SOLO UNA MENTE EDUCATA PUO' CAPIRE UN PENSIERO DIVERSO DAL SUO SENZA LA NECESSITA' DI ACCETTARLO

Effetti collaterali del nuovo coronavirus.

Ce ne sono. Il razzismo, sconfinato anche nell'odio verso il prossimo.
Perché se è vero che quando non ci troviamo in mezzo a un'emergenza sanitaria
ci piace mangiare noodles e riso alla cantonese, quando combattiamo contro un virus
che arriva dalla Cina diventiamo intolleranti e violenti, verbalmente e non solo.


Purtroppo l'odio e il razzismo scatenati dal timore del contagio (oltre che da una notevole dose di ignoranza)
hanno radici profonde e non sono certo una prerogativa esclusiva dei nostri tempi e dei social network:
nel corso della storia sono stati numerosi i casi di xenofobia connessi allo scoppio di epidemie, dalla Peste Nera alla sifilide, dal colera al tifo.

La peste e gli ebrei.
La peste bubbonica, regina delle pandemie, nota anche come Morte Nera, scoppiò in Europa a più riprese.
A metà del XIV secolo provocò la morte di milioni di persone: con l'aumentare del numero di vittime,
i cristiani iniziarono a farsi delle domande sull'origine di quella tremenda epidemia.
Vedendo che alcune comunità ebraiche si erano inizialmente salvate dal contagio, si pensò bene di incolparle:
alcuni sostenevano che avessero inquinato i pozzi, altri che volessero sterminare i cristiani avvelenando olio e formaggio.
Fu così che gli ebrei vennero colpiti non solo dalla peste, ma anche dall'odio e dalle rappresaglie dei propri concittadini.

La sifilide.
«Le nuove malattie fanno emergere le fobie più profonde di una cultura», afferma William Eamon, esperto di storia della scienza.
Niente di più vero, e la sifilide ne è la riprova: quando iniziò a diffondersi, a partire dal XV secolo, ogni Paese europeo ne incolpò un altro.
E così divenne mal napoletano fuori da Napoli, mal francese fuori dalla Francia, mal polacco in Germania e mal tedesco in Polonia
(per poi, tre secoli dopo, essere conosciuta in Giappone come mal portoghese e in Persia come mal turco).
Molto tempo dopo si è infine capito che, contrariamente a ciò che si crede,
la sifilide non venne importata da Cristoforo Colombo da ciò che riteneva essere "la Cina",
ma che fosse già presente in Europa fin dai tempi degli antichi greci.

Oltre al danno, la beffa.
In alcuni casi, il panico e il conseguente odio verso i presunti untori si rivelò molto controproducente per il contrasto alla malattia,
come accadde con un'epidemia di colera negli Stati Uniti. La malattia fu chiamata Irish disease, male irlandese,
poiché coincise casualmente con l'arrivo di grandi flussi di migranti dall'Irlanda.
Nel tentativo di contenere i contagi, i medici consigliavano di non bere whisky (come gli irlandesi), ma acqua.
Niente di più sbagliato (e non per elogiare la qualità del whisky irlandese): il batterio proliferava proprio nelle acque contaminate dei pozzi.

Mondo oscuro.
Nonostante i progressi scientifici e delle tecnologie, a dispetto delle conquiste sociali
o del fatto che ci piace parlare della vita su Marte e ammirare Parmitano passeggiare nello Spazio,
questa tendenza a guardare ancora con diffidenza chi è diverso, e di incolparlo dei nostri mali, non è cambiata nel tempo.
 
Eccoli qui i buffoni di "arera", che si accompagnano ai buffoni europei.

Aumenta il prezzo del petrolio, aumenta il costo dell'energia,
quando la maggior parte della nostra energia viene acquistata da centrali atomiche.

Aumenta il prezzo del petrolio, aumenta il prezzo del gas,
ma il gas non ha nulla a che fare con il petrolio.



