FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 1 (72 lettori)

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domaxx

Forumer attivo
rimango sempre short dax in forte perdita con 1/2 posizione coperte da ieri.
ho ancora margini per oltre 100 pt da qui.
valuto il da farsi.
 

domaxx

Forumer attivo
mi sembra di averlo letto ieri da qlc parte. Sul voto irlandese sembrano svanire anche le esigue incertezze sulla non riuscita del voto.
Cmq mercati molto forti e supportati dai volumi, ogni ritracciamento sarà occassione per aumentare i long. Vedo male la mia posizione.
 

solointraday

Forumer storico
ma dico
invece di eleggere obama, non facevano prima a nominare presidente blankfein e il ceo di bofa ministro del tesoro?
secondo me ci avrebbero fatto più bella figura e le borse sarebbero salite prima e con meno fatica

sempre più evidenti i progressi dal repubblicano bush al democratico obama :lol::lol:



Bel balzo dei futures, galvanizzati dalla resa di Obama sulle tasse
Il presidente delude i democratici e fa slittare di 2 anni l'aumento delle tasse per i ricchi. Due pesi e due misure: prolungati di 13 mesi i sussidi ai disoccupati. Borsa stupidamente euforica. Richieste le materie prime: rame e oro su nuovi massimi. Offuscati i timori di un contagio in Europa. Passo indietro del dollaro.

Pubblicato il 07 dicembre 2010 | Ora 14:00
Fonte: WSI

Quando manca un'ora e mezzo all'avvio delle contrattazioni i futures sui principali indici della borsa americana viaggiano in rialzo, (vedi quotazioni a fondo pagina), preannunciando una partenza positiva.

Dopo una seduta interlocutoria, il mercato azionario americano riesce ad estendere i guadagni visti in dicembre. Insieme ai listini scambiano in rialzo anche petrolio, oro e altre commodity, mentre gli investitori digeriscono i dettagli dell'accordo, stretto da Obama e repubblicani per prolungare temporaneamente i tagli fiscali a tutti gli americani.

L'indice europeo Stoxx Europe 600 avanza dell'1.3%, mentre i futures Usa di quasi l'1%. Il rendimento sul decennale guadagna sette punti base al 2.99%, mentre il Dollar Index cede lo 0.3%. L'indebolimento della valuta Usa aiuta le materie prime: il rame accelera di quasi il 3%, l'oro dell'1% oltre $1428 l'oncia e il petrolio sale ai massimi di 26 mesi.

Secondo Peter Dixon, strategist di Commerzbank ha senso che a questo punto dell'anno si veda qualche acquisto, a prescindere dalle notizie economiche. I rialzi possono infatti essere attribuiti anche ad una serie di prese di posizioni in vista della fine dell'anno. "Nel complesso i numeri trimestrali per il 2011 sembra che saranno favorevoli e gli investitori agiscono di conseguenza, preparati ad un altro anno di buona crescita degli utili".

Ieri nella serata americana il presidente Barack Obama ha offerto i dettagli di un accordo preliminare stretto con l'opposizione riguardante il prolungamento delle agevolazioni fiscali a tutti gli americani nei prossimi due anni e anche il rinnovo dei sussidi di disoccupazione a milioni di persone.

Si puo' parlare di "resa" di Obama, che dopo la vittoria repubblicana al Congresso delle elezioni di poche settimane fa, si e' trovato in un certo senso costretto a dare l'ok agli incentivi fiscali che erano stati promossi dal suo predecessore Bush.

In Europa, alle 14 circa ora italiana, il Ftse Mib sale dell'1% circa a 20128.80 punti; guadagni più consistenti per Londra, che balza dell'1,25% e soprattutto per Parigi, che balza più del 2%. Francoforte fa +1,05% mentre è positiva ancora Madrid, con un +0,58%. Il merito degli acquisti e' decisamente il clima più tranquillo che si respira nel mercato dei titoli di stato.

Lo spread tra Btp-Bund viaggia a 167 punti dai 164 di ieri, quello della Spagna a 237 dai 234 di ieri, quello del Portogallo a 315 da 312.

Da segnalare comunque che il Bund decennale tedesco viaggia con un rendimento compreso tra il 2,88% e il 2,90%. In un mese, nonostante la Germania sia considerata il paese finanziariamente piu' sicuro, il rendimento del Bund e' salito di ben 65 punti base. Inoltre, per la prima volta in un anno, il rendimento dei titoli di stato tedeschi a lunga scadenza sta per superare l'equivalente americano. Da ciò si può arrivare a evincere che la Germania è a rischio, forse anche più degli Usa.

Si spiega così forse la decisione della cancelliera Merkel di osteggiare la proposta di Tremonti e Juncker relativa all'emissione degli eurobond.

Restano comunque sullo sfondo i timori per la crisi debitoria della Zona Euro, oltre alla preoccupazione per un'imminente stretta monetaria in Cina. Secondo il quotidiano China Securities Journal la Banca centrale cinese avrebbe preso la consuetudine di alzare i tassi immediatamente prima della diffusione dei dati sui prezzi al consumo, in agenda per lunedì.

Occhi puntati oggi -oltre che sull'Ecofin- anche sull'Irlanda, con il governo di Brian Cowen che oggi tenterà di far approvare il bilancio 2011. In caso di fumata nera si innescherebbe una reazione a catena di eventi negativi, primo fra tutti il mancato avvio del pacchetto di salvataggio a favore del paese deciso dall'Unione europea.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, ifutures sul petrolio con consegna gennaio sono in rialzo dell'1.01% a quota $90.28 il barile. Il derivato con scadenza febbraio dell'oro segna +0.82% a $1427.70 l'oncia.
Sul fronte valutario l'euro e' in progresso dello 0.48% a quota $1.3371. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale vale 2.99%, forte di un'accelerazione di 7.9 punti base.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 guadagna 10.7 punti (+0.88%) a quota 1232.8.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 e' in progresso di 19 punti (+0.87%) in area 2209.5.

Il contratto sull'indice Dow Jones avanza di 81 punti a quota 11434 (+0.71%).
 
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