occorre essere “ricchi di sinistra”.
Questo si porta dietro delle inevitabili conseguenze tipo:
abitare in attici nei centri storici di Roma, Milano o città d’arte etrusche,
possedere il permesso ztl,
leggere o aver letto Marcuse, la Scuola di Francoforte, Sartre
ed essere “esistenzialisti”.
Essere depressi.
Immalinconirsi appena si vede un senza fissa dimora.
Indignarsi perché esiste la povertà.
Avere la residenza in Svizzera, come Carlo De Benedetti.
Avere sul comodino la foto, con cornice d’argento, di Massimo Giannini e Marco Damilano.
Stravedere per uno dei capi fondatori del clan, Alberto Moravia
e adorare ancora la principessina Dacia Maraini
ed essere abbonati a “Nuovi Argomenti” che non arriva mai e se arriva è utile per bloccare le finestre delle ville di Capalbio.
Inoltre occorre organizzare a getto continuo party e feste in cui non deve mancare mai il salmone, le ostriche e il caviale.
Il tutto innaffiato da litri di champagne.
Avere in tasca la tessera del Pd (condizione, questa, imprescindibile).
Alcuni membri particolarmente devoti sono iscritti a robe con Fratoianni,
ostentare false conoscenze con Bertinotti o Bellocchio.
I più sfrontati ed anziani dicono di aver conosciuto il “subcomandante Marcos”.
Occorre andare a settembre alla mostra del cinema a Venezia.
Vedersi tutti i film di Nanni Moretti rigorosamente con abiti infeltriti anni ’70.
Amare la Sacher Torte e la marmellata di albicocche.
Struggersi per le borgate romane, in specie e nell’ordine orario del Raccordo:
“Tufello, Torre Angela, Tor Tre Teste, Tor Sapienza, Tor Bella Monaca,
Laurentino 38, Spinaceto, Corviale, Primavalle, Tor Lupara”.
Stravedere per alcuni quartieri della capitale: Testaccio, Trastevere,
Monteverde vecchio ed il Pigneto, terra di registi e birre.
Mandare i figli a stage e/o kermesse a Forte Prenestino okkupato
(si prega di lasciare le Maserati a distanza ed entrare in motorino).
Leggere sulla spiaggia polpettoni da migliaia di pagine, come “La scuola cattolica”
e avere dietro i fumetti di “Zerocalcare”.
Condizione inalienabile dei mattoni è che abbiano vinto il premio Strega.
Indignarsi sotto l’ombrellone per la “borgatara” (mi raccomando la r moscia), al secolo Giorgia Meloni.
Gli uomini discettano invece del ritorno del fascismo, anzi del “fassismo”.
La pronuncia deve essere romagnola originale predappiana e certificata da ‘Gnazio La Russa.
Prendere in giro il ministro Francesco Lollobrigida (r moscia, mi raccomando)
che alcune snob parioline definiscono ridacchiando “Barney”, dal noto personaggio dei Flinstone.
I radical - chic di Capalbio possono poi riconoscersi da segni o stigma evidenti.
Sono addobbati con costumi da mille euro e più
e hanno al polso orologioni e sullo sdraio giornaloni.
Alcuni però, di spirito più sbarazzino, fanno mostra de Il Fatto Quotidiano
che, pare, tiene bene l’olio dei fritti, come dice la loro servitù.
Servitù che qualche volta li raggiunge in spiaggia perché il “signorino”,
che sarebbe poi il figlio semi – delinquente e mezzo analfabeta,
non è tornato per pranzo perché è andato a mignotte o peggio.
Poi ce lei, la nuova idola dei radical – chic: Elly Schlein.
Tutti sulla spiaggia sono fluidi,
il mare è fluido
ed anche le farfalle ormai si tengono lontane da questi umani depravati
temendo per i loro delicati sfinteri, miracoli della natura.
Ogni matrona abbronzata ed inanellata ha il suo armocromista
che le consiglia l’abbinamento migliore del pelo inguinale con i capelli e le sopracciglia.
I rapporti delle frequenze di risonanza dei colori devono essere misteriosamente uguali a pi greco.
Gli uomini hanno fatto una cura ormonale e gli è cresciuto finalmente qualche pelo
che coltivano con riverita deferenza tra l’ammirazione generale e l’orgoglio delle mogli.
Certo, la servitù qualche volta si confonde e qualche “collaboratore villesco” peruviano
è stato visto con un passamontagna fare “lavoretti” notturni non meglio identificati.
Riparava panchine?
Preparava attentati?
Sollazzava le padrone?
Non si sa. Occorre chiedere all’Elevato.