Rincari a due cifre per luce e gas.

Dal primo luglio in base alle dinamiche dei prezzi,

per le bollette di luce e gas si prevedono rincari senza precedenti:

per l’elettricità l’aumento sarà intorno al 12%

e per il gas oltre il 21%.


I rincari che si tradurranno in una maggior spesa per la famiglia tipo di oltre 280 euro annui.


A denunciare la situazione è Nomisma Energia, società indipendente di ricerca in campo energetico e ambientale.


I motivi del rialzo
«La decisione finale — spiega Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia —
è attesa nei prossimi giorni dall’Arera (autorità di regolazione per energia, reti e ambiente ndr)
in base alle dinamiche dei prezzi sui mercati internazionali, dove è in atto, in effetti,
una piccola crisi causata dalla concomitanza di scarsità di offerta, di ripresa dei consumi e di politiche ambientali restrittive».

A preoccupare sono i prezzi del gas. «I prezzi del gas — spiega — sono quasi raddoppiati rispetto alla scorsa primavera
quando fu fatto l’ultimo adeguamento, mentre il caldo sta spingendo sui prezzi dell’elettricità
per i maggiori consumi per condizionamento e, in parte, per ripresa economica».


C’è poi una minore produzione da fonti rinnovabili.

«Il che spinge proprio sulla domanda di gas delle centrali elettriche,
mentre l’offerta ha problemi per basse scorte dallo scorso inverno e per riduzioni dalla Russia e dalla Norvegia.
La spinta più rialzista giunge dai prezzi della CO2 che hanno raggiunto record a 55 euro per tonnellata,
il doppio di fine 2020, sulla spinta degli impegni sempre più stringenti dell’Unione Europea sul taglio delle emissioni dei gas serra», conclude.
 
Per quanto tempo ancora dovremo portare avanti la manfrina del “siamo tutti uguali”,

che poi in realtà siamo fortunatamente tutti diversi e dobbiamo rispettarci in quanto tali.
 
Italia-Austria è un incontro calcistico che i lecchesi di età avanzata non hanno certo dimenticato: il 9 dicembre 1956,
la stessa partita valida per gli ottavi degli Europei, si giocò allo stadio “Luigi Ferraris” di Genova.

Gli azzurri si imposero per 2 reti ad 1.

Le reti italiane furono siglate entrambe dal lecchese Ciccio Longoni, 23 anni, in forza ai nero-azzurri dell’Atalanta di Bergamo.

1624793786090.png


“Ero andato a Genova per quella partita internazionale, a Marassi, dove il fratello maggiore Ciccio avrebbe giocato in Nazionale
– ricorda Gigi Longoni, classe 1937, allora residente in piazza XX settembre –
Raggiunsi il capoluogo ligure in treno con l’amico e coetaneo Vittorio Buratti, che sarà poi popolare edicolante in viale Adamello.
Eravamo entrambi frequentatori del Bar Narciso di via Bovara, ricordato come il tempio del calcio balilla”.

Gigi Longoni rammenta di essere sbarcato a Genova in mattinata e di essersi portato con Vittorio subito nella vicinanze dello stadio di Marassi,
dove non si trovarono posti nelle trattorie della zona, già affollate da tifosi per la partita.

“Prendemmo allora una bottiglia di vino e dei panini in un negozio e raggiungemmo la curva nord con i biglietti già pronti.
Io avevo un biglietto invito ricevuto da mio fratello, ma che ho dato ad un collega della SAE dove allora lavoravo,
perché non volli dividermi dall’amico Vittorio.
Nel settore curva nord ci fu possibile ammirare da vicino il primo goal di mio fratello dei due complessivamente realizzati.
Devo, però sottolineare che arrivammo in anticipo allo stadio perché volevamo attendere il bus della Nazionale che portava la squadra.
Riuscimmo, così, a parlare brevemente con Ciccio, appena sceso dal pullman: non nascondeva l’emozione del debutto con la maglia azzurra della Nazionale.”

