QATARGATE. L'INCHIESTA SI ALLARGA. PER I MEDIA GRECI ERANO 60 GLI EURODEPUTATI A LIBRO PAGA
L’inchiesta adesso si allarga: i fiumi di banconote, sequestrate a Bruxelles a Panzeri e all’oramai ex vicepresidente Kaili, sarebbero stati destinati ad altri eurodeputati, anche francesi e tedeschi, «a libro paga dello stato estero». Almeno 60, secondo i media greci. E dopo i componenti della commissione per le Libertà civili, le verifiche riguardano la commissione Trasporti, che avrebbe avuto un ruolo fondamentale nel dossier che, a breve, avrebbe consentito un accesso illimitato al mercato dell’Ue sul trasporto aereo a Qatar Airways. Un accordo di cui è stato relatore in commissione Trasporti Ue anche l’europarlamentare italiano Giosi Ferrandino.
Distribuzioni prenatalizie. A questo sarebbero serviti i soldi trovati nella disponibilità di Eva Kaili. Lo dimostrerebbe anche il fatto che le banconote fossero di piccolo calibro. E adesso, anche grazie alla collaborazione, che è arrivata non solo da Giorgi, ma pure da Nicolò Figà-Talamanca, segretario della Ong “No Peace without justice”, la platea dei sospettati si allarga. Dalla commissione Libertà civili a quella dei Trasporti. Ma si guarda anche al ruolo che potrebbero avere avuto figure apicali del Parlamento Ue.
Intanto, è emerso che c’è un’indagine durata più di un anno e portata avanti dagli 007 di cinque stati europei dietro l’inchiesta della magistratura belga. Lo scenario, rivelato dal quotidiano “Le Soir” e dal settimanale “Knack” vede sullo sfondo una “guerra” tra spie e il sospetto, adombrato dagli stessi qatarini, che tutto sia nato da una soffiata dei servizi segreti degli Emirati Arabi Uniti (che ovviamente respingono al mittente le accuse). Che l’indagine sul sistema di tangenti, alimentato da Qatar e Marocco per promuovere dossier, sia nato dalle verifiche che non hanno bisogno di autorizzazioni preventive da parte dei servizi segreti, lo conferma anche il ministro della Giustizia belga Vincent Van Quickenborne. Proprio i servizi belgi avevano perquisito la casa di Antonio Panzeri, il presunto “manovratore” trovando 700mila euro in contanti. A quel punto, lo scorso 12 luglio il fascicolo è stato desecretato ed è passato alla magistratura. (Fonte: Il Messaggero (
Qatargate, soldi sugli aerei: l’inchiesta si allarga alla commissione. I media greci: «A libro paga 60 eurodeputati»))
Distribuzioni prenatalizie. Appunto, mance. Bisognava essere davvero ingenui per credere che l'ormai famoso sacco di 500.000 Euro fosse qualcosa di più che appena la punta dell'iceberg. Però, trattandosi di contanti, è servito ad alimentare per qualche giorno la sterile polemica italica sull'associazione contante=evasione.
Se mai si arriverà al fondo di questa storia, certamente si scoprirà che il grosso dell'attività di lobby qatariota è transitato in forma digitale, coperto da causali insospettabili. Sempre ricordando che a Bruxelles operano, ufficialmente e non, non meno di 25.000 lobbisti e che il Qatargate è solo una delle tante materie su cui occorrerebbe fare piena luce. Ma, francamente, dubitiamo che ci sia davvero l'interesse di arrivare a vedere la vera natura dell'UE.