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Eurobond e Ue: l'Italia messa ai margini
Berlusconi spinge controvoglia a Bruxelles la proposta di Tremonti sugli eurobond (voluti solo dai "periferici" PIIGS) ma la Merkel boccia senza appello: "La proposta non e' realistica". Idem Sarkozy: "Parlarne ora non ha senso". E Barroso: "Proprio no". Cameron-Merkel-Sarkozy scrivono una lettera congiunta sul congelamento del bilancio europeo. Italia? Non pervenuta.

Pubblicato il 17 dicembre 2010 | Ora 14:23
Fonte: WSI-ANSA-APCOM

L'Italia rilancia l'ipotesi delle obbligazioni europee, i cosiddetti eurobond, ma non trova il consenso di Francia e Germania. In occasione del vertice europeo di Bruxelles, il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, sostiene che quella degli eurobond e' un'ipotesi che merita di essere studiata. Ma Angela Merkel e Nicolas Sarkozy sono di altro parere: per il cancelliere tedesco, la proposta non e' realistica; e per il presidente francese, parlarne ora non ha senso.

I capi di Stato e di governo della Gran Bretagna, della Francia e della Germania pubblicherano domani una lettera in cui chiedono che la crescita del bilancio pluriennale dell'Ue per il periodo 2014-2020 sia 'congelata' in termini reali, ovvero che sia contenuta sotto il tetto dell'inflazione. Lo ha annunciato oggi a Bruxelles, alla fine del Consiglio europeo, il premier britannico David Cameron. Anche l'Olanda e altri paesi 'contributori netti' al bilancio Ue, come i nordici e l'Austria (ma, sembra, non l'Italia) dovrebbero sostenere questa posizione. La lettera dovrebbe menzionare anche i bilanci annuali dell'Ue per i prossimi due anni (2012 e 2013), chiedendo che sia limitato anche in questo caso l'aumento della spesa, ma probabilmente non saranno indicate cifre (che la Francia non vuole precisare). Secondo Cameron, comunque, il testo dovrebbe contenere la richiesta di "fare meglio" che con il bilancio 2011, per il quale i governi dell'Ue hanno imposto al Parlamento europeo di non superare un aumento del 2,91% rispetto al 2010.

Ieri sera, a margine del Consiglio europeo di Bruxelles, il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso, ha convinto i leader di almeno tre Stati membri - Spagna, Portogallo e Grecia - a rinunciare a scrivere una lettera in cui avrebbero espresso una posizione fortemente favorevole alla proposta, lanciata recentemente dal ministro italiano dell'economia Giulio Tremonti e dal presidente dell'Euroruppo Jean-Claude Juncker, di 'comunitarizzare' una parte del debito pubblico dei paesi dell'euro attraverso l'emissione di eurobond. Lo riferiscono fonti diplomatiche di uno Stato membro, precisando che Barroso ha persuaso i capi di governo dei tre paesi che una loro lettera comune sarebbe stata controproducente, nella situazione attuale in cui non c'è consenso politico sulla proposta sugli eurobond, soprattutto a causa dell'opposizione tedesca.

Il vertice europeo ha prodotto ''risultati positivi e che vanno nella giusta direzione''. E' quanto ha affermato il presidente della Commissione europea, Jose' Manuel Barroso, commentando la conclusione del vertice e sottolineando in particolare che i leader europei hanno ''confermato l'importante accordo raggiunto'' per assicurare ''un adeguato supporto finanziario'' per l'euro.

Gli eurobond "anticrisi" sono "un sistema ottimo" secondo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che "dovrebbe dotare l'Europa di una liquidita' pari a quella dei Bond Usa": deve essere approfondita e "deve maturare, come in due anni e' maturata la nostra proposta sul fondo salvastati" che ora e' diventata una realta'.
 
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