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Mi chiedo. Le previsioni davano neve da 500 metri in sù.
Già sulle montagne c'era neve.

E questi mi vanno sulla Grignetta a 1850 ? Proprio oggi ?

Sono ore di apprensione per il mancato rientro di due persone da una escursione in Grignetta.
L’allarme è scattato intorno alle ore 14.30 di oggi, sabato 8 febbraio.
Sono ancora poche le informazioni.

E’ stata subito attivata una squadra del Soccorso Alpino della stazione di Lecco composta da quattro tecnici,
per iniziare la ricerca delle due persone.

A rendere le operazioni più complicate il maltempo e la neve caduta in quota in queste ultime ore.
 
Qui siamo a 500 metri

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Pensate a quante persone stanno mettendo a repentaglio la loro vita
per la stupidata di 2 escursionisti. Chi pagherà ?

Quattro squadre stanno operando,
con condizioni meteorologiche avverse;
sta nevicando e in quota c’è vento forte.

Due formazioni del CNSAS - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico -
sono già arrivate in vetta, mentre altre due stanno vagliando i canali.
 
Alla larga dai comunisti. Non cambieranno mai.

Ci sono vandali più o meno imperdonabili,
ci sono stragi più o meno efferate,
ci sono martiri più o meno memorabili,
ci sono indignazioni incontenibili e indignazioni moderate.

«l'oltraggio alla foiba di Basovizza è un oltraggio all'intera nazione»,

e alla condanna della premier si aggiungono molte voci anche da sinistra.

Ma anche molti silenzi: tace Elly Schlein,
che pochi mesi fa condannò duramente «il vile atto vandalico» contro una sede ligure del Pd,
la cui targa era stata imbrattata con una svastica.
E che il 10 febbraio dell'anno scorso, Giorno del Ricordo delle foibe,
scelse di andare in Sardegna a visitare la casa di Antonio Gramsci: fondatore del partito alleato di Tito.

Tace Giuseppe Conte e tutta la sinistra radical.
 
Ci sono quelli della «complessità» e del «contesto»,
le formule più automatiche, a sinistra, quando si parla di foibe:

prima negate dai comunisti («propaganda fascista»),

poi nel tempo via via ammesse, almeno da una parte di loro,
ma sempre col freno a mano del «contesto complesso».


I titini saranno anche stati cattivi a seppellire viva la gente,
ma lo facevano in risposta alla ben più imperdonabile cattiveria dei fascisti.

E del resto nelle foibe sarà pure finito, certo per sbaglio, qualche «innocente»
(si legge ad esempio in un documento di Rifondazione comunista,
che ieri celebrava allegramente il suo congresso,
con benedizione urbi et orbi del capo Cgil Maurizio Landini e del capo Anpi Gianfranco Pagliarulo,
accorsi a festeggiare il sol dell'avvenire incarnato da Maurizio Acerbo),

ma la maggioranza degli infoibati erano «torturatori e assassini macchiatisi di crimini inenarrabili».
Ergo: ben gli sta.

E la «Giornata del Ricordo» per le vittime degli eccidi di massa ordinati da Tito è una bufala:
«Revisionismo di Stato». Rivendica fiero Acerbo, al fianco di Landini e Pagliarulo
(slogan sullo sfondo: «Ora e sempre Resistenza»): «Siamo fieramente comunisti».
 
E, con singolare coincidenza,
la responsabile Scuola del Pd Irene Manzi
annuncia un'interrogazione al governo

contro la presentazione del libro sull'esodo e le foibe dell'istriano Roberto Menia in alcune scuole:

«Sulle complesse vicende del confine orientale - dice -
serve una ricostruzione storica qualificata e non di parte, non un tour promozionale».


Avessero infoibato - vivi - i tuoi parenti, chissà se la penseresti ancora così.
 

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