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Una mia collega mi ha raccontato che, al suo paesello (provincia di Caserta), due coniugi entrambi insegnanti avevano "industrializzato" bene la faccenda.
Per un dipendente pubblico part-time, il reddito in nero può rappresentare anche il doppio dello stipendio legale.
E più del doppio se consideri che, ovviamente, il nero non ti impone di pagare le tasse e ti consente di avere altre agevolazioni basate sul reddito "ufficiale" tipo ISEE): sconti su iscrizione dei figli all'università, bonus (mortacci loro) sulle auto elettriche ecc..

togli il contate e risolvi, pensa gli spacciatori che fine fanno
 
Ahahahahahah siete proprio messi male male.
D'altra parte ve la prendete con il fornaio ............

Il primo partito è Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni,

con l'ennesimo balzo in avanti rispetto alle ultime rilevazioni:

ha fatto registrare un netto +1%, passando dal 26,7% al 27,7%.
 
La sinistra è sempre uguale a se stessa:

quando perde, rinfocola animi e libera i propri scagnozzi per le strade.


Succede negli Usa, dove i Blm e Antifa, una volta che ha vinto Biden, sono stranamente silenziosi.

Succede in Italia dove, appena ha vinto la destra, iniziano le manifestazioni violente.
 
Acquisti con scontrino qui dicono che è 3.600 euro la soglia di identificazione.


Se vuoi sconfinare nell'illegale facile, anche con la fattura, fino a 10K dai dati falsi e paghi in contanti, nessuno ti trova mai più.
Adesso invece, inutile dare dati falsi, sopra i 2K hai la transazione telematica che ti identifica.

Se paghi col contante per il fisco diventa più difficile (se non impossibile) capire se quello che spendi è congruo con quello che dichiari.
Comunque coerente con la strategia di perseguire solo i grandi evasori che ha dichiarato, certo che se lasci perdere i piccoli e non becchi i grandi ... :titanic:
In effetti il contante consente margini di manovra in più a chi vuole evadere, ma fornire dati falsi in fattura sembra più qualcosa da crimine organizzato che da piccolo evasore, il quale non la vuole proprio la fattura.


A proposito di congruità, qualche giorno fa era uscito un articolo sui figli dei boss che ostentavano sui social la loro ricchezza e molti si chiedevano appunto l'origine di tanto lusso considerando i magri stipendi che dichiaravano i padri. E' tutto lì, alla luce del sole con migliaia di followers e nessuno fa nulla neanche adesso che c'è il tetto al contante basso.
 
Dobbiamo a malincuore prender atto di una sinistra ‘democratica’

che non ha alcun rispetto né per la democrazia, né per il voto popolare,

né accetta di indossare l’abito prezioso della ‘opposizione’

ma conosce solo rancore per i vincenti e i ‘fumi’ delle proteste.



Negli anni di Trump alla Casa Bianca le proteste e occupazioni di interi centri storici cittadini,
con la complicità di amministrazioni comunali ‘democratiche’ e tolleranti,
la creazione di ‘città santuario’ dove si concedevano liberi sfoghi alle occupazioni e saccheggi vandalici,
le manifestazioni create ad arte dal neonato BLM, movimento scomparso dopo la vittoria di Biden.

Come ha descritto un anno fa il Washington Post, negli anni di Trump alla Casa Bianca
si è registrato il più alto numero e la più imponente diffusione delle proteste antigovernative nella storia degli Stati Uniti d’America.

Sarebbe necessario l’intero numero solo per riportare lo sterminato elenco, seppur parziale, c
he si trova alla pagina di Wikipedia alla pagina relativa alle proteste finanziate, organizzate e promosse dai grandi finanziatori liberal,
dal partito dei Democratici e da improbabili leader protestatari, contro l’allora Presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump.


Certamente, il Black Lives Matters che è stato il principale motore delle proteste contro Repubblicani e Trump,
ora ha dismesso qualunque significativa battaglia per la parità razziale a causa dei continui scandali finanziari
ed appropriamento indebito di decine di milioni di dollari da parte dei leader.

