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il nord


Svezia
La Svezia sembra destinata a essere uno dei primi paesi europei a sbarazzarsene, oltre il 98% dei cittadini che possiede una carta di debito e uno dei principali paesi per i pagamenti mobili contactless, il denaro fisico sta rapidamente diventando una rarità del passato in Svezia.

In Svezia, è del tutto legale per un commerciante rifiutare i pagamenti in contanti. Ciò essenzialmente costringe i consumatori ad acquistare i propri prodotti tramite un metodo di pagamento digitale. Questo, combinato con il fatto che la maggior parte delle banche svedesi non gestisce le transazioni in contanti in filiale e gli sportelli automatici sono pochi rispetto alla popolazione, non c’è da meravigliarsi se, secondo la Banca centrale, la Svezia sarà un paese completamente senza contanti entro il 2023.

Norvegia
Anche la Norvegia è uno dei paesi europei più vicini a un futuro senza contanti, secondo i dati della Banca Mondiale. Quasi tutti i norvegesi (98%) possiedono una carta di debito e la banca centrale norvegese afferma che solo il 3-5% di tutte le transazioni nei punti vendita sono state effettuate con contanti.

Sorprende anche che oltre il 95% della popolazione utilizza app di pagamento mobile e nel 2020 le app sono state il modo più popolare per trasferire denaro tra privati, rappresentando quasi l’80% di tutti i trasferimenti.

Un interessante sottoprodotto della direzione verso un futuro senza contanti è una maggiore attenzione alle valute digitali. Nell’aprile 2021, la banca centrale norvegese ha annunciato pubblicamente di essere alla ricerca di opzioni di valuta digitale per aiutare a sostenere il passaggio ad una società senza contanti.

Finlandia
La Banca di Finlandia ha previsto che entro la fine del 2029 quello finlandese sarà un paese completamente senza contanti e ci sono molti dati a sostegno di questa affermazione.

Il 98% di tutti i finlandesi in possesso di una carta di debito e il 63% in possesso di una carta di credito, quasi l’intera popolazione può pagare senza utilizzare contanti. Le transazioni senza contanti della Finlandia hanno raggiunto l’incredibile cifra di 50 miliardi di euro nel 2018 e si prevede che raggiungeranno livelli massimi di quasi 60 miliardi di euro entro il 2022.

L’80% dei finlandesi preferisce pagare con carta di debito quando si trova in un negozio fisico. Questo numero è solo in aumento, con una diminuzione prevista dello 0,8% dei pagamenti in contanti prevista per il 2022.
 

Responding to Zelenskyy’s comments, a diplomat from a Nato country in Kyiv told the Financial Times: “This is getting ridiculous. The Ukrainians are destroying [our] confidence in them. Nobody is blaming Ukraine and they are openly lying. This is more destructive than the missile.”

sbiruli' :pollicione:
 

Ma erano per esportare democrazia...
Fa la sua porca differenza
In Afghanistan adesso ce n'è una... :DD:
campionario di atti democratici degli ucraini vs il proprio popolo

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:pollicione:
 
il nord


Svezia
La Svezia sembra destinata a essere uno dei primi paesi europei a sbarazzarsene, oltre il 98% dei cittadini che possiede una carta di debito e uno dei principali paesi per i pagamenti mobili contactless, il denaro fisico sta rapidamente diventando una rarità del passato in Svezia.

In Svezia, è del tutto legale per un commerciante rifiutare i pagamenti in contanti. Ciò essenzialmente costringe i consumatori ad acquistare i propri prodotti tramite un metodo di pagamento digitale. Questo, combinato con il fatto che la maggior parte delle banche svedesi non gestisce le transazioni in contanti in filiale e gli sportelli automatici sono pochi rispetto alla popolazione, non c’è da meravigliarsi se, secondo la Banca centrale, la Svezia sarà un paese completamente senza contanti entro il 2023.

Norvegia
Anche la Norvegia è uno dei paesi europei più vicini a un futuro senza contanti, secondo i dati della Banca Mondiale. Quasi tutti i norvegesi (98%) possiedono una carta di debito e la banca centrale norvegese afferma che solo il 3-5% di tutte le transazioni nei punti vendita sono state effettuate con contanti.

Sorprende anche che oltre il 95% della popolazione utilizza app di pagamento mobile e nel 2020 le app sono state il modo più popolare per trasferire denaro tra privati, rappresentando quasi l’80% di tutti i trasferimenti.

Un interessante sottoprodotto della direzione verso un futuro senza contanti è una maggiore attenzione alle valute digitali. Nell’aprile 2021, la banca centrale norvegese ha annunciato pubblicamente di essere alla ricerca di opzioni di valuta digitale per aiutare a sostenere il passaggio ad una società senza contanti.

Finlandia
La Banca di Finlandia ha previsto che entro la fine del 2029 quello finlandese sarà un paese completamente senza contanti e ci sono molti dati a sostegno di questa affermazione.

Il 98% di tutti i finlandesi in possesso di una carta di debito e il 63% in possesso di una carta di credito, quasi l’intera popolazione può pagare senza utilizzare contanti. Le transazioni senza contanti della Finlandia hanno raggiunto l’incredibile cifra di 50 miliardi di euro nel 2018 e si prevede che raggiungeranno livelli massimi di quasi 60 miliardi di euro entro il 2022.

L’80% dei finlandesi preferisce pagare con carta di debito quando si trova in un negozio fisico. Questo numero è solo in aumento, con una diminuzione prevista dello 0,8% dei pagamenti in contanti prevista per il 2022.
La nostra destra di mentecatti ladroni inorridisce.
 
Ahahahahahahah 3 su quanti ?

Ma non c'è problema. Il vostro "pensiero" è zero.

Il contante è un diritto, un presidio di libertà e un baluardo contro i soprusi
 
Possiamo unire gli sbirulini a questi.
Dove erano questi coglioni quando un governo con i pdioti
ha represso e ci ha privato delle nostre libertà personali ?



Gli studenti hanno prima assaltato Assolombardia e poi annunciato un nuovo corteo contro Giorgia Meloni con un comunicato “minestrone”

I cortei contro Giorgia Meloni sono ormai diventati prassi tra i collettivi e le organizzazioni studentesche,
che fin da prima della sua elezione hanno iniziato a manifestare in piazza.

Pochi giorni dopo il 25 settembre, quando ancora non era stato formato il governo
e sul tavolo c’erano solo ipotesi in merito alla formazione dell’esecutivo,
gli studenti, fomentati dagli ambienti di estrema sinistra, hanno bruciato in piazza le foto di Giorgia Meloni e si temono repliche nei prossimi giorni.
 
È sconcertante vedere i giovani scendere in piazza contro l’alternanza scuola lavoro,
attaccando il governo di centrodestra che è in carica da meno di mese.

Ma quello che stupisce maggiormente è la capacità di mischiare il tutto in un unico calderone populista e ipocrita,
come si evince dal comunicato diramato dagli studenti, nel quale si parla di aumentare i soldi per l’edilizia scolastica
e, si cita testualmente, “se fossero davvero interessati alla sicurezza allora costruirebbero delle reti reali di solidarietà e sostegno per migranti e poveri“.

Legittimo, da parte degli studenti, chiedere maggiori investimenti sulle scuole e sulle strutture educative,
come dimostrano le condizioni gravi in cui versano diverse scuole del nostro Paese.
( DOPO 10 ANNI DI PDIOTI AL GOVERNO)

Ma resta un mistero il collegamento tra la sicurezza e la solidarietà tra i migranti e i poveri.


Il comunicato, poi, si conclude con una rivendicazione di genere,
che dovrebbe avere una qualche attinenza con l’assalto ad Assolombardia:

“Siamo la generazione meticcia e queer e ci riprendiamo il presente per costruirci un futuro.
Lo facciamo oggi e lo faremo venerdì“.
 

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