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SECONDA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE MATTARELLA Egregio Presidente, ho ancora riflettuto sulle sue dichiarazioni a proposito dell’“altolà” da lei posto alle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul Covid e sul caso Orlandi. Non m’interessano le sue competenze tecnico-giuridiche e né sapere se lei si sia fatto vaccinare o meno. Correttamente lei vede la Commissione d’inchiesta sulla c.d. epidemia da Covid come uno strumento rivolto ad accertare verità ancora nascoste. Ricordo però le sue ferme sollecitazioni ad adempiere all'obbligo vaccinale in nome della... libertà! Premesso che, a voler seguire il suo ragionamento, la Commissione d’inchiesta non dovrebbe sovrapporsi in alcun modo all’attività giudiziaria, constato che nulla è stato fatto dalla magistratura che anche in questo caso ha confermato nella quasi totalità la sua attitudine a compiacere il potere governativo anche se a scapito della verità e della giustizia. La posizione da lei assunta che poco si concilia con la Costituzione, conduce oggettivamente a non far luce sulle origini della c.d. epidemia, sulla sicurezza ed efficacia dei c.d. vaccini e sulla loro composizione chimica. Così pure impedisce di accertare la verità sulle omissioni della magistratura, sulle responsabilità dei governi che si sono succeduti, su chi si è reso responsabile di circa 450 mila morti nel solo anno 2022; numero calcolato in base ai dati ISTAT confrontati con quelli degli anni da 2018 a 2022. Davvero questo spaventoso numero di morti (equivalente a una strage) è da considerare espressivo di eventi improvvisi e naturali senza correlazione alcuna con i c.d. vaccini? È questo che lei pensa? Inoltre, perché non far luce sulle responsabilità quantomeno politiche e certamente morali di una classe medica che in larga misura è venuta meno al suo giuramento? O dell’informazione che in pari misura ha stravolto la verità? Lei pensa che questo non sia importante o che il problema non esiste? E ci sarebbe ancora da accertare (e, si spera, sanzionare) i tanti conflitti di interessi che hanno coinvolto un significativo numero di virologi veri o falsi. Come vi sarebbero da accertare i rapporti corruttivi che hanno reso ancora più maleodorante l’intera vicenda, anche a livello europeo. Mi riferisco alle modalità di acquisto di c.d. vaccini per miliardi e miliardi di euro. Lei non ritiene importante accertare le intese contrattuali intercorse con le Case farmaceutiche? Lei, tra le tante altre cose, non ritiene importante che una Commissione parlamentare d’inchiesta si pronunci sul famigerato protocollo del Ministero della Salute della “Tachipirina e vigile attesa” che tante morti ha provocato? Oppure accertare il perché del divieto di autopsie e delle precipitose cremazioni dei Defunti, o quel che c’è di vero nelle tragiche scene bergamasche che mostravano file di camion militari che trasportavano cadaveri? Così è stato detto ma nessun accertamento è stato mai svolto. Lei neppure ritiene importante accertare ed eventualmente sanzionare la responsabilità di quei dirigenti dell’AIFA o dell’Istituto Superiore di Sanità che sono venuti meno alle loro pubbliche responsabilità, contribuendo ad accrescere disperazioni e lutti? Non posso contestare le sue autonome scelte in materia di conferimento di onorificenze. Ma mi domando: perché una Commissione parlamentare d’inchiesta non dovrebbe accertare eventuali responsabilità anche del Dottor Silvio Brusaferro da lei insignito di un’alta onorificenza nonostante che erano già emersi i di lui contatti telefonici “extra ordinem” con il non rimpianto Ministro della Salute Speranza Roberto? Perché, egregio Presidente, il Popolo italiano non deve conoscere la verità? Perché la Famiglia Orlandi non deve conoscere la verità sulla tragica sorte di una ragazzina di quindici anni? Lei, egregio Presidente, sarà ricordato per tante cose e anche per questa sua iniziativa che, Costituzione alla mano, è una prevaricazione sulle funzioni parlamentari e sulla volontà di grandissima parte del Popolo italiano. AUGUSTO SINAGRA
 
Improvvisamente, qualcuno scopre di poter gestire la politica come un prodotto di consumo,
e pubblicitari occulti cercano ovunque testimonial che facciano notizia.

Possibilmente famosi, non importa affatto se di sinistra.

Alla fine diventano i veri protagonisti della campagna,
e a loro si chiede solo di punzecchiare la destra,
foss’anche sulla foggia di un abito o su un’istantanea corrucciata.

Da quando i piani alti hanno partorito questa geniale strategia
non servono più dotti, medici e sapienti di estrazione vagamente gramsciana,
basta una Ferragnez qualunque: attira i giovani, non si dichiara mai di sinistra,
ma schifa quei “fascisti” che snobbano le sue ciabatte pacchiane da duecento euro.



Va bene così, ed è proibito ricordare che la senatrice Ilaria Cucchi, eletta con il voto piagnone,
aveva preso le distanze dal fratello in vita, per poi usarne la memoria nell’urna, e non certo cineraria.


Nell’ex-sinistra si è fatta strada dunque l’idea di sostituire l’ideologia con il marketing.

Non si studiano più le radici socialiste, quasi nessuno ha tempo per farlo.

Basta l’immagine: Aboubakar Soumahoro è nero, dunque perfetto:
eleggilo, sbattilo in prima pagina mentre mostra il fango,
e i politicamente corretti lo vedranno come il paladino,
il liberatore di quegli immigrati con i quali sappiamo come si è comportato.


La stessa scelta della Schlein al posto di un politico vero
rivela quale rivoluzione si voleva innescare:
immagine superficiale, bisex, internazionale, grande oratrice del nulla sottovuoto.

E pure ricca, ma essere anti-fascisti non significa essere poveri.


Citare le ultime gesta di Alain Elkann, non padre, ma nonno di Repubblica,
il quotidiano che un tempo fu di sinistra, sembra una scorrettezza troppo facile.


Ma il piccolo egiziano che sorride pieno di gratitudine verso i suoi sponsor,
quelli che stanno sul fronte opposto di chi l’ha liberato veramente,
è la prova che ormai si è perso il controllo, il segno, il senso delle cose.

Gli regalano una laurea inutile, forse lui neppure sa di che cosa si tratti.

Qualcuno gli suggerisce quello che deve dire in inglese,
perché non conosce la lingua in cui è dottore on-line dell’antichissima università di Bologna,
la città che punisce i ricconi in Panda multandoli se sfrecciano a trentacinque orari.

Patrick si degna di ringraziare il Governo,
certamente gli piacerebbe il volo di Stato ma il cerimoniale vergato dal dottor Balanzone
prevede un aereo proletario, poi festeggiamenti in piazza Maggiore, non certo nella Roma meloniana.


I sapienti del Partito Democratico non hanno trovato di meglio
che scoprire e coltivare personaggetti che poi andranno in Parlamento,
per la gioia di chi ama le storielle a lieto fine.

Ma forse un giorno qualche bocciato dall’Alma Mater
si chiederà se e come il dottor Zaki fosse più preparato di lui,
e qualche trombato alle elezioni vorrà sapere quale formazione politica avesse maturato la senatrice Ilaria.


Insomma, il numero degli eletti del partito
che si definisce democratico
diventa un problema secondario:

quello principale è capire quanti operativi restano,
al netto degli specchietti per le allodole.
 
SECONDA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE MATTARELLA Egregio Presidente, ho ancora riflettuto sulle sue dichiarazioni a proposito dell’“altolà” da lei posto alle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul Covid e sul caso Orlandi. Non m’interessano le sue competenze tecnico-giuridiche e né sapere se lei si sia fatto vaccinare o meno. Correttamente lei vede la Commissione d’inchiesta sulla c.d. epidemia da Covid come uno strumento rivolto ad accertare verità ancora nascoste. Ricordo però le sue ferme sollecitazioni ad adempiere all'obbligo vaccinale in nome della... libertà! Premesso che, a voler seguire il suo ragionamento, la Commissione d’inchiesta non dovrebbe sovrapporsi in alcun modo all’attività giudiziaria, constato che nulla è stato fatto dalla magistratura che anche in questo caso ha confermato nella quasi totalità la sua attitudine a compiacere il potere governativo anche se a scapito della verità e della giustizia. La posizione da lei assunta che poco si concilia con la Costituzione, conduce oggettivamente a non far luce sulle origini della c.d. epidemia, sulla sicurezza ed efficacia dei c.d. vaccini e sulla loro composizione chimica. Così pure impedisce di accertare la verità sulle omissioni della magistratura, sulle responsabilità dei governi che si sono succeduti, su chi si è reso responsabile di circa 450 mila morti nel solo anno 2022; numero calcolato in base ai dati ISTAT confrontati con quelli degli anni da 2018 a 2022. Davvero questo spaventoso numero di morti (equivalente a una strage) è da considerare espressivo di eventi improvvisi e naturali senza correlazione alcuna con i c.d. vaccini? È questo che lei pensa? Inoltre, perché non far luce sulle responsabilità quantomeno politiche e certamente morali di una classe medica che in larga misura è venuta meno al suo giuramento? O dell’informazione che in pari misura ha stravolto la verità? Lei pensa che questo non sia importante o che il problema non esiste? E ci sarebbe ancora da accertare (e, si spera, sanzionare) i tanti conflitti di interessi che hanno coinvolto un significativo numero di virologi veri o falsi. Come vi sarebbero da accertare i rapporti corruttivi che hanno reso ancora più maleodorante l’intera vicenda, anche a livello europeo. Mi riferisco alle modalità di acquisto di c.d. vaccini per miliardi e miliardi di euro. Lei non ritiene importante accertare le intese contrattuali intercorse con le Case farmaceutiche? Lei, tra le tante altre cose, non ritiene importante che una Commissione parlamentare d’inchiesta si pronunci sul famigerato protocollo del Ministero della Salute della “Tachipirina e vigile attesa” che tante morti ha provocato? Oppure accertare il perché del divieto di autopsie e delle precipitose cremazioni dei Defunti, o quel che c’è di vero nelle tragiche scene bergamasche che mostravano file di camion militari che trasportavano cadaveri? Così è stato detto ma nessun accertamento è stato mai svolto. Lei neppure ritiene importante accertare ed eventualmente sanzionare la responsabilità di quei dirigenti dell’AIFA o dell’Istituto Superiore di Sanità che sono venuti meno alle loro pubbliche responsabilità, contribuendo ad accrescere disperazioni e lutti? Non posso contestare le sue autonome scelte in materia di conferimento di onorificenze. Ma mi domando: perché una Commissione parlamentare d’inchiesta non dovrebbe accertare eventuali responsabilità anche del Dottor Silvio Brusaferro da lei insignito di un’alta onorificenza nonostante che erano già emersi i di lui contatti telefonici “extra ordinem” con il non rimpianto Ministro della Salute Speranza Roberto? Perché, egregio Presidente, il Popolo italiano non deve conoscere la verità? Perché la Famiglia Orlandi non deve conoscere la verità sulla tragica sorte di una ragazzina di quindici anni? Lei, egregio Presidente, sarà ricordato per tante cose e anche per questa sua iniziativa che, Costituzione alla mano, è una prevaricazione sulle funzioni parlamentari e sulla volontà di grandissima parte del Popolo italiano. AUGUSTO SINAGRA
Non risponderà mai.
 
Fitch ha downgradato il rating usa e le borse reagiscono. Tutti i nodi vengono al pettine, prima o poi, dice il proverbio. Questo è come un buchino in una diga. Lentamente diventa un bucone. Gli Usa spendono senza freno in barba a qualunque regola di bilancio. Se il mondo si rende conto che questi operano come padroni incontrastati e inizia a perdere fiducia....... Altro che lehman brothers. Il dollaro diventerà carta straccia.
 
E d'altra parte, come sono caduti in basso, lo si evince anche da questo :

Le accuse rappresentano un momento straordinario nella storia degli Stati Uniti:

un ex presidente,
che si trova nel pieno della sua campagna elettorale per tornare alla Casa Bianca,
è accusato di aver usato il suo potere
per sovvertire la democrazia e restare al suo posto,

nonostante il voto espresso da più di 150 milioni di americani.


L’incriminazione arriva più di due anni e mezzo dopo l’insurrezione a Washington dei sostenitori trumpiani,
alimentati dal comizio infuocato del tycoon, che assaltarono i palazzi del Congresso, a Capitol Hill.

Ma i tentativi di Trump di bloccare la certificazione della vittoria del suo rivale, Joe Biden, non sono finiti qui,
almeno dal punto di vista giudiziario:

il tycoon dovrebbe essere incriminato anche dalla procura di Fulton County, Georgia,
per aver tentato di ribaltare il risultato elettorale di quello Stato chiave nella corsa presidenziale.

L’atto di incriminazione verrà presentato probabilmente questo mese.

E Trump, come sempre, lo anticipeerà con un post sulla sua piattaforma privata.
 
Adesso è cambiata la linea. Stravolta completamente.

Meteo, Ciclone Circe porta l'autunno: allarme anche al Sud Italia​

 
Ha soddisfatto in pieno le aspettative l’audizione al Congresso dell’ex socio di Hunter Biden, Devon Archer,
che lunedì, davanti alla House Oversight and Accountability Committee ha confermato le anticipazioni del New York Post
Essenzialmente la sua testimonianza conferma che il presidente Usa Joe Biden
ha mentito ai media e al pubblico americano
quando ha affermato di non essere a conoscenza degli affari di suo figlio
e di non essere stato mai coinvolto in conversazioni con i suoi soci d’affari stranieri.

Da vicepresidente degli Stati Uniti,
ha partecipato a più di venti tra cene e telefonate
con Hunter Biden e i suoi soci d’affari stranieri.
 

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