Dall’inizio di quest’anno, lo abbiamo descritto più volte, finanziatori e politici Dems
hanno creato e appoggiato la protesta, abortista, antifascista, e vandalica che sta mettendo a ferro e fuoco,
a rischio della vita, chiunque sostenga la dignità della vita umana del concepito.

Mentre con la guerriglia contro Trump, i Dems ed i loro finanziatori e mass media,
combattevano il nemico assoluto (seppur eletto dal popolo),
in quest’ultimo anno, gli stessi Dems, incapaci di governare la complessità del mondo e risolvere i problemi del proprio paese,
mantengono vivo lo spettro del nemico Trump e vi aggiungono intimidazioni e minacce della vita a chiunque si opponga ai loro diktat.
 
Anche i nostrani Dermocratici e le sinistre italiane si stanno dimostrando ottimi maestri di questi vizi antidemocratici.

Nessuno vuole limitare i diritti fondamentali, tra i quali quello di pensiero, coscienza, associazione, manifestazione.

Ora però, a poche settimane dal risultato elettorale e grazie al clima di dileggio sistematico e violento
dei leader ‘Democratici’ e dei loro fiancheggiatori della carta stampata e della TV (persino di Stato),
sono scoppiate le prime proteste di piazza, occupazioni universitarie e scolastiche non autorizzate e tantomeno ‘spontanee’.

I protagonisti sono sempre i soliti ‘collettivi democratici’, insieme ai nipotini ignoranti

che da inizio secolo, ad ogni vittoria elettorale del centro destra, accendono le micce nelle piazze italiane.


Mentre dopo le elezioni del 1994 ci pensò direttamente la magistratura a sconvolgere le cancellerie e il voto degli italiani,
negli anni successivi furono docenti, studenti e operai (segnatamente della Cgil)
ad inscenare la protesta rossa ‘democraticamente non-autorizzata’ in ogni dove e ‘okkupare’ scuole, università e piazze del Belpaese.


Le polemiche sul termine ‘merito’, aggiunto alla definizione del Ministero della Istruzione,
sbugiardate sul piano sociologico da Salvatore Abruzzese e su quello costituzionale da Cesare Mirabelli,
sono solo una becera scusa per sguinzagliare squadracce di intolleranti contro il risultato elettorale democratico.

Sempre è stato così, nel 2005 la riforma Moratti venne osteggiata con occupazioni e proteste insulse
e nel 2010 la riforma Gelmini, bollata di essere di ‘marca cilena’, vide occupazioni e proteste in tutto il paese.

La Cgil sempre schierata con i Democratici e gli ‘spontanei’ gruppi studenteschi, ‘a prescindere’ da ogni contenuto, contro il ‘mostro delle destre’.

Non c’è nulla di meritevole nelle proteste e minacce che stanno accadendo in questi giorni.


Povera sinistra che ha bisogno di riesumare il fascismo per sentirsi viva.


Il Ministro Valditara (Istruzione) e il Ministro Bernini (Università) ancora non hanno mosso un dito
che due giorni or sono,

all’Università Sapienza di Roma, un manipolo di intolleranti anarchici violenti

ha cercato di impedire lo svolgersi di convegno (autorizzato) con esponenti di destre e liberali.



La Polizia, facendo il proprio dovere, si è beccata critiche feroci.

L’episodio era stato anticipato, nei giorni scorsi, dall’attacco sul piazzale antistante alla Sapienza
ai danni di un gruppo di Universitari per la vita, "rei" di volantinare opuscoli pro life.


Vergogna, strumentalizzare i ragazzi per la propria incapacità politica e culturale di accettare le regole minime della democrazia.


Come mai, queste belle persone, dai ‘Colletivi’ alla Cgil non hanno mai occupato una scuola, una università,

né inscenato una manifestazione

contro le lezioni ‘in remoto’,

la chiusura delle scuole per Covid,

l’assenza di docenti,

la perdita di competenze ed istruzione degli ultimi anni?
 

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