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Questi viaggiano in coppia con quelli sopra ....

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Vergognoso. Hanno demolito tutti i fabbricati che erano costati un'occhio della testa
ed ora l'altro occhio cadrà con tutti questi costi di demolizione.
Farabutti.

E' iniziata la demolizione della Vela Rossa a Scampia​

 
Un piccolo passo .....

Il centro sociale Askatasuna di Torino è stato sequestrato e sgomberato nella mattinata di oggi dalla Digos,
al termine di una perquisizione disposta nell’ambito delle indagini sugli assalti avvenuti nei mesi scorsi durante manifestazioni pro-Pal.

L’inchiesta riguarda, in particolare, gli attacchi alla sede del quotidiano La Stampa, alle Officine grandi riparazioni (Ogr)
– durante una manifestazione di settembre scorso per la Flotilla – e agli stabilimenti Leonardo.

A commentare l’operazione è stato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi,
che ha affidato a un post su X la valutazione dell’intervento:

“Sgomberato il centro sociale Askatasuna di Torino.
Dallo Stato un segnale chiaro: non ci deve essere spazio per la violenza nel nostro Paese”.
 
L’edificio di corso Regina Margherita 47, occupato dal 1996 .

All’alba, all’interno della struttura, gli agenti hanno individuato sei attivisti al terzo piano, in una porzione dichiarata inagibile.

Una presenza che, secondo quanto emerso, ha fatto decadere l’accordo avviato dal Comune con un comitato di garanti
per un progetto di gestione condivisa dei beni comuni.

Nelle ore successive allo sgombero sono intervenuti operai incaricati di sigillare gli accessi dell’immobile.

Alcuni attivisti, accompagnati da un’avvocata,
hanno chiesto di poter rientrare temporaneamente nei locali per recuperare due gatti e alcuni effetti personali:
l’accesso è stato consentito sotto la supervisione della Digos.

Il traffico su corso Regina Margherita risulta bloccato, sia per i mezzi privati sia per il trasporto pubblico.
 
L’operazione di polizia giudiziaria, avviata all’alba e tuttora in corso,
comprende complessivamente otto decreti di perquisizione, uno dei quali proprio nei locali di Askatasuna.

I reati contestati includono danneggiamento, imbrattamento, invasione di edifici, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.


È stato il Comune di Torino in primis a far cessare il patto con il centro sociale.

“Le perquisizioni partite questa mattina all’alba al centro sociale Askatasuna e nelle case degli estremisti rossi
sono il primo giusto passo per chiudere definitivamente un capitolo di odio e violenza che da troppi anni tiene Torino sotto assedio”.
 
L’attuale linea dei più grandi partiti d’opposizione, Partito democratico e Movimento 5 stelle,
non aiuta certamente il sistema politico a imboccare la strada sempre più obbligata di una riduzione della spesa pubblica corrente.

Una spesa corrente che, anche a causa del grave problema demografico che ci affligge oramai da decenni,
solo dal lato previdenziale assorbe circa il 18 per cento del Prodotto interno lordo;
livello difficilmente sostenibile nel medio e lungo periodo.

Ebbene, questa opposizione anziché incalzare il centrodestra sul tema che a nessun politico di professione piace,
ovvero l’alleggerimento di un perimetro pubblico che assorbe ben oltre metà del reddito nazionale,
rilancia la sua ben nota inclinazione a promettere pasti gratis per tutti.


Una ricetta che quando hanno governato gli epigoni di Beppe Grillo
ci è costata un colossale buco di bilancio,
quantificato a regime in oltre 200 miliardi di euro
.


In particolare, la segretaria pasionaria dem, criticando alcune dichiarazioni della premier Giorgia Meloni,
espresse in chiusura della kermesse di Atreju, ha rispolverato l’antico pauperismo di stampo marxista,
sostenendo che i frigoriferi degli italiani sarebbero desolatamente vuoti.

Tuttavia, ha poi sostenuto in soldoni, l’alternativa per riempirli c’è, sottintendendo il cosiddetto campo largo,
e sarebbe assolutamente pronta e perfettamente in grado di trasformare il Paese in un luogo di grande prosperità.

Ma anche alcuni esponenti dei suoi alleati serpenti del M5s
(che sono così fedeli al patto di ferro col Pd
che in Europa hanno votato per togliere l’immunità
alla dem Alessandra Moretti, indagata nell’inchiesta Qatargate)

in questi giorni imperversano sulle varie emittenti televisive replicando, spesso con atteggiamenti più ruspanti,
la linea schleiniana, vestendo i panni di improvvisate dame della carità che,
quasi magicamente una volta tornati nella stanza dei bottoni, riempiranno a costo zero i carrelli della spesa degli italiani.
 
Ahahahahahahahah

In questo inguardabile profluvio di demagogia da mercato rionale,
della serie se piove il Governo è sempre ladro, qualcosa sembra muoversi dentro il Pd.

Infatti, la sempre più sparuta minoranza riformista ha paradossalmente accolto con piacere
la confluenza di Stefano Bonaccini nella maggioranza che appoggia la segretaria,
sostenendo che il politico, a cui la Schlein riuscì a strappare la guida del partito grazie anche al voto dei non iscritti,
non era in grado di alimentare il dibattito interno dato che le sue posizioni erano sempre in linea con quelle della stessa segretaria.

In ultima analisi, si ha la sensazione che una buona parte dei dirigenti del Pd
stia solo aspettando che arrivi la prima vera batosta elettorale per compattarsi
su una posizione di aperta critica alla linea dei pasti gratis fin qui sostenuta da Elly Schlein.

Batosta che potrebbe già arrivare con il referendum sulla giustizia.

Tutto dipenderà dalla quantità di consensi che, vista la quasi scontata vittoria del sì,
i sostenitori del no, tra cui lo stato maggiore piddino, riusciranno a raccogliere.
 
Lasciata in un cantuccio tra le pinzillacchere politicanti, - Lilli Gruber, drammaticamente sputtanatasi con l’egotico e osceno atto di autocelebrarsi (le sue non sarebbero giammai opinioni, ma verità rivelate)- i più emotivi e tremebondi opinatori di sinistra
sono atterriti dalle abnormi fuoruscite proPal di Francesca Albanese,
la santissima Immacolata, Addolorata, Ausiliatrice, Madonna di Hamas.

Anzi, i più patetici la dipingono, per le sue verbose deflagrazioni sismiche, come la migliore alleata del governo Meloni.

Ogni volta che Albanese esterna fuoco e flotilla ‒ lamentano ‒
Giorgia si rafforza e guadagna punti, visto che nel centrodestra manca una simile devastante citrulla proBallista.
 
Come sempre i crocerossini sinistronzi stravedono o mentono, oppure semplicemente si sbagliano.

Francesca è l’anima stessa della sinistra.
Ed è anche contigua ai presunti e sedicenti intellettuali e maestri di superiorità morale,
che occupano cattedre e rettorati universitari, per motivazioni partitiche, niente affatto culturali.

Ed è pure prossima a tutti gli ebrei alieni sputati dal pianeta Marte, pardon, Marx,
il primo ebreo antisemita, i quali maledicono Netanyahu, augurandogli il linciaggio.

In questo senso, stante la sinergia con israeliti ferocemente antisionisti
(è tipico degli odiatori di ebrei vantare ottimi rapporti con un amico ebreo),
Francesca non è neppure classificabile come antisemita,
rimanendo solo icona forcaiola del campo largo.
 

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