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Questi sotto si stanno impegnando ad imparare l'alfabeto muto...ed era ora...
Sono ancora alla A ( annammo bene??!!! )


Vedi l'allegato 761147

Questi altri....che non capiscono un c@zzo ( e non ci vuole un gegno per capirlo ), perché l' ebete ha tratti somatici inconfondibili


Vedi l'allegato 761148

Fanno del popolino pirla ciò che vogliono...
L' equazione non è molto positiva per chi si arrovella a cercare di difendere chi comunque se li inchiappettera'.....

Non rimangono altro che le mani di Dio ...
AMEN
Vedi l'allegato 761151

mi hai fatto ridere 😂 😂 tra alfabeto muto e "gegno" c'è dell'ingegno 🤣

Arrivò un giorno un genio, tutto brillante,
con idee grandi e un piano affascinante.
Pensò: "Unire l'alfabeto e il mio ingegno!
creerò una magia, un'opera da sogno!"
Iniziò l'era del nuovo GEGNO

e' stato geGNAle 😘
 
Sempre loro, vogliono essere spianati per la terza volta.


PORSCHE VALUTA IL RIENTRO NEL SETTORE DEGLI ARMAMENTI
Per ragioni non specificate, l'articolo pubblicato il 2 aprile sulla rivista tedesca EST (Europäische Sicherheit & Technik), è stato rimosso. È ancora leggibile qui (https://web.archive.org/web/2025040...gt-den-wiedereinstieg-ins-ruestungsgeschaeft/):

Dopo le perdite di miliardi dello scorso anno, sia nel proprio gruppo che in Volkswagen, la holding di asset è alla ricerca di nuove aree di business. Anche il rientro nel settore degli armamenti è sul tavolo.
Dopo un anno negativo per l'industria automobilistica, Porsche SE Holding, che è quotata in borsa e detiene una partecipazione del 31,4% in Volkswagen e una partecipazione del 25% in Porsche, deve registrare una perdita netta di 20 miliardi di euro. Di conseguenza, i manager insistono su dure misure di austerità e sono alla ricerca di nuove aree di business. Oltre alle infrastrutture, è in discussione anche l'ingresso nel business degli armamenti, che in realtà è un rientro.

Porsche non è estranea alla Bundeswehr. A partire dal 1958, la Dr. Ing. h.c. F. Porsche GmbH sviluppò il nuovo carro armato standard per la giovane Bundeswehr come appaltatore generale con la denominazione "Tipo 814". Questo progetto incorporava i risultati degli sviluppi della guerra mondiale, in cui l'ufficio di progettazione Porsche era stato coinvolto, soprattutto nell'area del telaio. Per la sua messa in servizio ufficiale nell'ottobre 1963, il carro armato principale fu battezzato "Leopard" e consegnato alle truppe.
Porsche cercò anche di ottenere un ordine dalla giovane Repubblica Federale Tedesca con un altro veicolo, la Porsche Type 597. Il veicolo era un fuoristrada a carrozzeria aperta, noto anche come "Kübelwagen". Come è tipico per Porsche, questo era alimentato da un motore boxer a quattro cilindri raffreddato ad aria della Porsche 356 civile. Nella prova truppe, Porsche fu sconfitta dalla concorrenza: la DKW Munga dell'allora Autounion (ora Audi AG) fu introdotta nella Bundeswehr nel 1956 come "camion da 0,25 a gl", le ultime unità furono ritirate a metà degli anni '80.

Anziché contratti di sviluppo concreti, Porsche Holding SE è inizialmente interessata alle partecipazioni societarie. Dal 2024, ad esempio, detiene una partecipazione milionaria a due cifre nella startup di droni Quantum-Systems, che sviluppa droni. Questi sono utilizzati anche in campo militare e i risultati e gli sviluppi della guerra contro l'Ucraina illustrano il potenziale dei sistemi di droni autonomi.
Secondo quanto dichiarato dal consiglio di amministrazione sulla rivista Manager, per tali investimenti sono attualmente disponibili circa due miliardi di euro di liquidità.
Il riarmo è l'ultima carta che è rimasta da giocare alla Germania per mantenere in vita per qualche anno ancora un modello industriale diventato proverbiale nel dopoguerra, ma ormai arrivato al capolinea. E poiché ne va anche della vita di migliaia di operai e lavoratori, è difficile pure fare un'opposizione nella società. Capite bene, quindi, perché a Merz serve agitare continuamente lo spettro di una Russia sul punto di invaderci. Per la Germania è vitale. Se questo rappresenti un pericolo per l'Europa e per il mondo è argomento su cui varrebbe quanto meno soffermarsi a riflettere.
 
Alle 10:38 di New York,

il Brent era scambiato a 70,21 dollari, con un calo del 6,32%,

mentre il WTI era a 66,80 dollari, con un calo di quasi il 7%.

Il doppio colpo è arrivato mentre l’OPEC+ ha rinunciato a un aumento a sorpresa della produzione.
 
La colonna Tariffs charged to USA è semplicemente falsa
La tabella ha 3 colonne, tu ne riesci a leggere ben 2, quindi fossi in te sarei già ampiamente soddisfatto, stai imparando.

Ma la terza non ti entra e quindi sfrizioni come un ottantenne sulla Punto…non riesci a mettere insieme il tutto…e tutto
questo perché ieri alla tv hai sentito dire che la colonna tariffs charged to USA è fuorviante e quindi vieni qui a fare il figo.
 

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La tabella ha 3 colonne, tu ne riesci a leggere ben 2, quindi fossi in te sarei già ampiamente soddisfatto, stai imparando.

Ma la terza non ti entra e quindi sfrizioni come un ottantenne sulla Punto…non riesci a mettere insieme il tutto…e tutto
questo perché ieri alla tv hai sentito dire che la colonna tariffs charged to USA è fuorviante e quindi vieni qui a fare il figo.
Le tabelline hanno 10 colonne e le capisco benissimo.

1743782269453.png
 
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