E non è una bella figura per il Paese e per il sindacato.
Panzeri, bergamasco di Riviera d'Adda, classe '55, un passato nel Pci e nel sindacato,
dal '95 al 2003 è segretario della Camera del Lavoro di Milano.
Diventa talmente importante da essere candidato a guidare la Cgil al posto di Sergio Cofferati.
Gli verrà preferito Guglielmo Epifani.
Ma Panzeri si consola velocemente diventando nel 2004 "mister Preferenze" per l'Ulivo nella circoscrizione Nord Ovest
con ben 105 mila voti che lo fanno entrare per la prima volta al Parlamento Europeo.
Diventa vicepresidente della commissione Occupazione e affari sociali dell'Eurocamera,
membro supplente della commissione per il Mercato interno e la protezione dei consumatori
e fa parte della Delegazione per le relazioni con Usa e Giappone.
Entra nel Pd nel 2007, anno della sua fondazione, salvo poi lasciare il partito del Nazareno nel 2017
per iscriversi ad Articolo 1 e poi alla lista elettorale «Liberi e uguali».
Viene riconfermato a Bruxelles nel 2009 per guidare le relazioni con il Maghreb.
Cinque anni dopo, con oltre 77 mila preferenze conquista anche la terza legislatura a Bruxelles.
Da qui, nel 2019 fonda la Ong «Fight impunity» di cui è direttore,
nel cui board figurano personaggi della politica italiana ed internazionale come
Emma Bonino, ex ministra e commissaria europea,
Federica Mogherini, già Alto Rappresentante dell'Ue,
Dimitri Avramopulos, ex commissario europeo agli Affari Interni e l'ex primo ministro francese Bernard Cazeneuve.
La sua organizzazione non profit con sede a Bruxelles promuove
«la lotta contro l'impunità per gravi violazioni dei diritti umani e crimini contro l'umanità».