«Quanto accaduto finora a seguito delle proteste
lascia immaginare che potrebbe concludersi con un'archiviazione»
a dirlo è l'eco attivista Annalisa Gratteri, una delle portavoci italiane di «Extinction Rebellion»,
il gruppo che vuole salvare il mondo dal cambiamento climatico.
Loro, che tingono di verde le acque dei fiumi,
che vanno avanti a blocchi stradali,
sono sicuri che le conseguenze delle azioni finiranno in archiviazioni dei magistrati.
E dove lo scrivono? Sul sito di Magistratura Democratica.
Ed è così che Gratteri viene ospitata come giornalista su Questione Giustizia,
quella che dovrebbe essere una rivista dedicata al diritto
ma che sembrerebbe l'organo di propaganda dei compagni di sinistra.
Procedimenti che per gli attivisti mirano a «impedire l'esercizio del diritto democratico di protesta».
Una posizione netta contro il Governo e le sue azioni
che sembra trovare appoggio nelle pagine del giornale di Md.
«La politica e le forze dell'ordine hanno reagito criminalizzando il movimento,
attraverso denunce pretestuose quasi sempre archiviate dalla magistratura», si legge.