SOLO UNA MENTE EDUCATA PUO' CAPIRE UN PENSIERO DIVERSO DAL SUO SENZA LA NECESSITA' DI ACCETTARLO

Avete inventato l'omofobia e tutte le cazzate #gender .

Noi nati negli anni 50 ascoltavamo Lou Read, Elton John, Freddie Mercury, e poi Boy George,

senza crearci il problema del loro orientamento sessuale.


Eravamo molto più avanti noi, che non tutti i benpensanti odierni
 
Classico esempio di giornalaio "dimmerda", che sembra giustificare il comportamento delle giovanotte "risorse".
Ahimè come siamo ridotti male in questa categoria.



Pare abbiano guardato assieme la partita dell'Italia, scegliendo poi di portarsi in centro Lecco
ben oltre il triplice fischio che ha sancito il passaggio degli azzurri di Mancini al turno successivo degli Europei eliminando l'Austria.

Alcuni giovanotti di origini straniere, già noti per eccessi,
probabilmente annebbiati dai fumi dell'alcool, sarebbero i protagonisti dell'ennesimo episodio di violenza
consumatosi in città, attorno all'1 di questa notte.

Avrebbero "begato" fra di loro per poi prendersela con un commerciante che, al termine del lavoro, sarebbe così finito di mezzo.

Al suo indirizzo è stata lanciata almeno una bottiglia, con un coccio che lo ha ferito ad una gamba,
nel vicolo ai piedi della Torre viscontea, tra il lago e le piazze del centro.

Con l'arrivo delle forze dell'ordine il solito fuggi fuggi.

Preso in carico dai volontari del soccorso arrivati poi in piazza Garibaldi,
l'esercente è stato medicato rimediando un codice verde.


Niente di grave, dunque, sul piano fisico.

"Solo" lo spavento per l'accaduto.
 
Sempre difficile anche "capire" che scrive la verità.
Purtroppo abbiamo sempre più a che fare con scribacchini da strapazzo.



Ancora un alto caso di violenza a Lecco.

Nonostante i controlli e le pattuglie presenti lungo la zona del lungo lago,
il virus della violenza tra ragazzi sembra non essere passato.

Nella notte tra ieri, sabato 26 giugno, e oggi, domenica 27 giugno,
qualche minuto dopo l'una in piazza XX settembre, è scattata una rissa tra due gruppi di giovani ragazzi.


Stando alle primissime informazioni ricevute,
due gruppi di ragazzi si trovavano in uno dei bar presenti nella piazza
quando è iniziata una prima accesa discussione.

Alcune delle persone presenti hanno diviso i ragazzi, cercando così di rimettere ordine ed evitare uno scontro.

Quando sembrava che le acque si fossero calmate, dopo soli pochi minuti,
due ragazzi incappucciati hanno iniziano a lanciare bottiglie di vetro contro i tavoli del locale, rischiando di ferire i presenti.


Non appena i due aggressori hanno iniziato a scagliare contro il locale le bottiglie di vetro,
si è scatenato il panico tra i presenti con la paura di rimanere feriti.

Fortunatamente, l'arrivo delle forze dell'ordine è stato immediato: tre pattuglie della polizia sono giunte sul posto.

I due ragazzi però, appena intraviste le volanti, hanno iniziato a correre per fuggire, inseguiti dagli agenti.

Ancora non è noto se i due siano stati fermati, ma fortunatamente nessuno dei presenti pare sia rimasto ferito gravemente.
Solo un giovane di 25 anni è stato soccorso in codice verde.
 
L'avvocato del popolo o presunto tale mira in alto, in altissimo.

Giuseppe Conte ha replicato a Beppe Grillo chiedendo un voto al M5s sul nuovo statuto,
quello scritto proprio dall'ex premier e che prevede, di fatto, un accantonamento definitivo del comico.

Sì, nelle intenzioni di mister pochette,
a Grillo, resterebbe il ruolo di garante, ma totalmente depotenziato, quasi figurativo.

Insomma, altro che tregua, altro che pace.

La guerra tra i due è apertissima e dall'esito incertissimo.


Nella serata di ieri, lunedì 28 giugno, era prevista la risposta di Beppe Grillo.

Era atteso un video nel quale il guitto ligure avrebbe replicato alle sparacchiate dell'avvocato.

Ma quel video non è arrivato.

Però, sono filtrate alcune delle parole di Grillo, riportate da Dagospia.

Un pensiero, furibondo, che il garante pentastellato avrebbe "offerto" a un suo amico, a uno degli esponenti del suo inner-circle.


"Ho ascoltato le dichiarazioni di un arrogante, il discorso di una persona che non è duttile
e proprio per la sua mancanza di duttilità Conte ha perso il governo,
quando pensava di uscire vittorioso reclutando al Senato i famosi responsabili",

"È un uomo in balia del Travaglio-pensiero. Preferisce un ideologo come Travaglio a un visionario".


Ovvio il fatto che il visionario sarebbe lui, il comico.

Gli affondi contro Travaglio, al contrario, arrivano dopo che il direttore del Fatto Quotidiano
ha preso una nettissima posizione in favore di Conte, riempiendo quotidianamente di insulti il comico
dalle pagine dell'house-organ contiano.


Già, anche i grandi amori finiscono...ahahahahahahahah
 
La vicenda che sta attraversando il Movimento 5 Stelle assomiglia ad una commedia dell’assurdo
e lo scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte ha un che di paradossale.

È possibile che in queste ore tra i due si fili una ricucitura, ma la cosa è poco interessante.

Anche avvenisse, sarebbe posticcia, fatta su un tessuto ormai sdrucito.


Gli aspetti interessanti, invece, sono altri, più profondi e drammatici.

Il primo riguarda l’essenza dei populismi,
il secondo la fragilità del sistema istituzionale e politico italiano.

Questi aspetti si legano inscindibilmente, come dimostrano la storia, anche meno recente,
e la vicenda alla quale, appunto, stiamo assistendo.


Per adesso, però, limitiamoci a guardare il primo.

I populismi sono anzitutto fenomeni sociologici, ancor prima che politici.
Fenomeni trasversali, che possono nascere a destra come al centro e a sinistra,
tra i conservatori come tra i riformatori, tra gli ortodossi delle ideologie come tra coloro che si professano,
pur mentendo, liberi dalle ideologie, come sostengono Beppe Grillo e molti “grillini”.

Nella sostanza, chi dà vita a questi movimenti si trasforma, almeno all’apparenza,
in raccoglitore dei malesseri della società e nel loro risolutore, con ricette semplici,
facilmente comprensibili e di immediata presa psicologica.

In realtà, il modo semplificato e diretto di relazionarsi con la massa è solo l’involucro mieloso della costruzione.

Le finalità realmente perseguite sono molto più raffinate e nascoste.


Per realizzarle è indispensabile, anzitutto, far credere al popolo che esso sia l’unica realtà pre-politica e naturale,
per sua stessa vocazione legittimata ad esercitare il potere.

Il paradosso è che il popolo o una sua parte finisce per credere davvero di avere queste caratteristiche,
di essere giusto e virtuoso, a differenza di tutti gli altri e dell’élite di governo,
alla quale nega funzione rappresentativa perché “traditrice”, “colpevole” e “sporca”.



Alla fine, chi mette in atto queste tecniche manipolatorie riesce davvero a fare identificare il popolo o una sua parte con sé stesso.

I populismi, allora, diventano rovinosi perché sconfinano in forme di esercizio del potere, anche di fatto,
contrarie alle regole costituzionali e perché introducono nel sistema ricette di risoluzione dei problemi inadeguate, se non addirittura nocive.


Gli obiettivi ultimi di chi si pone alla testa di questi movimenti, dunque, sono essenzialmente la presa e l’uso del comando
quale strumento di massificazione e conformazione collettiva, e poi di controllo del sistema o di sue porzioni.


In tutto questo, è perfino banale dirlo, non c’è niente di democratico, se non una farcitura esterna, buona solo ad ingannare i commensali.


Questi aspetti, in queste ore, stanno venendo allo scoperto, proprio, nella figura di Grillo.

La trasformazione del Movimento in partito strutturato ha determinato nel suo fondatore un vero e proprio rinculo.

Liberatosi, prima, dall’ingombro di Davide Casaleggio, così da rimanere l’unico detentore delle chiavi,
è poi partito all’attacco di Conte per mantenere la sua personale ed esclusiva centralità manipolatoria e il suo ruolo dirigista.

Se avesse accettato di perdere questa doppia centralità, avrebbe determinato la frana ideologica
non tanto o soltanto della creatura da lui ideata, quanto e primariamente la sua frana personale.


Il Movimento di lotta e di rivoluzione, perciò, non morirà:
ci sarà sempre chi nella base non accetterà di perdere il pedigree di giusto, puro e salvatore della verità,
e chi al vertice non accetterà di perdere il potere manipolatorio e di direzione del sistema.


È l’illusione democratica, baby, venduta per qualche click.
 
La Financial Conduct Authority (FCA) britannica ha ordinato all’exchange di criptovalute Binance
d’interrompere qualsiasi attività regolamentata (cioè future e margin trading) nel paese,
affermando che l’azienda non dispone dell’autorizzazione necessaria ad operare.


L’exchange non sarebbe autorizzato a intraprendere alcuna attività regolamentata senza il previo consenso scritto della FCA,
ha affermato lente di controllo in una dichiarazione qui datata sabato.


“Nessun’altra entità del Gruppo Binance detiene alcuna forma di autorizzazione,
registrazione o licenza del Regno Unito per condurre attività regolamentate nel Regno Unito”, afferma la dichiarazione di FCA.


La mossa della Gran Bretagna arriva in un momento in cui Binance, uno dei più grandi exchange di criptovalute al mondo,
è sotto esame da parte dei regolatori di altri paesi, inclusi Stati Uniti e Germania.


I funzionari del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e dell’Internal Revenue Service
che indagano su riciclaggio di denaro e reati fiscali hanno cercato informazioni
da individui con informazioni approfondite sull’attività dell’azienda, secondo quanto riferito da Bloomberg il mese scorso.


