Solo politica

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Osanna e basta.

Arriva la satira dei frustrati
quelli che gioiscono della sua morte
perché finalmente hanno l’ispirazione per una vignetta insulsa
arrivata in un momento vuoto e senza idee.

Vauro, un uomo che non ha più idee, ogni occasione è buona per ferire,
offendere e volgarizzare un fantomatico nemico.

È vero che la satira è “protetta” dalla libertà di espressione,
ma con le cattiverie questa libertà viene meno e andrebbe denunciata.

Ma dove vogliamo arrivare?
Ma davvero pensiamo che il nostro paese abbia un futuro?

Un paese in cui si gode per la morte di un leader
e si lotta per la liberazione di un delinquente rinchiuso al 41 bis reo di aver commesso delle atrocità;


un paese in cui la famiglia tradizionale è condannata
perché colpevole di pretendere che la normalità sia padre, madre e figli;

un paese dove la normalità sono i genitori gay e l’utero in affitto
;

un paese dove il delinquente è tutelato e chi è stato aggredito condannato;

un paese dove chi uccide viene trattato come una star del cinema, condannato e rilasciato dopo qualche anno.




Sarà, ma io che ho vissuto gli anni in cui Berlusconi governava, provo un sottile rammarico e tanta nostalgia.

Si stava meglio, si stava bene anzi benissimo e non mi interessa quello che dicono i nemici, i frustrati e gli invidiosi.

Silvio Berlusconi era un imprenditore dotato di grande genialità e sensibilità che ha fatto la storia dell’Italia. PUNTO
 
Onore e rispetto. E meno male che è un comunista.

"Non molto tempo fa Berlusconi, l'ex primo ministro italiano, è morto, ci ha lasciato.

Ha fatto molto per imbastire delle relazioni costruttive fra la Russia e la Nato.

Era una persona brillante, energica che ha fatto molto, ha agito molto,
penso che fosse un leader di rango internazionale.

Vi chiedo scusa, vorrei osservare un minuto di silenzio in sua memoria".

Così il presidente russo Vladimir Putin ha voluto rendere omaggio a Silvio Berlusconi
nel corso del Forum economico di San Pietroburgo
chiedendo ai partecipanti di osservare un minuto di silenzio in suo onore.

Tutta la sala si è alzata in piedi.
 
Ahahahahahahah ogni volta che lo vedo si ripete la risata.

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Destinati a scendere sotto il 15%

"Ho comunicato a Stefano Bonaccini che non mi ritrovo proprio in questa modalita' e dunque rassegno le dimissioni".

Dal presidente del Pd e' arrivata
"la risposta che mi attendevo da chi ha quel ruolo: di riflettere e comprendere.
Ma gli ho spiegato che la mia decisione e' ferma. Le dimissioni si danno, non si annunciano. Sono abituato cosi'",
spiega poi D'Amato in un'intervista a Repubblica.it, dopo l'annuncio via twitter
di aver rassegnato le dimissioni dall'Assemblea nazionale dem.

Per D'Amato
"e' stato un errore partecipare a una manifestazione che si e' connotata con parole d'ordine inaccettabili:
brigate, passamontagna.
Anche no
.
Sono parole inaccettabili per chi arriva da una cultura riformista e di sinistra,
che ha sempre combattuto queste forme di violenza verbale.
E' stato un errore politico e una sottovalutazione,
vedo una sorta di spirito gregario in questa partecipazione.
Ancora piu' grave e' il mancato ed immediato pubblico dissenso da Grillo e Ovadia"
.

Lascera' anche il partito?
"Sono valutazioni che faro' insieme ad altri nei prossimi giorni.
Non mi ritrovo in questa linea politica".

Altri la seguiranno?
"Non lo so. Di certo avverto un grande malessere, peraltro non da oggi.
Anche su argomenti sensibili come l'utero in affitto,
la posizione assunta sul tema dell'abuso d'ufficio dai nostri sindaci.
Poi non faccio proseliti io da solo, semplicemente ragiono con la mia testa.
Ho sostenuto Bonaccini nella fase congressuale e mi sono messo lealmente a disposizione,
ma questa linea non produce un'alternativa di governo"
.

Aderira' al Terzo polo, che l'ha sostenuta alle Regionali, insieme al Pd?
"Ora il tema e' costruire l'alternativa, poi vedremo nei prossimi giorni", conclude.
 
Se uno di destra avesse minimamente evocato il fascismo ....non oso pensare i commenti.
Questo evoca la violenza pura e ...........ZITTI ZITTI

Quello che desta meraviglia
non è tanto Grillo che si manifesta nella sua forma peggiore nelle piazze,
quanto la gente che gli va ancora dietro.

L’eterno populismo italiano.


