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Ahahahahahahahah

La polemica sul trattamento riservato da Romano Prodi alla cronista di Mediaset Lavinia Orefici,
alimenta i sospetti di una guerra sotterranea tra il Professore e la segretaria del Pd Elly Schlein.

Voci, dubbi, complottismo.

Con il corpaccione dem, soprattutto di rito riformista,
che è rimasto spiazzato dalla messa in onda, da parte di DiMartedì,
del video che prova il contatto fisico tra Prodi e la giornalista.


Il fatto che a trasmettere il filmato sia stata una trasmissione di certo non tacciabile di vicinanza al centrodestra,
è benzina per il confronto interno ai dem.

E non manca, nel Pd, chi evoca trame che vedrebbero la tensione sottotraccia
tra la segretaria e il suo (ex) mentore dietro la diffusione del video definitivo sul caso Prodi-Orefici.

«Schlein vuole impallinare Prodi come i 101 sul Quirinale?», si chiedono i maliziosi.
 
Il filmato è inequivocabile e costringe Prodi a delle scuse a metà, con una tempistica tardiva.

«Mi sono reso conto, vedendo le riprese, di aver trasportato quasi meccanicamente quel gesto in un ambito diverso.
Ho commesso un errore e di questo mi dispiaccio.
Ma è evidente dalle immagini e dall'audio - dice Prodi - che non ho mai inteso aggredire, né tanto meno intimidire la giornalista».
 
Mettiamolo bello chiaro :

Acqua,
cibo,
occhiali da vista,
documenti d'identità,
torcia,
fiammiferi,
accendino,
coltellino svizzero,
medicine,
contanti,
caricatore,
powerbank,
radio
e carte da gioco per distrarsi.

Questo è il pacchetto indispensabile consigliato da Hadja Lahbib.

La Commissaria europea alla gestione della crisi
ha elencato le cose da raccomandare ai cittadini europei per sopravvivere per 72 ore in caso di crisi.


Il tutto in un video, francamente sconcertante.
Un video che, in un certo senso, dà la cifra di quanto questa Ue sia... spacciata.
 
Nella comunicazione si legge che

«in caso di interruzioni estreme e blackout, il periodo iniziale è il più critico»,

per questo la Commissione proporrà linee guida per tutti gli Stati membri
per raggiungere un'autosufficienza della popolazione di almeno 72 ore ma non solo.

Stoccaggio di forniture essenziali,
pianificazione delle crisi,
fornire la disponibilità di rifugi,
approntare misure per garantire la disponibilità di terreno e spazi
e altre misure per proteggere persone, animali e proprietà
saranno illustrate a tutti gli Stati tramite campagne e attività mirate.


Oltre, ovviamente, a un piano di preparazione per servizi
come ospedali, scuole, trasporti e telecomunicazioni
con la proposta di costruire una piattaforma di coordinamento comune.


Perché non succede, si spera. Ma se succede, c'è poco da ridere.

E molto da fare.

Ben più che prepararsi uno zainetto.
 
Mettiamolo bello chiaro :

Acqua,
cibo,
occhiali da vista,
documenti d'identità,
torcia,
fiammiferi,
accendino,
coltellino svizzero,
medicine,
contanti,
caricatore,
powerbank,
radio
e carte da gioco per distrarsi.

Questo è il pacchetto indispensabile consigliato da Hadja Lahbib.

La Commissaria europea alla gestione della crisi
ha elencato le cose da raccomandare ai cittadini europei per sopravvivere per 72 ore in caso di crisi.


Il tutto in un video, francamente sconcertante.
Un video che, in un certo senso, dà la cifra di quanto questa Ue sia... spacciata.

In questo caso i contanti vanno bene..... ma che vadano tutti al diavolo per l'eternità
Sono patetici falsi e meschini
 
Nella comunicazione si legge che

«in caso di interruzioni estreme e blackout, il periodo iniziale è il più critico»,

per questo la Commissione proporrà linee guida per tutti gli Stati membri
per raggiungere un'autosufficienza della popolazione di almeno 72 ore ma non solo.

Stoccaggio di forniture essenziali,
pianificazione delle crisi,
fornire la disponibilità di rifugi,
approntare misure per garantire la disponibilità di terreno e spazi
e altre misure per proteggere persone, animali e proprietà
saranno illustrate a tutti gli Stati tramite campagne e attività mirate.


Oltre, ovviamente, a un piano di preparazione per servizi
come ospedali, scuole, trasporti e telecomunicazioni
con la proposta di costruire una piattaforma di coordinamento comune.


Perché non succede, si spera. Ma se succede, c'è poco da ridere.

E molto da fare.

Ben più che prepararsi uno zainetto.
Invece di cercare di andare d'accordo ed evitare guerre, ci dicono di prepararci alla guerra. I ns politici sono da neuro
 
Un bel cassonetto dei rifiuti è ancora più green ed economico.
Completamente andati.


Le case green? Si costruiscono con i container da smaltire


Dai paesi del Nord Europa, da sempre più avanzati nello sviluppo di soluzioni abitative più ecologiche, arriva l’esempio di Keetwonen, in Olanda il più grande complesso di case fatte con container, destinate ad offrire una soluzione economica a circa 1.000 studenti, in una città come quella di Amsterdam, dove i prezzi degli affitti sono piuttosto elevati. In Danimarca, c’è un altro progetto, il CPH Village, mini-appartamenti per studenti anche questi costruiti con container dismessi, con una spesa media del 30% inferiore rispetto a case tradizionali.
Uno dei principali è il basso costo, considerando che una casa in container varia tra 800 e 1.500 euro al metro quadrato, a seconda del livello di finitura e degli impianti installati.
 

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