FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 1 (3 lettori)

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solointraday

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CIAO SOLO ma che critiche vuoi ricevere? piuttosto auguri x le tue posizioni
grazie matisse

purtroppo la mia cocciutaggine mi fa rimanere ancora convinto che anche per questa volta non ne uscirò con le ossa rotte, anzi se il mercato mi fa una leggera risalita e una discesa di un paio di punti percentuali ( o anche viceversa) entro la scadenza del 19 magari ne esco con un loss ancora sostenibile
 

solointraday

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REUTERS:

Cina, premier Wen Jiabao respinge inviti a rivalutare yuan

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Focus:Tesoro Petroleum Corp
Temi:Obbligazioni corporateEconomia internazionaleFusioni e acquisizioni
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TSO 13,16 +0,19

domenica, 14 marzo 2010 - 10:46
Il premier cinese Wen Jiabao ha respinto oggi le richieste internazionali di rivalutare lo yuan e non ha mostrato alcun allentamento nell'atteggiamento critico nei confronti degli Stati Uniti in merito alle ultime tensioni fra le due parti.

Wen ha dichiarato che gli inviti degli Stati Uniti e di altre grandi economie alla Cina perché rivaluti la sua moneta sono inutili, persino protezionisti, e ha giurato che Pechino farà a modo suo per quanto riguarda la riforma della valuta attraverso un panorama economico denso di rischi.

"Siamo contro le reciproche accuse fra nazioni, e anche sull'uso della coercizione per forzare un Paese ad alzare il suo tasso di cambio, perché non è di nessun aiuto a riformare il tasso di cambio dello yuan", ha dichiarato Wen nel corso di una conferenza stampa di due ore al termine dell'incontro annuale del Parlamento cinese.

"Non riteniamo che lo yuan sia svalutato".

Gli Stati Uniti, l'Unione Europea ed altri Paesi sono da tempo critici nei confronti del regime dello yuan. Molti parlamentari Usa lamentano che la valuta cinese sia svalutata almeno del 40%, minando la competitività dei prodotti statunitensi.

Il rischio che si approfondiscano le tensioni fra Washington e Pechino dipende ora dalla decisione che dovrà prendere l'amministrazione Obama se definire la Cina una "manipolatrice di valuta" in un rapporto semestrale del Dipartimento del Tesoro (NYSE: TSO - notizie) , previsto per il 15 aprile.
 

solointraday

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Ue: a Ecofin Aiuti Alla Grecia e Ricerca Accordo Su Hedge Fund

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Temi:Economia internazionale
(Lsa/Zn/Adnkronos) - domenica, 14 marzo 2010 - 15:02
Bruxelles, 14 mar. - (Adnkronos/Aki) - Saranno dedicati alla finalizzazione delle misure di aiuto salva-Grecia l'Eurogruppo e l'Ecofin che si terranno lunedi' e martedi' a Bruxelles, oltre che a temi finanziari con un forte focus sulla regolamentazione e il controllo dei mercati. A tenere banco oltre alla Grecia, di cui i ministri delle finanze Ue esamineranno la tenuta e l'implementazione delle misure draconiane supplementari adottate recentemente per risanare i conti pubblici, saranno infatti la direttiva sulla regolamentazione degli hedge fund e poi, anche se non ufficialmente in agenda, le discussioni sull'uso dei credit default swap e sull'eventuale creazione di un Fondo monetario europeo.

I leader Ue dovrebbero finalizzare tra lunedi' e martedi' le modalita' per aiutare la Grecia a rifinanziare il suo debito pubblico. Da qui alla fine dell'anno servirebberro 55 miliardi di euro ma con un bisogno immediato entro aprile-maggio di 20-25 miliardi. Quest'ultima cifra e' quella in discussione tra i ministri dell'eurozona, che secondo fonti di Bruxelles starebbero lavorando guidati dalla Germania per mettere in atto un sistema di aiuti su cui sono state ventagliate diverse ipotesi ma che si possono ricondurre a due opzioni: prestiti bilaterali ad Atene coordinati dalla Commissione europea, oppure garanzie sui prestiti con un meccanismo simile agli 'eurobond'.

Atene dovrebbe pero' rispettare "strette condizioni" per potervi accedere, e un "cruciale" passo in avanti lo avrebbe gia' fatto, secondo Bruxelles e la Bce, con l'adozione di misure supplementari pari a tagli per 4,8 miliardi di euro, domani e dopodomani sotto esame anche da parte dei ministri delle finanze Ue. (segue)
 

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I rialzi sono per chi ha coraggio

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Focus:NASDAQ 100
Temi:Risparmio e famigliaEconomia internazionale
Quotazioni e grafici
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^NDX 1.924,43 +0,62

