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Usa, effetto limitato su crescita da rialzo greggio - Bernanke
martedì 1 marzo 2011 16:27 Stampa quest’articolo [-] Testo [+]
WASHINGTON, 1 marzo (Reuters) - La recente salita dei prezzi petroliferi non dovrebbe avere un grosso impatto sull'economia Usa, ma se dovesse proseguire potrebbe portare a una crescita più debole e a un'inflazione più elevata.

Ad affermarlo è il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, di fronte alla Commissione bancaria del Senato Usa.

Senza riferimenti alla possibilità di cosiderare una riduzione del programma di stimolo monetario della Fed dagli attuali 600 miliardi di dollari, Bernanke ha affermato di vedere prove sempre maggiori di una ripresa Usa che sta diventando autosufficiente. Ma allo stesso tempo ha posto l'accento su un mercato del lavoro ancora anemico.

"Vediamo basi un po' più solide d'ottimismo per quel che riguarda il mercato del lavoro nei prossimi trimestri" ha affermato Bernanke, citando, tra gli altri fattori, il recente calo del tasso di disoccupazione.

"Finchè non vedremo un periodo sostenuto di generazione di nuovi posti di lavoro, non potremo considerare la ripresa veramente consolidata" ha spiegato il numero uno della Fed.

Nel quarto trimestre il pil Usa è cresciuto del 2,8% annuo, mentre il tasso di disoccupazione resta comunque ad un elevato 9%.

Bernanke ha sottolineato che i rischi potenziali gravanti sulla crescita sono diminuiti e che per la prima volta lo scenario deflazionistico - cha ha ispirato il programma di acquisto bond della Fed - è ora "trascurabile".

Allo stesso tempo il banchiere centrale americano non si è mostrato preoccupato del recente picco delle quotazioni petrolifere e delle sue conseguenze sulle prospettive economiche del paese.

"L'esito più probabile è che il rialzo dei prezzi delle materie prime porti, al massimo, ad un rialzo dell'inflazione Usa temporaneo e modesto", ha affermato Bernanke aggiungendo però che la Fed potrebbe essere costretta ad agire in futuro nel caso dovessero montare aspettative inflazionistiche più sostenute.

"Siamo preparati a rispondere qualora fosse necessario per sostenere nel migliore dei modi l'attuale ripresa, in un contesto di stabilità dei prezzi" ha spiegato.

© Thomson Reuters 2011 Tutti i diritti assegna a Reuters.
 
01-03-11
LIBIA: CONTI, RISCHIO FREDDO E BUIO SE CRISI ESPLODE IN GOLFO E ALGERIA

(ASCA) - Brindisi, 1 mar - L'Italia deve accelerare nel percorso di diversificazione del mix energetico e di aumento della sicurezza degli approvvigionamenti perche' non puo' permettersi il rischio di restare ''al freddo e al buio'' se gli ammanchi energetici dovessero estendersi dalla Libia al Golfo Persico o all'Algeria. Lo ha detto l'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti, nel corso dell'inaugurazione del sistema pilota di sequestro della CO2 della centrale Federico II di Brindisi, una delle piu' grandi d'Italia.

''Serve un mix equilibrato costituito da fonti rinnovabili, carbone pulito, nucleare e gas'' ha detto ''ci chiediamo cosa potrebbe succedere se dovesse fermarsi un impianto come questo. Con la situazione in Libia questo problema non c'e' ma non possiamo permetterci di restare al freddo e al buio se dovesse succedere qualcosa a paesi come quelli del Golfo Persico o all'Algeria''.

fgl/mcc/alf
 
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