A Lecco centro, in particolare, i bar che avevano l’apparecchio televisivo erano già presi d’assalto mezz’ora prima dell’incontro,
che aveva inizio alle 14.30 e che era una delle prime dirette della Nazionale calcistica, con la telecronaca di Nicolò Carosio, già molto popolare per le trasmissioni radiofoniche di calcio.

“I miei genitori, Maria e Francesco seguirono la partita dell’abitazione di piazza XX Settembre, con le mie sorelle minori Pinuccia e Lella.
Il televisore era un regalo alla famiglia proprio di Ciccio. L’emozione era altissima. Cosa posso aggiungere nei ricordi?

Osservai che all’uscita del fine partita verso gli spogliatoi il fratello parlava con Boniperti.
Chiesi poi cosa fosse al centro dell’improvvisato colloquio:
Boniperti gli aveva detto che aveva segnato il primo goal in Nazionale proprio contro l’Austria,
quasi dieci anni prima e si complimentava per le sue due marcature che consentirono la vittoria degli azzurri”.


C’è da ricordare, per dovere di cronaca, che la Nazionale italiana scese in campo contro l’Austria quel 9 dicembre 1956 con la seguente formazione:

Ghezzi, Magnini, Cervato; Chiappella, Orzan, Segato; Muccinelli, Pandolfini, Boniperti, Montuori, Longoni. L’allenatore era Alfredo Foni.
 
Il futuro “Verde” o finto tale, è fatto di bollette carissime, non affrontabili per i poveri, e di caduta nell’affidabilità delle forniture elettriche.

La scorsa settimana, l’operatore di rete statale, il California Independent System Operator,
ha emesso un “allarme flessibile” che ha chiesto ai consumatori dello stato di ridurre il consumo di energia
“per ridurre lo stress sulla rete ed evitare interruzioni di corrente”.



L’avvertimento del CAISO (California ISO) sull’imminente carenza di elettricità
preannuncia un’altra estate piena di blackout mentre i prezzi dell’elettricità della California salgono alle stelle.


Nel 2020, i prezzi dell’elettricità della California sono aumentati del 7,5%,
rendendolo il più grande aumento dei prezzi di qualsiasi stato nel paese lo scorso anno
e quasi sette volte l’aumento che è stato visto negli Stati Uniti nel loro complesso.

Secondo i dati dell’Energy Information Administration, il prezzo dell’elettricità per tutti i settori in California
lo scorso anno è balzato a 18,15 centesimi per chilowattora, il che significa che i californiani
ora pagano circa il 70% in più per la loro elettricità rispetto alla media americana di tutti i settori tariffa di 10,66 centesimi per kWh
.

Ancora più preoccupante: si prevede che le tariffe elettriche della California aumenteranno nel prossimo decennio.


L’aumento del costo dell’elettricità aumenterà il peso dell’energia a carico dei californiani a basso e medio reddito.

Gli alti costi dell’energia hanno un effetto particolarmente regressivo in California,
che ha il più alto tasso di povertà – e alcuni dei prezzi dell’elettricità più alti – nel paese.

Nel 2020, i prezzi dell’elettricità in tutti i settori della California sono stati i terzi più alti negli Stati Uniti continentali,
dietro solo a Rhode Island (18,55 centesimi per kWh) e Connecticut (19,19 centesimi per kWh).


I politici della California stanno fornendo un caso di studio su come non gestire una rete elettrica.

Inoltre, quel caso di studio mostra cosa potrebbe accadere se i responsabili politici a livello statale e federale
decidessero di seguire i mandati di decarbonizzazione radicale della California, che includono un requisito per il 100%
di elettricità a zero emissioni di carbonio entro il 2045 e un obiettivo a livello economico di neutralità del carbonio entro il 2045.


Anche se la rete elettrica a brandelli dello stato riesce a malapena a soddisfare la domanda esistente
– e più blackout continui sono quasi certi quest’estate – la California continua ad accumulare cattive politiche su cattive politiche.

