Omotransfobia, una legge che non reprime la libertà d’espressione - Riforma.it
Il disegno di legge Zan solleva un dilemma assai arduo che richiama una delle grandi questioni capaci di sottoporre a verifica la qualità delle democrazie contemporanee. Ovvero, il bilanciamento tra due (o più) diritti entrambi meritevoli di tutela, entrambi riconosciuti dalla nostra Carta...
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" ... la legge contro la omotransfobia introduce un meccanismo di protezione speciale, che permette di sanzionare più efficacemente quelle condotte discriminatorie o aggressive dettate – oltre che da «motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi» (come già nella legge Mancino) – dall’ostilità per ragioni di «sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità». Con una cruciale differenza rispetto alla sanzione dei comportamenti correlati al primo catalogo («motivi razziali...»), il secondo catalogo («motivi di sesso...») non sanziona la mera propaganda e limita la punibilità alle sole condotte istigative: connotate dunque da una maggiore prossimità e potenzialità lesiva rispetto al bene protetto, ovvero la dignità delle vittime. Viene salvaguardata così la piena libertà di pensiero e di espressione richiamata nell’art. 4, dove si legge che «sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti». "