Massimo Intropido - venerdì, 12 marzo 2010 - 20:05
Cari Lettori, dopo un paio di settimane di assenza torno a scrivere per fare il punto sulla situazione delle Borse, riallacciandomi a quanto già pubblicato sulla newsletter gratuita RF NEWS di Ricerca Finanza in merito al recupero messo a segno dai mercati azionari nelle ultime due settimane. Come rammentato nella newsletter , la discesa degli indici azionari, causata dalla crisi greca, aveva creato un rapporto prezzo/utili estremamente interessante, considerando anche e soprattutto gli ottimi risultati riportati delle ultime trimestrali aziendali . Una volta risolta (almeno per il momento) la questione ellenica, il mercato non poteva che accorgersi dell'occasione favorevole che gli si presentava. Come HO già scritto sul finire del 2009, il 2010 sarebbe stato l'anno in cui gli operatori avrebbero voluto vedere segnali tangibili di ripresa, almeno dai conti delle aziende, se non dall'economia vera e propria, con conseguente notevole rivalutazione dell'analisi fondamentale, anche un po' a scapito dell'analisi tecnica. Da questo scaturisce il rimbalzo tuttora in corso, un rimbalzo che premia il coraggio di chi legge le notizie oltre che i grafici, di chi ha un minimo di conoscenza di macroeconomia. Per ora tutti gli economisti che prevedevano nuove catastrofi sono stati smentiti. Tutti gli analisti che aspettano conferme sono sistematicamente in ritardo. Attualmente, sul mercato stanno agendo correttamente quanti, con saggezza, accumulano in vista della ripresa e coloro che hanno il coraggio di entrare sui primi segnali positivi sapendo d'essere confortati dall'analisi fondamentale. Questo, a parer mio, è l'atteggiamento più appropriato per investire nei mercati azioanri nei giorni a venire. Naturalmente, dobbiamo tener conto del fatto che ci stiamo avvicinando ai precedenti massimi di gennaio. Però ci incoraggia il fatto che il Nasdaq (NASDAQ: notizie) , già ad inizio settimana, sia riuscito a superarli. Ricordiamoci che ogni rialzo deve affrontare tante verifiche, specie se si tratta di un recupero dopo un precedente ribasso. Ogni rialzo, purtroppo, non dice in anticipo quanto durerà. Quindi l'investitore saggio può solo monitorare la situazione e tener presente che le conferme arrivano giorno dopo giorno. In questo consiste la fatica dell'investitore: sapere di avere ragione, ma non essere sicuro che il mercato gli dia ragione. Così come la fatica del trader sta nel sapere cosa fare, ma non essere sempre sicuro di riuscire a farlo. D'altra parte non ci sono alternative, se non quelle di subire totalmente la ciclicità dei mercati, cioè avere un portafoglio il cui valore sembra il livello dell'acqua in una giornata di mare mosso.
Per concludere il mio contributo, posso dire che finalmente anche il nostro FTSE MIB ha fornito il suo segnale rialzista, avendo ora il non facile compito di superare due ostiche resistenze collocate, rispettivamente, a 23.700 punti ed a 24.558. Anticipatori per loro natura, i mercati americani avevano già fornito indicazioni positive una settimana or sono. Gli ultimi dati macroeconomici arrivati si presentano sempre molto incoraggianti, basti pensare all'inatteso aumento della produzione industriale europea pubblicato proprio questa mattina. È ancora lunga la strada che ci porterà completamente fuori dalla crisi, ma chi vuole guadagnare non potrà aspettare fino ad allora.

Massimo Intropido
RICERCA FINANZA di Massimo Intropido
 

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Cina: Wen, "Nostra Moneta e' Stabile e Serve a Recupero Clobale"

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domenica, 14 marzo 2010 - 10:59
(AGI) - Pechino, 14 mar. - Il premier cinese, Wen Jiabao, ha respinto l'accusa, formulata da Washington, di svalutazione della moneta cinese per favorire le esportazioni. Una moneta stabile, ha detto Wen, e' "un importante contributo al recupero globale" dalla crisi economica. Quanto alle relazioni tra Cina e Stati Uniti, "la responsabilita' dello scompiglio non e' della Cina ma degli USA". .

Per ulteriori informazioni visita il sito di AGI
 

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Giappone, governo migliora giudizio economia, rischio deflazione

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Temi:Economia internazionale
lunedì, 15 marzo 2010 - 9:01
L'esecutivo nipponico ha alzato il giudizio sulla situazione economica del paese per la prima volta da otto mesi, ma ha ribadito che la deflazione rappresenta un pericolo e ha invitato la Banca centrale (BoJ) a dare ulteriore supporto all'economia.

E' da luglio 2009 che il governo dice che l'economia sta mostrando "segni di ripresa" o anche solo "una ripresa", ma nel documento pubblicato questo mese ha aggiunto la parola "salda", suggerendo un lieve miglioramento.

Il governo ha inoltre dichiarato che lavorerà con la BoJ per battere la deflazione e assicurare la ripresa, continuando a esercitare pressioni sull'istituto centrale affinché allenti la politica monetaria.