Ad aprile, il regolatore finanziario tedesco BaFin ha avvertito
che l’exchange rischiava di essere multato per l’offerta di token digitali senza un prospetto per gli investitori.


Si tratta dell’ennesimo attacco contro un’entità, collegata fra l’altro alla stable coin Tether, che ha sede alle isole Cayman,
per cui si trova anche al di fuori della possibilità di controllo delle autorità fiscali di molti stati.


Anche il Quebec, stato canadese, è fra quelli che hanno messo la bando questo exchange che, nello stesso tempo,
ha anche una fra le maggiori varietà di valute virtuali trattate per un exchange centralizzato.


Bisogna dire che il token BNB, emesso proprio da Binance, non ha risentito della notizia,
il che indica che il mercato si aspetta che, comunque, i trader inglesi riusciranno ad aggirare il blocco della FCA.
 
Ahahahahahah
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I cinghiali sono la rovina dei terreni e questi li mettono pure in vendita ?


Che fa il Quirinale?
Vende cinghiali. Vivi.

Con tutti gli esemplari di queste simpatiche bestiole in libera circolazione a Roma,
ora il Colle grazie ad un avviso di asta pubblica si mette a cercare acquirenti di cinghiali,

“nell’ambito delle operazioni di contenimento della fauna selvatica a scopo di riequilibrio ambientale”
(così la sensazione è di un’iniziativa ecologicamente corretta).

Come si legge nel testo vergato dall’amministrazione della presidenza della Repubblica guidata da Sergio Mattarella,

“l’asta ha ad oggetto la vendita dei cinghiali vivi (esemplari piccoli, subadulti, adulti)
catturati a partire dal primo agosto 2021 all’interno della Tenuta di Castelporziano nell’ambito delle operazioni
di contenimento della fauna selvatica a scopo di riequilibrio ambientale. All’esito dell’asta sarà stipulato con l’aggiudicatario
un contratto di durata annuale, rinnovabile per un ulteriore anno agli stessi prezzi, patti e condizioni,
avente ad oggetto la vendita a consegne ripartite dei cinghiali vivi catturati nella Tenuta durante il periodo di durata contrattuale”.


Da sottolineare che “il contraente acquisterà i capi di cinghiale vivi
nelle quantità che verranno consegnate dall’amministrazione nel periodo di vigenza del contratto.
Il numero di capi di cinghiali complessivamente venduti dipenderà dall’andamento delle catture.
A titolo meramente indicativo, si rappresenta che il numero medio delle catture delle ultime sei stagioni è pari a 852 capi annui”.


Gli importi previsti?

“Esemplari adulti di sesso maschile e femminile”, 110 euro a capo.

Subadulti detti “rossi” di ambo i sessi, nati nel 2020, 60 euro.

Per quelli piccoli detti “striati” di ambo i sessi, nati nell’anno 2021 e già svezzati, 8 euro.


Chi vuole partecipare all’asta ha tempo fino al prossimo 8 luglio.

Sperando poi di non trovare gli stessi cinghiali a spasso per la capitale,
che poi magari saranno oggetto di un'altra asta da parte del Campidoglio....
 
La "Casalina" anti-Rocco di Beppe Grillo.

C'è anche lei a decidere i destini del Movimento 5 Stelle sulle cui macerie si affrontano il co-fondatore e Giuseppe Conte.


Ma di chi parliamo?

Di Nina Monti, cantautrice romana che guida l'ufficio comunicazione dei 5Stelle dall'ingresso nel governo di Mario Draghi.

Quella della Monti è una figura che Grillo ritiene sempre più importante tanto da essere equiparata al ruolo di Rocco Casalino per Giuseppe Conte.

La curatrice del blog di Grillo, che tra l'altro è la figlia dell’ex paroliere Maurizio Monti
che scrisse per Patty Pravo alcuni dei suoi grandi successi come "Pazza Idea", "Per una bambola", "Come un Pierrot" e via dicendo,
giocherebbe un ruolo fondamentale in questa fase perché Grillo le ha chiesto di "costruire un mondo nuovo, con nuove parole",
scrive il Corriere che certifica il ridimensionamento di Rocco Casalino dopo l'esperienza a Palazzo Chigi
(il lavoro sull'immagine di Conte e le voci di un partito dell'ex premier potrebbero aver contribuito a togliere potere all'ex portavoce).

Dal 2008 è webmaster del blog di Grillo ma il suo potere è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi tempi,
ormai in contrapposizione con il "Movimento di Conte" e accanto a Grillo che non vuole essere messo da parte dall'ex avvocato del popolo.

Tra l'altro, ad accompagnare il comico genovese all'incontro all’ambasciata cinese lo scorso 11 giugno c'era proprio Nina Monti.


E Giuseppi?

Vede come fumo negli occhi la nuova gestione della comunicazione grillina
tanto che in queste ore frenetiche starebbe lavorando per far tornare nella plancia di comando M5s proprio Rocco Casalino.
 

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