Lo stato ha vietato la futura vendita di auto alimentate da motori a combustione interna
che comporterà un drammatico aumento della domanda di elettricità e richiederà,
secondo un recente rapporto della California Energy Commission, l’installazione di 1,2 milioni di nuove stazioni di ricarica per veicoli elettrici entro il 2030.

I divieti sul gas naturale aumenteranno ulteriormente la domanda di elettricità.


Applauditi dal Sierra Club, che sta ricevendo decine di milioni di dollari dal miliardario Michael Bloomberg,
circa 46 comunità californiane hanno vietato l’uso del gas naturale nelle case e nelle aziende.

A rendere il tutto ancora più assurdo, è che la California si impegna a raggiungere questi obiettivi
mentre chiude l’ultima centrale nucleare rimasta dello stato, la Diablo Canyon Power Plant,
che da sola produce quasi il 10% di tutto il succo consumato in California.



Alla fine i costi della Decarbonizzazione sono perfettamente e completamente regressivi:

pesano tantissimo sui poveri, con aumenti del 39 % dal 2010 al 2020, e sono ininfluenti per i ricchi.

L’ennesimo colpo alle classi sociali più disagiate, ma i poveri non sono interessanti per Greta,

per Bloomberg o per gli altri ricchi filantropi ambientalisti.



L’Italia è diversa?

No, è anche peggio.


Secondo Nomisma energia, sin da luglio

“In base ai dati preliminari è possibile stimare per l’elettricità un aumento intorno al 12% e per il gas oltre il 21%, entrambi balzi record mai visti in passato”.

“Ciò spinge a prevedere un tasso di inflazione in forte accelerazione nei prossimi mesi”.

La spinta più rialzista giunge dai prezzi della CO2 che hanno raggiunto record a 55 euro per tonnellata,
il doppio di fine 2020
, sulla spinta degli impegni sempre più stringenti dell’Unione Europea sul taglio delle emissioni dei gas serra”.


Quindi il mix di prezzi in crescita e delle politiche europee sul CO2 rischia di mandare in tilt le famiglie italiane.

Per chi consuma poco ( 3 kw) si parla di un aumento dei prezzi i 66 euro a famiglia per la luce e 284 per il gas all’anno.


Avremo famiglie povere sempre più povere, spesso al limite dell’indigenza.


Ma questo è una conseguenza diretta del Green Deal voluto dalla Commissione

e dalla maggioranza del Parlamento a cui ci siamo supinamente adattati

senza che nessuno abbia valutato le ricadute economiche e sociali delle scelte

ed abbia predisposto in anticipo fonti energetiche alternative.




Pagheremo caro, pagheremo tutto di più, per i desideri di un pugno di ricchi.
 
E' sufficiente ignorarli....e scompaiono da soli.


In piazza a Milano ieri, sabato 27 giugno, ha sfilato il Pride,
la manifestazione Lgbt che è caduta in basso un po' in tutte le città d'Italia
proprio nei giorni in cui si è ulteriormente infiammato il dibattito sul contestatissimo ddl Zan contro l'omotransfobia.


E così, nelle piazze d'Italia, a Roma come a Milano, nel mirino ci è finita proprio la Chiesa.

Già, nei cortei piovevano rappresentazioni blasfeme di Gesù Cristo.

A Roma, una sorta di Gesù arcobaleno ha sfilato proprio in cima al corteo.


"Leggo che il corteo del Roma Pride è aperto da un ragazzo travestito da Cristo Lgbt,
con stimmate colorate e bandiera arcobaleno. Per quanto mi interroghi,
non riesco a trovare una risposta a questa domanda:

che bisogno c'è di mancare di rispetto a milioni di fedeli per sostenere le proprie tesi?".