Purtroppo c’è una parte degli italiani strutturalmente incline alla violenza e all’eversione
e il demagogo genovese vi ricorre ogniqualvolta ha bisogno di voti e lo fa senza mai pagare dazio.


Il Movimento Cinque Stelle si è rivelato negli anni per quello che molti sospettavano: una sòla.


Infatti dovunque ha governato ci sono stati disastri
e i suoi dirigenti hanno dimostrato di essere animati da una approssimazione disarmante,
basti pensare a quello che ha combinato a Roma Virginia Raggi
che non solo non è stata riconfermata ma è finita all’ultimo posto nelle ultime elezioni amministrative.


Ieri a Roma c’era una “manifestazione contro la precarietà”,
un minestrone rancido già cucinato diverse volte dai grillosi,
oltretutto totalmente fuori sincrono in un periodo di record di occupati.


Il comico sfiatato ha iniziato così:


«Siate i leader di voi stessi.
Fate le brigate di cittadinanza,
mettetevi il passamontagna e di notte, senza farvi vedere,
fate i lavoretti, sistemate i marciapiedi. Reagite
».


Notare come abbia utilizzato il titolo di un famoso libro di un coaching, Roberto Re,
“Leader di te stesso” nel tentativo di eccitare e manipolare il pubblico.


Poi parte con le solite stupidaggini apocalittiche:


“Tutti quelli che hanno lasciato il movimento mi hanno denunciato.
Io sto vivendo la mia terza vita e mi reincarnerò nella quarta”.


Un gioiello la minchiata sugli anziani:

“Io darei il voto ai sedicenni, ma andrei oltre.
Andrei per aspettativa di vita,
un sedicenne dovrebbe votare 8 volte
e un ottantenne non dovrebbe votare”.
 
Ci sarà un magistrato che si sveglierà dal lungo letargo ?
Ah no, .............questo è di sinistra.


“È un provocatore. È un uomo senza coscienza e senza idee. È un penoso caso umano.
Grillo è la vergogna assoluta. Ha portato in politica schiere di incompetenti.
Resti chiuso nella sua casa.
Grillo è un passato di vergogna che deve essere dimenticato
per ripristinare i principi della libertà, della democrazia e della verità".


"Invocare passamontagna e violenza in piazza è gravissimo e rischioso.
Oltreché indegno in un Paese, come l'Italia, drammaticamente colpito nei decenni passati.
Mi chiedo cosa pensi delle parole di Grillo Giuseppe Conte".


Ed il mezzasega risponde così :

“Una frase estrapolata dal suo contesto e criminalizzata perché, accarezzando il gusto del paradosso,
incitava i presenti a indossare il “passamontagna” per compiere non già azioni violente,
bensì pacifiche e utili per la propria comunità".
 
E poi c’è il caso di Elly Schlein perché dove ci sono guai lei non manca mai
ed ha una singolare capacità di cacciarvicisi naturalmente.


Enrico Berlinguer e il PCI sono stati capaci di prendere le distanze dalle Brigate Rosse
mentre la Schlein in soli dieci minuti -con la sua presenza-
ha dato autorevolezza alle parole eversive pronunciate dal comico genovese.


Infatti ha partecipato sbaciucchiandosi Giuseppe Conte
e trovandosi poi nel pieno delle polemiche, anche interne, dopo la frase sui passamontagna.


Anche nel suo partito si sono marcate le distanze.


Pina Picerno:


“Unire le opposizioni è fondamentale. Ma intorno a cosa ci uniamo?
Alle parole aberranti di Moni Ovadia sull'Ucraina o alle farneticazioni di Beppe Grillo sui passamontagna?".


Debora Serracchiani ha reagito con stizza alle parole di Grillo e alla partecipazione della Schlein:


“Fare politica e fare spettacolo sono due cose ben diverse soprattutto se lo show non fa ridere.
Parliamo con chi vuol costruire alternativa, non ci interessano fantasie su passamontagna e simili”.



A questo punto, dopo le incredibili esortazioni di Grillo,
ci si aspetta che anche la magistratura possa dare un segnale
che l’Italia è ancora un Paese democratico in cui i suoi cittadini
prendono le distanze dai “passamontagna” e da un passato insanguinato.

È dovuto alle tante vittime del terrorismo.

Su queste cose non si scherza.


Travaglio ha sempre chiamato Berlusconi “pregiudicato”
ma si è sempre dimenticato che anche il suo cocco Grillo lo è.



Nonostante questo Il Fatto Quotidiano titola oggi:

“I falsari della destra. Si inventano un appello alla violenza”.

Mistificazione allo stato puro.

Cattivo giornalismo.



"Le parole pronunciate ieri sono di una gravità inaudita. Il popolo italiano attende una risposta dalle istituzioni."
 

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