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scusa ma cosa c'entra con i discorsi che facevamo??
i fatti dicono che più passano gli anni e peggio stiamo e ormai anche nei nostri paesi democratici ci stan facendo diventare come soldatini...
un paio d'anni così e dopo la classe operaia spazzeranno via anche la classe media.
30/50 anni di mutuo per pagarti la casa e appena vai in pensione a 70 anni devi sperare di non finire in casa di riposo altrimenti te la fan pure vendere per pagare la retta. Io invece dopo 40 anni di lavoro a tutti i pensionati che finiscono in casa di riposo e non riescono a coprire la retta con la pensione gliela farei mettere dallo stato tanto i 12/15 miliardi annui per aumentare le spese militari li han trovati in un giorno. Allo stesso tempo possono benissimo dare dignità anche alla vita dei nostri pensionati.

la gente si indebita e non vuole rinunciare a nulla, forse dimentichi i sacrifici che si facevano una volta, ora in una famiglia ci sono 2/3 auto, cellulari, pc, tablet, figli che fanno corsi di ogni genere, vacanze 2/3 volte anno, ti ricordi quando una volta si metteva il lucchetto al telefono di casa? Ormai tutto è spinto al consumo e anche le politiche economiche vanno in quella direzione, è sbagliato? probabilmente si ma prova tu a togliere tutto e tornare indietro poi vediamo la gente come la prende.

una volta si facevano sacrifici e si risparmiava su tutto, ora si consuma
 
Ultima modifica:
Più si va avanti e peggio stiamo è una tesi ardita da sostenere. Secondo me vera da un punto di vista "esistenziale", i social hanno contribuito molto, la gente è peggiorata o ha comunque potuto pubblicizzare il proprio malessere dando il peggio di sé. Alcuni sbroccano e fanno stragi. C'è chi compensa inseguendo i complotti provando ad avvelenare le vite altrui ( altro modo di attentare l'altrui incolumità). Non è una questione di soldi o di mutui insomma
 
Lo pubblica il corriere....come rosicano.......


Il consenso per la nuova presidente del Consiglio continua ad aumentare.

A distanza di un mese dal responso delle urne, i risultati dello studio condotto dall’istituto IPSOS
per il Corriere della Sera mostrano come la compagine della premier sia saldamente al comando
per quanto riguarda le preferenze dell’elettorato.


Infatti, rispetto al 26% raccolto alla Camera quattro settimane fa,

il partito più forte della maggioranza oggi raccoglierebbe

ben 3 punti percentuali in più, assestandosi a quota 29,8%.
 
AVETE PERSO. Fatevene una ragione. Lo dice anche lui ......


«Giorgia è una donna che ha personalità e grinta. Cosa mi piace di lei?

Che ha fatto quello che non abbiamo fatto noi: ha tenuto in piedi un partito, un partito vero, organizzato,

che fa una politica di quadri, che ha fatto politica.

Non è un "Papa straniero", è stato il segretario della gioventù del suo partito,

che diventa capo del partito e quindi capo del governo.

Per averlo fatto io è stato considerato quasi un colpo di Stato».


«Ci siamo raccontati per 25 anni che era finito il Novecento e poi le elezioni le ha vinte il partito più novecentesco che c'è.
Evidentemente abbiamo sbagliato narrazione».


Interrogato sul solito tema della polemica politica dei partiti di sinistra sul fatto che ci sia un pericolo «fascista» in Italia, D'Alema risponde sicuro:

«Non credo che la vittoria del centrodestra ci porterà al fascismo.
Una cosa è il giudizio sul fascismo, un conto sono i residui e i riferimenti simbolici che non sono tramontati,
ma non credo che questa destra sia un pericolo fascista.

Piuttosto la sinistra deve porsi un altro grande problema, quello di non riuscire più a intercettare la fascia di popolazione che normalmente la votava.

C'è un errore che ho fatto, quello di accettare le pressioni per trasformare la coalizione di centro-sinistra con il trattino,
basata su due grandi partiti, in centrosinistra senza trattino. Non dovevo farlo».
 
«Il gruppo dirigente del Pd? Generali che stanno sulla collina mentre la battaglia infuria giù in pianura».

È uno dei tanti paradossi di un partito nel quale i dirigenti si blindano nei listini
e si spartiscono i collegi senza alcuna apparente logica che non sia il bilancino delle correnti,
un partito come quello romano dove la discussione interna assomiglia a quelle risse da osteria
che si risolvevano con la lama della «santa smacola»,
magnificamente raccontate nei film di Sergio Corbucci e Gigi Magni,
(ricordate il «Te devi inginocchià» pronunciato dall’ex-capo di gabinetto di Nicola Zingaretti contro un avversario interno?);
un partito che adotta modi plebei senza essere popolare, che governa la regione da dieci anni,
che ha riconquistato il comune, che ha espresso un segretario nazionale il quale,
dopo aver nominato Giuseppe Conte «leader fortissimo dei progressisti» e averlo difeso fino al grottesco tentativo del Conte Ter con i Ciampolillo,
ha lasciato senza guida un partito del quale ha detto di «vergognarsi», ecco questo partito che ha perso tutti i collegi tranne uno.


«La nostra classe dirigente si rifugia negli apparati correntizi, per essere tutelata si rivolge verso l’alto e non verso il basso».

Il giudizio del deputato dem sul futuro del partito è severo:

«Abbiamo di fronte un cartello su cui sta scritto ‘Strada senza uscita’, il ciclo cominciato nel 2007 è finito,

il Pd è diventato una caricatura dei vecchi partiti di provenienza, lo dico dal 2016,

quando lanciai l’dea purtroppo inascoltata di una costituente del Movimento dei democratici.

Le stesse primarie, la costituente, disegnano un percorso puramente meccanico

se non si affronta il tema della collocazione dei Democratici nella società italiana».


«Meglio più ragazze della Garbatella e meno ragazze cresciute nei salotti che hanno perso il contatto con la realtà.
Non lo dico riguardo a Lia Quartapelle, lo dico come concetto in generale.
Se una ragazza che viene da un quartiere popolare,
che scala dal basso la leadership fino ad arrivare a essere la prima presidente del Consiglio donna,
è la leader della destra, dovremmo porci qualche domanda sul nostro modo di essere.

Quella di Giorgia Meloni è una storia antropologicamente di sinistra ma collocata a destra.

Come mai una parte della società che noi dovremmo rappresentare si riconosce in lei?».
 
Più si va avanti e peggio stiamo è una tesi ardita da sostenere. Secondo me vera da un punto di vista "esistenziale", i social hanno contribuito molto, la gente è peggiorata o ha comunque potuto pubblicizzare il proprio malessere dando il peggio di sé. Alcuni sbroccano e fanno stragi. C'è chi compensa inseguendo i complotti provando ad avvelenare le vite altrui ( altro modo di attentare l'altrui incolumità). Non è una questione di soldi o di mutui insomma

si stava meglio quando si stava peggio :-o
 

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