E pochi minuti fa, nel pomeriggio di domenica 27 giugno, un episodio avvenuto al Pride di Milano,
dove un manifestante si è parimenti "travestito" da Gesù. con tanto di minigonna e tacchi a spillo,
il tutto mentre brandiva un crocifisso con sopra impressi gli slogan del movimento.


"Secondo me raffigurare Gesù Cristo con minigonna e tacchi a spillo non è una simpatica provocazione,
è una schifezza, un’offesa e una sgradevole mancanza di rispetto per milioni di Italiani".
 
Ieri a “StaseraItalia vi è stato uno scontro acceso fra il virologo Pregliasco e l’economista Antonio Maria Rinaldi.

Il tema era la contraddittorietà delle indicazioni date dagli scienziati in diverse fasi dell’epidemia.


Vi proponiamo un estratto:


A #StaseraItalia Weekend lo scontro tra il virologo @preglias e l'europarlamentare della Lega @Rinaldi_euro sui vaccini:

"Eravamo di fronte a un virus che non conoscevamo" pic.twitter.com/4WWWjmmsdQ
— Stasera Italia (@StaseraItalia) June 26, 2021




Il fatto è evidente, e ne facciamo un breve riassunto:


  • mascherine, prima no, poi si, poi ovunque;

  • vaccino Astra Zeneca, prima solo per gli under 60 poi solo per gli over 60;

  • OMS sconsiglia di vaccinare i minori, ora vacciniamo i minori ;

  • prima bisognava fare assolutamente due iniezioni dello stesso vaccino, ora il mix di vaccini è addirittura consigliato ;

  • prima era impossibile affermare che l’origine del Covid era artificiale, ora ci si sposta in quella direzione.

E così via, per non parlare delle previsioni sbagliate, delle apocalissi mancate, dei pasticci sui farmaci.

Un grande pasticcio scientifico, a tal punto che Rinaldi ha chiamato quelle dette dai virologi “Fregnacce”.


Può una scienza diventare “Fregnaccia”?

Si, quando invece che essere presentata come tale, cioè come una verità temporanea e falsificabile,
figlia din un processo di discussione e di ricerca, diventa un “Dogma”,
per il quale qualsiasi cosa detta da un tecnico, o ritenuto tale, diventa intoccabile, indiscutibile, verità totale e assoluta.


La “Scienza” è un processo che procede per tentativi e discussioni.

Si fa una cosa,

possibilmente su un campione limitato,

si vede se funziona o no,

in quale misura funziona,

se ne discutono i risultati.


Invece qui si è proceduto in modo assoluto, totale, senza nessuna seria discussione né scientifica né sociale.

Si è fatto tutto in modo assoluto, parlando di una situazione di “Guerra”, ma in guerra, per lo meno ex post, si discutono i risultati.

In questo caso media e social media hanno impedito qualsiasi discussone.


“Ipse dixit”, come ai tempi degli aristotelici e dei tolemaici,
ma Tolomeo oggi ci appare come uno che diceva delle frescacce,
e tali sono apparse le affermazioni dei vari virologi televisivi.

Affermare che un virologo, o un gruppo di virologi, dice frescacce non è un’offesa,
ma proprio il processo che vuole la scienza per verificare le proprie, limitate e temporanee, verità.


Invece che offendersi,
Pregliasco avrebbe dovuto portare dati,
dimostrare di conoscere i casi,
anche perché, se per curare una persona bisogna essere un medico,
per leggere uno scritto scientifico basta avere una preparazione accademica.


Purtroppo questi virologi da TV, per la verità spesso aizzati da ospiti che dimostrano poco sale in zucca, ma molta protervia,
sono ancora ora adorati, e non ho avuto il piacere di vedere un solo, singolo programma di vera discussione e “Scienza”.


Molto più facile fare i tolemaici, in attesa che arrivi Copernico…
 
Grande notizia!

Da domani non sarà obbligatoria la mascherina all'aperto

...............che fino ad oggi non era obbligatoria! Semidicit
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto