SOLO UNA MENTE EDUCATA PUO' CAPIRE UN PENSIERO DIVERSO DAL SUO SENZA LA NECESSITA' DI ACCETTARLO

Come sapete Bruxelles ha creato un braccio di ferro con l’Ungheria
per la nuova legge contro la pedofilia e per la tutela dei minori (versione ungherese) o contro il LGBT+ (versione di Bruxelles).

Quindici paesi hanno firmato una lettera che appoggia questa visione
ed alcuni paesi sono giunti al punti di affermare che, con questa norma, l’Ungheria si pone fuori dalla UE.


Cosa contiene questa norma?


Ecco qui la famosa e tanto scandalosa legge ungherese.

I punti essenziali sono:


  • niente pornografia o comunicazione gender fino all’età di 18 anni;
  • niente produzione multimediale pornografica o gender per i ragazzi;
  • dura punizione per chi diffonde materiale pornografico minorile o li cede ai minori;
  • registro speciale per i criminali colpevoli di omicidio, di gravi reati o di reati sessuali;
  • il registro è ben custodito e sottoposto a tutela della privacy, ma NON si può essere un educatore se si rientra in questo registro.

A me sembrano norme di perfetto buon senso, ma lasciamo a voi decidere.


Combattendo questa legge, come fanno i governi europei:


  • si afferma che la pornografia deve andare ai minori;

  • si afferma che questi devono essere sottoposti alla propaganda gender

  • si è a favore della pedopornografia

Per questa legge la UE minaccia di cacciare l’Ungheria dall’Unione.
 
Ormai è abbastanza chiaro che l’antirazzismo e il mondo Lgbt stanno facendo la fine di Che Guevara.

In altri termini, così come per il Che finito sulle t-shirt, nessuno è realmente interessato al tema in sé:
interessa il marketing che si sviluppa intorno all’argomento più dell’argomento stesso.

E allora si chiede ai personaggi pubblici di inginocchiarsi di fronte al pensiero unico
o di dipingere i loghi delle squadre di calcio di arcobaleno per sancire la resa all’omologazione
o magari solo come manifestazione grafica buona per capire chi ancora resiste.


L’oggetto del contendere (cioè il problema stesso) passa palesemente in secondo piano.


E così, difendere l’uguaglianza con modalità fuori dagli schemi imposti è diventato cheap,
quasi irritante per chi ciancia di pluralismo a patto che la tua idea coincida con la sua.


Con la cooptazione a capo del Partito Democratico, Enrico Letta,
è stato individuato quale capozona per l’Italia del mainstream, guardiano della rivoluzione come ai tempi dell’Ayatollah Khomeini.

Ciò anche se, povero figlio, è così imbranato da non azzeccare una mossa nonostante il mondo che conta sia dalla sua parte.

Adesso, cocco di mamma, si è messo a battere le mani a Mario Draghi anche se sul ddl Zan gli ha dato una sonora bastonata.

Ma Mister “stai sereno” forse non lo ha capito o ha finto di non comprendere.


Draghi, tirato per la giacchetta all’indomani del dissenso palesato dal Vaticano sul ddl Zan, ha detto:

“Senza voler entrare nel merito della questione, rispetto agli ultimi sviluppi
voglio dire che il nostro è uno Stato laico, non è uno Stato confessionale. Quindi il Parlamento è certamente libero di discutere”.


Il Presidente del Consiglio non voleva certo difendere la laicità dello Stato, una roba troppo banale per uno come lui.

Draghi ha sostanzialmente chiesto quello che noi chiediamo su queste stesse colonne da ormai parecchi mesi:

siamo in un Parlamento sovrano e libero di decidere.


Come mai in tutti questi anni – stanti le varie maggioranze favorevoli a provvedimenti come quello di Zan –

la sinistra non ha mai provveduto all’approvazione di simile legge?


A che titolo tirare in ballo il Governo?

Ma tutti questi nemici – prima i sovranisti cattivi e adesso il Vaticano –

sono forse scuse per mantenere in piedi questa strepitosa macchina da propaganda?


Il dubbio è legittimo e Draghi lo ha palesato sottintendendo un sostanziale “arrangiatevi, anche perché siete in condizioni di farlo”.


