Val
Torniamo alla LIRA
Ue, la Commissione per le libertà chiude la bocca al Tempo ma non a Ranucci e Lgbtqa+
Porte chiuse per il Tempo quando si parla di libertà di stampa.Non suona come un paradosso, lo è proprio. Comunque, è accaduto davvero.
Precisamente questo:
oggi il direttore del Tempo - Tommaso Cerno - avrebbe dovuto partecipare a un incontro sulla libertà di stampa in Italia
presso la commissione Libe del Parlamento Europeo.
Ma il «Gruppo di monitoraggio sullo stato di diritto» dell’organismo, presieduto dalla belga Sophie Wilmès,
ha «respinto» il suo nominativo.
Così come sono stati respinti
l’Associazione Giornaliste Italiane e il movimento Pro Vita.
Come prova di pluralismo, per un organismo
che dovrebbe monitorare il suo rispetto non è il massimo,
ma si tratta di una delle tante contraddizioni cui i Palazzi europei negli anni ci hanno abituato.
Oggi ci sarà una conferenza stampa in merito, dove interverranno, oltre a Cerno,
il co presidente del gruppo Ecr Nicola Procaccini, Alessandro Ciriani,
e poi i rappresentanti «esclusi» delle due associazioni, Biancospino e Coghe.