Ahahahahahah chi può dire di conoscerle tutte ?
Una ricerca del meritorio Ufficio studi della Cgia di Mestre,
secondo la quale in Italia vigono 160mila leggi,
dieci volte il numero complessivo (15.500) di quelle in Francia, Germania, Regno unito.
160mila atti normativi (71mila nazionali e 89mila regionali e locali)
non possono non interferire o, peggio, coartare la libertà personale,
la proprietà privata, l’economia di concorrenza, la responsabilità individuale,
a tacere che scambiare l’imperio del diritto con l’imperio della legislazione
è una follia tipica del positivismo giuridico.
Le procedure, a cui sottopone i cittadini questa pania di norme,
comportano per loro altresì un costo che la Cgia quantifica in 103 miliardi l’anno.
Quale individuo, pur vivente in uno Stato democratico con un accettabile grado di autonomia,
può essere soddisfatto e della democrazia e della libertà,
se deve districarsi in una giungla di adempimenti costosi e defatiganti
per intraprendere una qualsiasi attività economica alla quale pure ha sacrosanto diritto
oppure per beneficiare semplicemente delle posizioni conferitegli dal suo status di cittadino?