Se infatti fosse la difesa del mondo Lgbt a interessare,
il ddl Zan sarebbe stato discusso con tutte le forze politiche presenti in Parlamento
ed emendato – in segno di buona volontà – proprio in quell’articolo 4 che ha creato scalpore.

Invece no, il provvedimento non è discutibile, blindato come a voler tenere in ostaggio il tema stesso.


Adesso, dopo gli strali contro le destre omofobe, la scure si abbatte sulla Chiesa.

E così il Vaticano, quando avversava Matteo Salvini sui migranti era diventato l’idolo dei progressisti manco fosse Cuba.

Adesso, dal Papa in giù, sono un branco di bigotti che dovrebbe pagare le tasse allo Stato Italiano,
che dovrebbe guardare ai problemi di pedofilia che affliggono le parrocchie e via infangando.


Sono arrivati anche a minacciare le scuole cattoliche e il Concordato a dimostrazione di come intendano costoro il dissenso.


A un certo punto – essendo Bergoglio ormai un consolidato idolo della sinistra –
si è tentato invano di far passare la tesi secondo la quale il Papa sarebbe stato all’oscuro delle esternazioni vaticane sulla legge Zan.


Evidentemente deve essere sembrata una tesi puerile perfino al Nazareno tanto da essere passata in sordina.


Miserie di una sinistra ormai in liquefazione.
 
Pepepepepereperepè devono avere la scusa per prorogare lo stato d'emergenza.
TROVATA



Proprio mentre l’Italia si illudeva di poter tornare a respirare un po’,
approfittando del caldo che favorisce le attività all’aperto e diminuisce il rischio contagio,
ecco che l’incubo della zona rossa ripiomba subito sulla testa degli italiani.

Con il Comitato tecnico-scientifico che, di fronte all’avanzare delle varianti del Covid e in particolare della Delta,
ha subito auspicato interventi drastici qualora il numero di positivi dovesse tornare a impennarsi.


A parlare della possibilità di una rapida retromarcia e di un ritorno alle limitazioni, anche le più gravose,
è stato il coordinatore del Cts e presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli,
che intervenendo ai microfoni di Sky Tg24 in occasione dell’evento “Live in Firenze ha chiarito:


“L’Italia in questo momento è tutta bianca ma se necessario creeremo zone rosse
per impedire la diffusione dei cluster di variante Delta. Come è avvenuto con la variante brasiliana in Umbria”.


Locatelli ha poi aggiunto:

“La variante Delta solleva preoccupazione per la maggior contagiosità
e perché può provocare patologie significative nei soggetti non vaccinati o in chi ha una sola dose di vaccino.
Per questo è importante progredire con la campagna vaccinale”.


Le famiglie italiane, dunque, sono avvisate: il rischio di un ritorno al recente passato,
con zone rosse e obbligo di rimanere in casa, è dietro l’angolo,
e se la curva dei contagi dovesse dare segnali preoccupanti, al governo non resterà che chiudere di nuovo tutto.


Parole che suonano come l’ennesima beffa a danno dei cittadini:
i vaccini sono stati pagati a peso d’oro,
imposti alla popolazione (pena l’impossibilità di spostarsi liberamente)
salvo poi rivelarsi inefficaci,
oltre alle tante polemiche sulla pericolosità.


E allora, visto che gli esperti o presunti tali non hanno altre soluzioni tra le mani,
non resta che invocare di nuovo la cara, vecchia zona rossa.
 
“Una rappresentazione significativa della crisi che abbiamo vissuto
è data dal numero di pensioni eliminate per decesso nel 2020 e nei primi mesi del 2021:
c’è un picco molto forte, di quasi 100mila pensioni eliminate nel marzo, aprile, maggio del 2020,
poi la malattia subisce un calo e anche le pensioni eliminate subiscono una riduzione.
C’è una ripresa nell’autunno, la cosiddetta terza ondata, con un picco fino a 75mila pensioni eliminate nel marzo del 2021.
Questa rappresentazione è in linea con l’evoluzione della malattia”.


Lo ha detto il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico,
nel corso dell’audizione nella commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.
 
“Gli immigrati pagano le pensioni” il professor Christopher Hein rilancia la nota #FakeNews. pic.twitter.com/H2gs3N9DsX
— Francesca Totolo 2 (@fratotolo2) May 26, 2021

“Gli immigrati pagano le pensioni” il professor Christopher Hein rilancia la nota Fake News”.


Cosa ne pensano gli utenti?

“Ahahahah ancora???? Ma è serio???”.

È arrivato il boldrino”.

“Ma rispolverarsi i neuroni ancora sani? Ammesso che ce li abbia”.

Sarà sicuramente il bonifico di Soros”.

“Specialmente quelli che stazionano abitualmente fuori dalle stazioni e nei pressi di giardini pubblici”.

Probabilmente l’affermazione è stata fatta mentre era in uno stato confusionale!”.

“Quello che è divertente è che non lo dicono mai come fanno a pagarci le pensioni sdraiati sulle panchine ?"


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C'è il buono ed anche il cattivo ........


Isaiah Harris, uno studente americano di 18 anni,
è stato ricoverato in ospedale il giorno dopo la sua seconda dose di vaccino Pfizer
e mentre era in sala d’attesa per diverse ore ha avuto un infarto
.

I medici dell’ospedale avevano minimizzato i suoi sintomi e negato che fosse dovuto al vaccino.

L’adolescente ha riferito di aver ricevuto la sua prima dose di Pfizer l’otto aprile e la seconda dose il trenta aprile
e che poche ore dopo aver applicato la seconda iniezione con il vaccino sperimentale ha sviluppato febbre e brividi.


Entro 48 ore dalla somministrazione della seconda dose il cuore del giovane ha iniziato a risentirne
e anche suo padre ha intuito che la situazione stesse peggiorando quando suo figlio ha iniziato ad avere difficoltà a respirare.

Nelle ore di attesa in ospedale l’adolescente è peggiorato, ha avuto un infarto e uno dei suoi polmoni si è riempito di liquido.

I medici hanno difatti constatato che l’80% del cuore del giovane era infiammato, confermando che aveva avuto un infarto.

Ma non hanno voluto ammettere che fosse dovuto al vaccino nonostante gli fosse stato somministrato solo 48 ore prima.

Isaiah è stato ricoverato per 4 giorni per miocardite acuta
e i medici si sono limitati a dire che suo figlio avesse bisogno di sei mesi di totale riposo a letto con farmaci per intorpidire il suo cuore.


Lo sfogo di Isaiah dopo aver rischiato di morire:

“Penso che il presidente Biden abbia affermato in una recente dichiarazione che se non sei vaccinato, finirai per pagarne le conseguenze,
ma onestamente preferirei avere il COVID-19 piuttosto che un infarto”.


Secondo infatti i dati, negli Stati Uniti,
il numero di eventi avversi segnalati nell’ultima settimana tra tutte le fasce di età dopo i vaccini Covid ha superato i 350.000. Lo riporta euskalnews.com.
 
uno e due .....


Una donna greca di 56 anni, Konstantina Lykakianni,
è morta all’ospedale Kalavryta pochi minuti dopo la sua seconda dose di vaccino Pfizer.

Secondo quanto riportato dal sito Patras Times, la donna si era vaccinata per poter incontrare il figlio che vive a Cipro.


Dopo aver fatto il vaccino ha iniziato a lamentarsi per un bruciore.

Lo stesso era avvenuto anche al termine della prima dose, quando la donna aveva lamentato un bruciore alla gola.

Chiamati i soccorsi le è stato somministrato del cortisone.

Trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale, ha iniziato a manifestare dolori al petto e alla schiena.

I medici hanno cercato di rianimarla ma non c’è stato niente da fare.

Avevano provato anche a intubarla.

Secondo il rapporto dei dottori è possibile che abbia subito un infarto insieme a un edema polmonare
o un riempimento dei polmoni di liquido. Lo ha riportato GASP News.
 
due e tre ......


Dottor McCullough:
“Finora siamo a più di 5.000 morti, come sapete, e credo circa 15.000 ricoveri.
Nell’UE sono a più di 10.000 morti. Stiamo lavorando con i dati del Center for Medicaid (CMS),
e abbiamo forti sospetti che i numeri reali siano dieci volte tanto”.

McCullough ha spiegato che, poiché il database del Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS)
riporta circa solo il 10% delle reazioni negative ai vaccini, il suo team ha dovuto cercare altre fonti per le informazioni.


“Attualmente abbiamo una talpa all’interno del CMS, e due nel CDC,” ha rivelato il medico.

Pensiamo che ci siano oltre 50.000 Americani morti. Cinquantamila morti.
Quindi, in realtà, abbiamo molti più morti al giorno a causa del vaccino che per la malattia virale
.
È fondamentalmente bioterrorismo propagandato come vaccino.”


Il dottor McCullough ha detto di aver visto nel suo ambulatorio casi di trombosi della vena porta,
miocarditi e gravi problemi di memoria dopo la vaccinazione
.

“È assolutamente sconcertante”.

Ha riferito di essere stato attaccato ferocemente sui media da una donna di Singapore legata alla Fondazione Gates.

Il dottor McCullough ha continuato formulando un’agghiacciante teoria,
quella che i vaccini potrebbero essere stati progettati per ridurre la popolazione mondiale.

“Se diciamo che questo è tutto un programma della Fondazione Gates per ridurre la popolazione,
si adatta molto bene a questa ipotesi, giusto?
La prima ondata intendeva uccidere i vecchi con un’infezione respiratoria,
la seconda prende di mira i sopravvissuti, prende di mira i giovani e li sterilizza”.


“Se notate la propaganda che viene attualmente promossa nel Paese, negli Stati Uniti, adesso non sono affatto interessati ai vecchi.
Vogliono i bambini. Vogliono i bambini, i bambini, i bambini, i bambini! Sono totalmente concentrati sui bambini”
e ha fatto notare che a Toronto, in Canada, il mese scorso, hanno cercato di convincere i ragazzi a farsi vaccinare con la promessa di un gelato.

Secondo McCullough, gli Stati Uniti si stanno preparando ad imporre l’obbligo vaccinale a tutta la popolazione.

“Dobbiamo fermare questo processo e dobbiamo capire cosa c’è dietro,” ha concluso.
 
Però nessuno che si interessi a sviluppare le cure di una sindrome simil-influenzale

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Sappiamo ormai che il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 attacca con facilità le cellule del corpo umano,
usando le sue spicole - le protuberanze appuntite disposte a corona sulla sua superficie - come passe-partout per farsi largo nella membrana cellulare.

Nuove immagini del patogeno al microscopio elettronico mostrano ora le fasi cruciali di questo attacco,
con le particelle virali che assediano una cellula in punto di morte.

Le foto a falsi colori sono state pubblicate su Flickr dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) statunitense.




Un'altra immagine di una cellula umana sul punto di arrendersi al SARS-CoV-2. © NIAID

Piccolo e pericoloso.
Le immagini mostrano centinaia di particelle virali, le sfere gialle nella foto in apertura,
sulla superficie di una cellula ormai in apoptosi (la morte cellulare).

I coronavirus, SARS-CoV-2 e "parenti", hanno un diametro di 120-160 nanometri
e sono troppo piccoli per essere visti con un normale microscopio.

Per osservarli da vicino occorre la precisione di un microscopio elettronico a scansione,
che bersaglia il campione con fasci di elettroni e registra le immagini restituite.

La cellula che vediamo in blu è stata prelevata da un paziente ammalatosi di COVID-19 negli USA.




Infezione in corso: l'organismo di un malato di COVID-19 cerca di contrastare l'attacco del SARS-CoV-2. © NIAID

Hacker provetti.
I virioni del SARS-CoV-2 sono costituiti da un singolo filamento di RNA coperto da un doppio strato
di natura lipidica molto sensibile al sapone, e dal guscio con le spicole.

Una volta all'interno della cellula, il virus ne prende il controllo e utilizza tutte le sue risorse per replicarsi, creando migliaia di copie di sé.

La cellula colpita finisce per arrendersi ed autodistruggersi (apoptosi),
diffondendo così il virus all'esterno e favorendo la sua diffusione.


Queste immagini fotografano esattamente questo processo.
 

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