Da un paio di mesi stiamo assistendo ad una litania quotidiana, studiata sistematicamente a tavolino da parte di tutti quei giornalisti e opinionisti a cui l'attuale PdC sta veramente sul c…o e non riescono a farsene una ragione, anzi, tutti i giorni sbavano la loro rabbia e incredulità con articoli, interventi tv e tweet.
Ma mentre nei primi due casi non vi è alcun contraddittorio, nel caos dei tweet, ecco che questi personaggi si trovano a fare i conti con la realtà, si la realtà, quella che un fanno finta di non conoscere e che soprattutto non riescono ad accettare, cioè che il Popolo si è espresso democraticamente e la loro parte politica ha perso e male.
Quindi twittano su qualsiasi cosa che il PdC dice, fa e pensa…e ovviamente non va mai bene, anzi, è sempre la peggior cosa possibile.
Poi però succede che la realtà, tramite le risposte delle persone comuni, sbatta loro in faccia tutta la loro faziosità mista a servilismo e codardia nell'essere il più integri ed indipendenti possibili nello svolgere il loro lavoro, senza piegarsi al potere di turno, di qualsiasi parte politica si tratti.
Questi twittano pensando di risvegliare le coscienze altrui, quando invece sono loro per primi a doversi svegliare e prendere coscienza che il mondo non è sempre quello che per loro è l’unico mondo possibile, perché è quello che più gli aggrada, dove si sentono immuni da qualsiasi critica, perché abituati ad essere totalmente allineati con il potere stesso.
Nelle risposte, ci sta tutta la distanza tra chi vive prigioniero della sua bolla e chi vive nella realtà, senza reti di protezione e senza vittimismo da quattro soldi davanti alle critiche.