"Il miglioramento della visione governativa sull'economia non significa che il Giappone è più vicino a superare la deflazione. Discutiamo le due questioni a livelli diversi", ha spiegato Keisuke Tsumura, segretario parlamentare del gabinetto con il compito di redigere il documento. "L'uscita dalla deflazione è ancora lontana", ha aggiunto.

I prezzi al consumo, esclusi alimentari ed energia, a gennaio sono scesi per il tredicesimo mese consecutivo.

Il ministro delle Finanze Naoto Kan ha detto di voler uscire dalla deflazione quest'anno e che sarebbe desiderabile un'inflazione dell'1%.

La BoJ, che prevede che la deflazione durerà ancora qualche anno, è probabile che questa settimana decida di allentare ulteriormente la politica monetaria, secondo quanto riferito da fonti a Reuters.

L'istituto è però diviso al proprio interno.

"Spero che la BoJ prenderà le misure necessarie per affrontare l'attuale situazione economica del Giappone" ha detto il viceministro delle Finanze Yohihiko Noda.

Sul sito Reuters.com altre notizie Reuters in italiano.
 

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Moody's: rating sovrani tripla A adeguati nonostante la fragile ripresa

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Temi:I rating di Borsa
lunedì, 15 marzo 2010 - 8:55
I rating sovrani di tutti Paesi a livello tripla A sono oggi a posto malgrado le loro situazioni finanziarie tese. E' quanto indica Moody's nel Sovereign Monitor. Il rapporto riguarda i grandi paesi come Germania, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti ma anche una selezione di altre nazioni come Spagna e paesi con meno problemi di finanza pubblica come Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia.
 

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DOLLARO: PIACE COME PRIMA DEL CRACK LEHMAN
di WSI
La fiducia sul biglietto verde ai massimi di 18 mesi. Investitori convinti che gli States cresceranno piu' veloci di Europa e Giappone. Rendimenti dei titoli di stato in crescita.

Gli investitori non erano mai stati cosi' aggressivi sul dollaro dal fallimento di Lehman Brothers. Il perche' di tale ritrovato ottimismo? La convinzione che gli Stati Uniti torneranno a crescere a un ritmo piu' veloce di Europa e Giappone.

Stando al Professional Global Confidence Index monitorato da Bloomberg, e che misura le aspettative sull'outlook dell'economia globale, il biglietto verde e' destinato a correre nei prossimi sei mesi. Tra i 1612 partecipanti alla rilevazione, l'umore sulle condizioni degli States e' migliorato, ma le aspettative sulla ripresa mondiale sono calate per il secondo mese consecutivo.

Nel dettaglio l'indice ha toccato quota 66.39 questo mese contro 55.72 di febbraio. Si ricorda che il livello posto a 50 rappresenta lo spartiacque oltre il quale ci si aspetta un rafforzamento della valuta a stelle e strisce. Il massimo toccato a 68.86 risale al settembre 2008 quando gli operatori consideravano il dollaro come un porto sicuro dopo la bancarotta di Lehman Brothers.

Il rafforzamento del biglietto verde e' gia' in atto. Questo mese ha raggiunto il top dello scorso maggio contro l'euro. Tutta colpa dei timori legati allo stato di salute delle finanze della Grecia. Altro fattore da monitorare e' rappresentato dalle politiche monetarie delle principali banche centrali. Aleggia l'idea che la Federal Reserve ritocchera' all'insu' il costo del denaro prima di Bce e Bank of Japan. Questo tipo di speculazione non fa che sostenere la valuta americana.

"Gli Stati Uniti, magari non quest'anno, saranno i primi a rialzare i tassi di interesse", ha anticipato Fabian Eliasson, a capo della divisione dedicata alle valute di Mizuho Corporate Bank. Secondo quanto raccolto tra 75 economisti, Bloomberg riporta che nel terzo trimestre il governatore americano Ben Bernanke alzara' i tassi allo 0.5% dall'attuale range dello 0-0.25%. Nei tre mesi successivi sara' Trichet a stringere i cordoni portando il costo del denaro all'1.25%, 25 punti base piu' su di ora. La Banca centrale giapponese, invece, dovrebbe tenere le braccia incrociate fino a meta' del 2011.

"Differenze in termini di crescita e tassi di interesse", ha spiegato Meg Browne, vicepresidente della societa specializzata sul mercato dei cambi Brown Brothers Harriman & Co., "hanno aiutato il dollaro. La Grecia e' stato uno dei principali driver del suo rafforzamento".

Tra gli intervistati, pessimismo sul mercato dei titoli di stato. I rendimenti sono visti in crescita sul decennale americano. Stessa musica anche per Germania, Svizzera e Francia.

"La vicenda greca e' stato senza dubbio un elemento che ha permesso un'accelerazione del biglietto verde", ha aggiunto Shaun Osborne, capo strategist nel valutario in Toronto Dominion Bank. "Ha ripreso vita da solo. Ora il mercato sta aspettando di capire dove si spingera' rispetto agli attuali livelli".
 
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