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Ahahahahah che fine.

"cretina" è stata fermata fuori dall'Eurovision, manifestava per la Palestina,
contro Israele, gridavano “vergogna”, Greta con la kefiah al collo, boh,
per capire cosa c'entri il millenarismo ecologista della Thunberg con la Palestina
bisogna davvero arrendersi al conformismo più superficiale
di chi non ha la più pallida idea di cosa si tratti
né quando si parla di Palestina né quando si parla di ambiente.
 
Fuori da questa europa. Aprite gli occhi.
Imposizioni rientro deficit servono solo a creare recessione e miseria,
nella quale entreranno gli speculatori e noi svenderemo i nostri capitali e gioielli.


Si fa più chiara l’attesa sull’impatto per i conti italiani delle nuove regole economiche europee.

L’idea è che si vada verso una richiesta di aggiustamento strutturale dello 0,5-0,6% del Pil in 7 anni,
un valore pari a circa 10 miliardi l’anno
:
in altre parole una capacità di spesa che si farà più stretta dall’anno prossimo in poi,
e che, dopo l’indicazione della Commissione Ue, influenzerà anche gli anni successivi.

Dopo settimane di incognita sull’impatto concreto di alcuni dei molti paletti
e salvaguardie via via inserite su richiesta dei Paesi frugali
,
quel che sta emergendo secondo più fonti europee convergenti
è l’idea che alla fine si vada comunque verso un conto da circa 10 miliardi per Roma.

Non dovrebbero esserci richieste di correzione diverse
all’applicazione del cosiddetto ‘braccio preventivo’ del Patto,
che per l’Italia prevedrà piani di spesa che garantiscano da subito un calo del debito pubblico
per almeno l’1% all’anno, e del cosiddetto ‘braccio correttivo’,
che chiede un aggiustamento strutturale del deficit per almeno lo 0,5% del Pil
per farlo rientrare entro il 3% del Pil (al 7,4% a fine 2023 secondo Eurostat).

“Sarà un risultato convergente anche se i due regolamenti non lo prevedono esplicitamente”,
ha spiegato un alto funzionario europeo.

La ‘traiettoria’ sarà data a Roma dalla Commissione il 21 giugno,
partirà poi un dialogo tecnico,
con la presentazione quindi del piano pluriennale di spesa entro il 20 settembre.

 

Quanto alla procedura per disavanzo eccessivo,​

formalmente sarà aperta il 19 giugno,​

a stretto giro la Commissione dovrebbe dare la propria opinione,​

mentre dovrebbe arrivare solo a novembre​

la raccomandazione per il rientro del deficit:​

gli step della procedura per disavanzo previsti dai trattati prevedono​

relazione, parere, e raccomandazione, quando cioè Bruxelles presenta il ‘conto’.​

Nei primi tre anni di procedura verrà tenuto conto del maggior costo degli interessi.​

Alla fine comunque il punto di caduta è atteso attorno ai 10 miliardi,​

salvo diverse elaborazioni sulla ‘traiettoria’​

che già nelle prossime quattro settimane usciranno dagli uffici della Commissione.​

Se poi il tendenziale di spesa sarà diverso Roma ne dovrà tener conto.​

Ovviamente l’indicazione Ue dovrà poi essere tenuta in conto anche negli anni successivi.​

 
Il sindaco Beppe Sala ha ammesso che la città da lui amministrata
ha un evidente problema di sicurezza.

Caspita non sfugge proprio nulla al nostro sindaco,
sono anni che i milanesi fanno presente questa situazione,
ma bastava che i radical chic del centro stessero bene e fossero sicuri,
adesso che i problemi sono anche dentro la roccaforte rossa e toh, abbiamo un problema !!
 

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