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Soldi? Ma con tutte le sanzioni che funzionano, il deprezzamento del rublo ecc.
La Russia dovrebbe essere in bancarotta però finanzia....
Noto una leggerissima contraddizione
Gli stati hanno una cosa che si chiama zecca di stato. Possono stampare soldi finchè vogliono. Fino al limite che si raggiunge quando quelli che accettano quei soldi cominciano a non accetarli piu.
 
BUFFONI

Se i dazi alle nostre imprese

le impongono le barriere comunitarie vanno bene,

se li minaccia Trump diventano infernali
 
Stupisce la reazione europea all'annuncio americano di imporre tariffe a partire da aprile.

Tutti questi epigoni di Adam Smith o Luigi Einaudi,
in quale buco si sono nascosti negli ultimi venti anni?

Come ha ricordato solo poche settimane fa Mario Draghi,
citando un recente studio del Fondo monetario internazionale,
le barriere interne ai 27 Paesi della Ue
equivalgono a un dazio del 45% sui beni manifatturieri
e una tassa del 110% sui servizi.


Tanto che i 27 preferiscono commerciare con Paesi extra Ue.

Insomma perché sono stati silenti fino ad ora?

Il sospetto è che se i dazi alle nostre imprese le impongono le barriere comunitarie vanno bene,
se li minaccia Trump diventano infernali. Ma non basta.

Solo due giorni fa, guarda caso, la Commissione europea
ha detto di volere attenuare gli effetti del CSRD e poi del CSDDD e ancora del CBDM.

Questi fenomenali burocrati si inventano sigle per non parlare chiaro.

Sono tre direttive che equivalgono a dazi e a costi in più per le imprese europee rispetto ai concorrenti.


Con la prima
obblighiamo a costosissime rendicontazioni finanziarie le nostre aziende,

con la seconda
pensiamo di controllare la qualità delle catene produttive

e la terza
è una vera e propria tassa sul 90 per cento degli importatori di merci.

Il commissario Dombrovskis ha promesso di cancellarle
(nonostante sia stato complice nell'introdurle)
ammettendo che «sono obblighi di rendicontazione molto onerosi».

Si calcola che la cancellazione della sola prima sigla
valga più di 6 miliardi di costi in meno per le imprese europee.



La morale di questa storia è molto semplice.

Ci lamentiamo dei minacciati dazi di Trump,
ma facciamo finta di non averne di peggiori in casa nostra:

e che per di più li applichiamo alle sole imprese comunitarie.
 
Ma sono ridotti proprio male male

Bufera sull’ennesima follia gender.

Questa volta il caos è scoppiato a Napoli, nell’Istituto Comprensivo A.S. Novaro-Cavour
che ospita materne, elementari e medie.

In una circolare diffusa a genitori e alunni
la parola “bambini” è stata sostituita da “bambin*” con l’asterisco finale.

Il simbolo della comunità Lgbt – insieme alla schwa –
per annullare i generi e cancellare la distinzione tra uomo e donna.


Ma l’integralismo arcobaleno non è passato inosservato.
 
L’avvocato Angelo Pisani ha chiesto un’ispezione ministeriale e le dimissioni "dei responsabili di tali iniziative".

"Va oltre ogni immaginazione il limite cui possono spingersi le ideologie.
Tutto ciò diventa più pericoloso se ad esserne condizionati sono coloro il cui compito
è quello di proteggere la serenità e la crescita dei bambini.
Ma proprio questo è accaduto in una scuola d'infanzia, elementare e media dei Colli Aminei,
a Napoli: bambin* con l'asterisco, come per indicare che esistono anche scolaretti di sesso incerto
e che questo sarebbe 'normale’"

le parole del coordinatore della Commissione diritto degli affetti del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli.

Secondo l’avvocato questo genere di condotte “provoca turbamento nei bambini ed orrore nei genitori”.
Scelte inammissibili e illegittime, il j’accuse di Pisani:
“Partirà da Napoli una richiesta di intervento al ministro ed a tutte le istituzioni competenti,
nonché una campagna nazionale a tutela dell'infanzia, che non può essere sconvolta dai fanatismi ideologici del momento".
 
"siamo fortemente convinti che la propaganda gender non debba trovare spazio in certi contesti a partire da quello scolastico,
e ci siamo già opposti a questa deriva facendo approvare una risoluzione a mia prima firma
per impegnare il Governo a legiferare in maniera chiara e inequivocabile.
Ma di fronte all'ennesimo episodio che vede il proliferare della teoria gender nelle nostre scuole,
abbiamo il dovere di portare avanti questa battaglia di civiltà e buonsenso”

“Non permetteremo mai, tanto meno in ambienti preposti alla formazione dei nostri bimbi,
che si provi a cancellare le differenze di genere: giù le mani dai bambini.
Esistono maschio e femmina, non asterischi.
Ci opporremo sempre a vergognosi tentativi di indottrinamento. Fuori dalle scuole l'ideologia gender".
 

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