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La riconferma di Joe Biden alla Casa Bianca

sembra ormai cosa impossibile,

e anche gli stessi democratici

pare stiano facendo di tutto per fargli capire

che non è più in grado di governare.
 
Siamo oramai abituati alle barzellette raccontate dalla banca d'italia e dai soci "migliori".

Se pensate che sudore, respirto affannato e una sensazione di costante spossatezza
siano i problemi principali legato al caldo dei mesi estivi,
sappiate che state ignorando la vera, pericolosissima conseguenza delle alte temperature
che in questi giorni si sono abbattute sull’Italia:

i danni per il Pil.

Detta così può sembrare una barzelletta, per carità.
Ma stando a uno studio della Banca d’Italia ci sarebbe anche questo, tra gli effetti dell’afa: un freno alla crescita economica.

Secondo l’analisi dell’istituto

“le temperature medie in Italia sono aumentate di circa 2°C dall’inizio del secolo scorso,
con un impatto negativo sulla crescita del Pil. Se il trend rimanesse questo, con un aumento di temperatura di +1,5°C,
il Pil frenerebbe tra il 2,8 e il 9,5 % al 2100”.
 
“Sulla base delle analisi effettuate con metodologie panel e Ardl,

uno scenario di emissioni con aumenti di temperatura di +1,5°C al 2100


(tutti quelli nati sino al 2000 sarebbero ormai morti)

potrebbe frenare la crescita del Pil pro capite

riducendone l’incremento annuo in un range tra 0,04 e 0,13 punti percentuali,

fino a determinarne a fine secolo (2100)

un livello tra il 2,8 e il 9,5 per cento inferiore

rispetto a quello che prevarrebbe se crescesse al suo trend storico”


(Peccato che c'è un SE)
 
“Anni e anni di politiche economiche fallimentari
archiviate con la scusa del caldo”.

“Pur di non assumersi responsabilità,
Bankitalia sarebbe capace di incolpare anche gli alieni”.

"Uno studio “surreale” che ignora gli errori commessi, per esempio,
dal governo Ciampi e da Giuliano Amato,
con esiti disastrosi per le casse pubbliche."
 
"Sorprendenti le discussioni…"…non si può nemmeno più discutere, figuriamoci il resto.


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IL PROSSIMO ANNO MANDIAMO A CASA QUESTA EUROPA DIMMERDA
E LA BCE.

La Bce ha deciso di alzare i tassi d'interesse di un quarto di punto percentuale,
portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,25%,
quello sui depositi al 3,75%,
e quello sui prestiti marginali al 4,50%.

"L'inflazione continua a scendere ma ci aspettiamo che resti ancora troppo alta per troppo tempo".

Lo scrive la Bce nel comunicato al termine della riunione che ha alzato i tassi.

"Le decisioni future del Consiglio direttivo
assicureranno che i tassi siano a livello sufficientemente restrittivo per tutto il tempo necessario
in modo da raggiungere il target di inflazione al 2%.
Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati
per determinare il livello appropriato dei tassi e la durata della restrizione monetaria".
 
Ma lo capite da quello che scrivono che questa è una gran presaperilkulo ?
Messa in atto solo per eliminare il nostro sistema economico.
Più alzi i tassi più le aziende cercheranno di sopravvivere tagliando i posti di lavoro.
Più alzi i tassi meno possibilità avrai di avere migliori contratti di lavoro.
Più alzi i tassi più i cittadini avranno problemi a vivere.
Più alzi i tassi .......mavaffankulo bce.

'Gli sviluppi dall'ultima riunione supportano le aspettative che l'inflazione calerà ancora nel corso dell'anno,
ma resterà sopra il target per un periodo esteso', e in particolare 'l'inflazione di fondo resta alta'.

Lo scrive la Bce nel comunicato.

I rialzi, spiega, continuano ad essere trasmessi con forza all'economia:
le condizioni del credito si sono ulteriormente ristrette, e rallentano la domanda,
'un fattore importante per riportare l'inflazione al target'.


Le decisioni continueranno a basarsi sulle prospettive dell'inflazione,
sulle dinamiche dell'inflazione di fondo e sulla forza della trasmissione della politica monetaria.

Le prospettive a breve termine dell'attività economica si sono deteriorate molto
a causa della domanda più debole che pesa sulla manifattura,
e anche gli investimenti mostrano segni di peggioramento.

I servizi restano forti ma si sta perdendo slancio.

L'economia resta debole a breve termine: lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde,
al termine della riunione del Consiglio direttivo.

Il mercato del lavoro resta robusto, con la disoccupazione ai minimi,
ma alcuni indicatori mostrano che il trend può rallentare a causa del calo della manifattura, ha aggiunto.


"I fattori di rialzo dell'inflazione stanno cambiando.

La pressione sui prezzi domestici, compreso il rialzio sui salari e i margini sui prodotti sta aumentando"
mentre diminuisce quella 'importata', afferma il presidente Bce Christine Lagarde
nella conferenza stampa al termine della riunione del board.

"Abbiamo deciso il nono rialzo in un anno, lo abbiamo deciso all'unanimità"
e per il futuro "i dati e la valutazione ci diranno se e quanto ancora abbiamo terreno da coprire.
Siamo dipendenti dai dati e aperti alle decisioni di settembre e oltre,
perché questi dati potrebbero variare da un meeting all'altro", ha aggiunto Lagarde.

"Ora ci muoviamo in un territorio dove dipendiamo dai dati,
e sulla base di quello determiniamo se rialziamo o se ci fermiamo. Ma certamente non tagliamo" i tassi:
lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, al termine della riunione del Consiglio direttivo.

A settembre "può esserci un rialzo o una pausa,
ma una pausa potrebbe non essere per un periodo esteso, perché dipende dai dati",
ha detto Lagarde, sottolineando di avere "l'assoluto sostegno del Consiglio direttivo".
 

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